martedì 31 dicembre 2019

2019

Giusto 365 giorni fa, ti raccontavo di come il mio 2018 fosse stato ottimo, e di come mi auspicassi che il 2019 fosse persino migliore. Visto che ora è passato ed è venuto il tempo di un altro bilancio annuale, posso chiedermi: è andata davvero così quest'anno? Avrei tutte le ragioni, credo, per rispondere con un categorico "no"; tuttavia, obiettivamente la risposta più giusta è un più cauto "ni".

Nel bilancio 2018, scrivevo che avrei fatto di tutto per rendere quest'anno grandioso: un obiettivo che per larga parte ho messo in pratica. Quasi tutto ciò che dipendeva solo da me è andato per il verso giusto. Purtroppo però non tutto quel che ti accade è conseguenza della tua diretta volontà:  senza volermi lamentare, è proprio lì che sono sorti i molti problemi che hanno reso l'anno pesante e meno positivo di quanto avrei voluto.

martedì 24 dicembre 2019

Buone vacanze!

Come sottolineavo giovedì scorso, volevo scrivere questo post già alla fine della scorsa settimana, prima che mi venisse voglia di esprimermi sull'ultimo film di Star Wars. Ma va benissimo così: visto che quest'anno le date "cardine" del blog cadono tutte di martedì, così facendo è capitato un allineamento in cui in pratica Hand of Doom continua con una programmazione regolare. O quasi.

Certo, per le prossime settimane non ci saranno più post del giovedì. Di quelli del martedì però non ne salterò uno, a partire da oggi: erano anni che non facevo gli auguri proprio il 24, ma forse è il momento di riprendere questa tradizione. Del resto, tradizionali sono gli altri due appuntamenti: il 31 dicembre pubblicherò il solito bilancio di fine anno. E una settimana dopo, il 7 gennaio, sarà la volta del solito, piccolo post celebrativo per l'undicesimo compleanno di Hand of Doom.

giovedì 19 dicembre 2019

Star Wars: l'ascesa di Sky-fezza

Per oggi, nella scaletta di Hand of Doom c'era un altro post: per la precisione, quella tipica, breve comunicazione con cui in questo periodo annuncio la modalità natalizia del blog e faccio i miei auguri ai lettori. Staresti leggendo proprio questo, non fosse che ieri sera, proprio al primo giorno di programmazione, ho visto l'ultimo film di Star Wars, L'ascesa di Skywalker. Un film che mi è piaciuto così poco, che mi ha deluso in così tante maniere diverse che non potevo non parlarne.

Non nego che in parte me lo aspettavo: dopotutto alla regia c'era J.J. (sigla che sta evidentemente per "Jar Jar", se capisci cosa intendo) Abrams, che si era già segnalato per il bruttino Il risveglio della forza in questo franchise. Un film che però, se fai il confronto con l'ultimo uscito, sembra quasi un capolavoro, se non altro per la proprietà, in teoria scontata ma che in realtà non lo è affatto, di avere un senso.

martedì 17 dicembre 2019

I muscoli della scrittura

Neppure a farlo apposta, nei giorni in cui ho scritto e pubblicato lo scorso post, le scarse condizioni di salute di cui parlavo lì sono peggiorate ulteriormente. Senza entrare troppo nel dettaglio, ho problemi coi muscoli del collo, diventati così gravi da obbligarmi a smuovermi dalla mia solita stasi. E così, da qualche giorno, sto facendo alcuni esercizi riabilitativi (non presi da internet, ma riesumati da quando avevo avuto un problema simile, anni fa) per provare a risolvere la situazione.

Come sta andando? A tratti meglio, ma in altri momenti il problema sembra addirittura peggiorare: in particolare, per ora i semplici esercizi che faccio sono molto dolorosi. E forse è anche ovvio: dopo anni di immobilità, di poca cura del mio corpo, il mio collo è debole e atrofizzato. Tra l'altro, è proprio questa consapevolezza a spingermi a continuare a scrivere, senza quasi pause, anche in giorni così difficili, di scarsissima lucidità. Cosa c'entra? In apparenza nulla, ma in realtà eccome se c'entra!

martedì 10 dicembre 2019

Stanchezza

Nelle ultime settimane, sto vivendo un periodo un po' particolare. Forse te ne sarai accorto anche tu dal fatto che ogni tanto qualche post dalla mia solita programmazione è saltato, più spesso di quanto sia capitato negli ultimi anni: anche quello è un riflesso della mia situazione. Una situazione, beninteso, non allarmante né troppo negativa, anzi, ma in cui le forze a mia disposizione sono molte poche.

Nonostante i problemi di cui ho già parlato, non mi sento ansioso o depresso: sono morbi che in qualche momento tornano a dar fastidio, ma che in generale mi sono lasciato ormai alle spalle. Il problema vero è che mi sento stanco: stanco nel fisico, ma soprattutto nello spirito. E credo che le ragioni alla base di questo siano molteplici.

giovedì 5 dicembre 2019

H.G. Wells: un autore molto moderno

In questo inizio di dicembre, come forse avrai notato nel widget qui di fianco, sto leggendo una raccolta dei più famosi romanzi di Herbert George Wells. Si tratta di un libro bello lungo, ma che sto divorando piuttosto in fretta: ho già letto La macchina del tempo e L'isola del dottor Moreau, e sono quasi alla fine con L'uomo invisibile, finito il quale attaccherò subito con La guerra dei mondi. E anche quello non credo mi necessiterà molto tempo per essere completato.

Era una lettura che dovevo fare da tempo, visto quanto Wells sia stato influente e fondamentale per la creazione della mia amata fantascienza. Eppure, nonostante lo avessi da anni sul mio Kindle, fin'ora avevo avuto quasi timore di leggerlo. Avevo paura che non fosse all'altezza delle mie aspettative, che la sua narrativa sarebbe stata molto datata, sia per ingenuità sia per stile: ebbene, ora posso dire che sono felice che mi sbagliavo in entrambi queste paure - anzi, in questi veri e propri pregiudizi!

martedì 3 dicembre 2019

Sociopatic Network

Forse qualcuno se ne sarà già accorto: da qualche tempo, sto limitando un po' la mia presenza in rete, e in special modo sui social. Potrei dire che è colpa del poco tempo a mia disposizione: non sarebbe del tutto una menzogna, ma in realtà di tempo libero ne ho sempre a sufficienza. Quella che scarseggia, negli ultimi tempi, è invece la volontà di navigare: preferisco usare il mio tempo per usi che se non costruttivi siano almeno rilassanti. Cosa che la rete non è più, da qualche tempo.

Per esempio, succede che io abbia ora quasi abbandonato Twitter, soprattutto rispetto a qualche mese fa, in cui invece lo frequentavo in maniera assidua. Il motivo? Il fatto di essere incappato, nell'ultimo periodo, in alcune situazioni spiacevoli. Situazioni dovute, in particolare, a una certa tipologia di utenti, che purtroppo sembra sempre più diffusa online. Utenti che con la loro sola presenza avvelenano l'intero ambiente.

martedì 26 novembre 2019

Originalità vs idee

Per essere bello, un romanzo deve anche essere originale? È una questione su cui, negli scorsi mesi, mi sono ritrovato a leggere più di un'opinione sui blog amici e in generale nel web. Peraltro, lo trovo un argomento interessante, se non altro perché mi è capitato di rifletterci molto in passato. Tuttavia, non in relazione alla letteratura quanto, piuttosto, alla musica.

Come saprai se mi segui da un po', gestisco da anni Heavy Metal Heaven, webzine su cui recensisco almeno un paio di dischi a settimana: lo faccio da molti anni, e ciò mi ha dato modo di conoscere in maniera approfondita il ristretto mondo del metal. Tra i vari insegnamenti che mi ha portato questa esperienza, uno dei più importanti è stato scoprire il valore dell'originalità in questo ambito: per chi la sa usare è un fattore molto positivo, ma non è fondamentale.

giovedì 21 novembre 2019

"Le cronache di Ambra" contro i pregiudizi sul fantasy

Lo raccontavo giusto nello scorso post: tra le varie correnti della letteratura, il fantasy è quella più bistrattata, almeno in Italia. Per sminuirlo, lo si bolla a volte come infantile, e non solo: in generale, viene considerato un genere poco serio, adatto a un ristretto numero di individui strani e forse anche un po' perversi. Ma come spesso succede, la verità è molto lontana dai pregiudizi.

Nel corso degli anni, ho letto tanti libri che lo dimostrano: l'ultimo caso è stato quello del primo ciclo delle Cronache di Ambra (il secondo ancora mi manca), di Roger Zelazny. Scritto negli anni settanta, rivela un'originalità molto più spinta di tante opere derivative degli ultimi anni con gli stessi cliché derivati da Tolkien (l'elfo etereo e saccente, il nano burbero, il mondo pseudo-medioevale, e così via). Ma soprattutto, parliamo di un'opera adulta e profonda.

martedì 19 novembre 2019

6 cose considerate da bambini che non lo sono per forza

Ricordi il mio post "Roba da bambini", uscito alla fine del mese scorso? Al suo interno, argomentavo sul perché credo che sia sempre sbagliato considerare una qualche opera o oggetto o pezzo della cultura pop come qualcosa da ragazzini, e quindi giudicare un adulto che ne usufruisca come infantile. Ma quali sono queste opere in realtà? Forse è una domanda un po' ovvia, ma mi piaceva comunque l'idea di approfondire; e così, eccoci qui.

Ho voluto fare una breve lista con tutto ciò che, in vita mia, ho avuto modo di scoprire sia considerato per bambini da almeno qualcuno. Che poi quel qualcuno a volte sia stato uno dei tanti sciroccati che si possono trovare in rete è poco influente: spesso anche la mentalità di simili individui non è altro che il riflesso della società in cui vivono. Una società a cui tentano di conformarsi, e che quindi trasmette loro certi valori, condivisi quindi da molte persone.

giovedì 14 novembre 2019

Adattarsi ai problemi

Sto avendo un sacco di problemi, in questo periodo. In primis, sono problemi di salute: gli stessi a cui accennavo nello scorso post, e che non sono ancora passati. Problemi anche gravi, che mi hanno costretto, la scorsa settimana, ad andare in pronto soccorso: purtroppo, come sempre accade tutte le analisi si sono rivelate negative. E, come sempre, questo non vuol dire che i vari dolori siano passati.

Ma non voglio lamentarmi di questo. Come non voglio lamentarmi degli altri problemi, che siano economici, generici o anche causati da semplici errori che, come a tutte le persone, mi capita di fare di tanto in tanto. È una matassa difficile da sbrogliare, non c’è dubbio; ma tengo la testa bassa e vado avanti nel provare a risolverli e a migliorare la mia situazione.

martedì 12 novembre 2019

Cosa significa essere un blogger alle soglie del 2020

Lo confesso: per oggi, avevo intenzione di scrivere e pubblicare un altro post, uno di quelli argomentati e ragionati. Tuttavia, nel corso del weekend ho avuto molta difficoltà: ogni volta che mi mettevo a pensarci non riuscivo a concentrarmi, per colpa soprattutto delle precarie condizioni di salute che mi porto avanti da diversi giorni. E così, ho deciso di virare su qualcosa di più semplice e leggero.

Dopo aver scoperto il meme ripreso da MikiMoz a partire dal post iniziale del blogger Nino Baldan, ho deciso anche io di partecipare: dopotutto, consente ai blogger di parlare di cosa significa per loro essere blogger alle soglia del duemilaventi. Visto che lo svolgimento del meme consiste nel rispondere a sei domande in una sorta di auto-intervista, il che non è troppo difficile neppure coi malanni che mi rallentano, e visto soprattutto che mi piace raccontarmi, eccoci qui.

martedì 5 novembre 2019

Come NON fermare il declino della blogosfera

Anche se lo pubblico solo ora, questo non è un post nuovo. O meglio, in realtà lo è, visto che mentre lo scrivo è domenica, tre novembre: tuttavia, l'idea originale di questo post risale alla fine di settembre. Allora avevo scritto un post più o meno con le stesse argomentazioni, ma di tono abbastanza forte e sarcastico: troppo forte, ho deciso nei giorni successivi, il che mi ha portato ad accantonarlo in via provvisoria.

A farmi scattare è stato il post su un blog che seguo: parlava di declino della blogosfera, un fenomeno su cui in effetti l'autore aveva ragione. Tuttavia, invece di chiedersi come contrastare questo fenomeno, nello stesso articolo annunciava che da quel momento avrebbe smesso di leggere ogni blog il cui proprietario non commentava di frequente il suo. Il che mi ha fatto ridere: è come denunciare, per esempio, il problema del mare inquinato e poi andarci a rovesciare di proposito un container pieno di rifiuti di plastica!

giovedì 31 ottobre 2019

Un lungo periodo prolifico

Se segui questo blog già da un po', sai che non sono il tipo da vantarmi di questo o quell'altro di continuo: anzi, lo faccio solo in casi rari, quando c'è effettivamente qualche risultato da sottolineare. Ma quando ci vuole ci vuole: ritengo che quanto ho costruito in questi ultimi due mesi sia proprio uno di quei casi.

Forse ricorderai quando, a inizio settembre, raccontavo che pur non dispiacendomi troppo, visto che avrei avuto altre soddisfazioni, l'agosto di scrittura a ritmi elevatissimi che ho passato non si sarebbe ripetuto in questi mesi. E invece, sorprendendo in primis me stesso, è accaduto proprio il contrario: a settembre sono riuscito a scrivere poco meno del mese precedente. E anche questo sta finendo o meno nella stessa maniera. Vuoi sapere come ho fatto?

martedì 29 ottobre 2019

"Roba da bambini"

Se segui Hand of Doom, sono sicuro che tu sia una persona speciale. No, non lo dico per farti un complimento (beh, non solo): visto che qui parlo di libri, di fantascienza, di cultura e di tanti altri temi ben poco popolari tra il grande pubblico, devi esserlo per forza. E lo sei anche nel caso alcuni di questi non facciano per te: di sicuro se sei tra i pochi reduci che ancora frequentano la blogosfera, devi per forza essere una persona con gusti diversi dalla media. Proprio come me.

Ebbene, se è così sono sicuro quasi al cento percento che ti sarà capitata una situazione (o più probabilmente molte) in cui qualcuno ha commentato una tua passione in maniera negativa. In particolare, che l'abbia fatto dicendo che ciò che ti piace è "roba da bambini" o qualche variazione su questo stesso tema. Ebbene, per quanto mi riguarda questo è uno dei concetti più sbagliati che si possano esprimere!

martedì 22 ottobre 2019

Questa settimana va così

Lo scorso mercoledì, Monica ha subito un intervento chirurgico. Beninteso, niente di serio: è stata un'operazione di routine senza grandi rischi, programmata da tempo, e si sta già ristabilendo molto bene, tanto che già domani (mercoledì) sarà dimessa dall'ospedale. Insomma, non è un fatto che mi preoccupi o disturbi la mia calma; è vero però che nell'ultima settimana ha monopolizzato gran parte del mio tempo.

Essendo l'ospedale lontano, a più di un'ora di distanza da casa, tra andata, permanenza e ritorno in pratica ho speso buona parte di ogni giorno dell'ultima settimana da lei. La cosa non mi pesa neppure: andare a trovare Monica è un dovere che sento dentro, una necessità e anche un piacere. Tuttavia, questo significa anche che il tempo a disposizione per il resto si è molto assottigliato. E che quindi ho dovuto rimandare alcuni progetti, come i post di questo blog.

giovedì 17 ottobre 2019

Facebook vs Pinterest

Per la promozione della mia webzine musicale Heavy Metal Heaven, in questa nuova stagione di blogging ho aperto dei nuovi account. Oltre a Instagram, quasi obbligato visto che è il social network che oggi va per la maggiore, ci ho tenuto ad aprirne uno anche su Pinterest, su cui ho creato un progetto particolare. Non ricopio gli stessi post di Facebook ma, vista che questa piattaforma mette al centro le immagini, scrivo brevi recensioni delle copertine degli album recensiti.

Non è di questo che vorrei parlare oggi, però, quanto dell'esperienza in generale di questo mese e mezzo passato su Pinterest. Un'esperienza che, devo dire, mi sembra già molto positiva, a giudicare da statistiche come interazioni e visualizzazioni. Ancor più positiva, poi, se confrontata con quella di Facebook che porto avanti da anni.

martedì 15 ottobre 2019

8 film/telefilm più belli dei libri

Come raccontavo nell'ultima lista, quella sui film troppo deludenti rispetto ai libri da cui sono tratti, per i miei gusti un libro è (quasi) sempre meglio del film che ne viene tratto. Non so dire per quale motivo sia così: per me è un dato di fatto da sempre, o almeno lo è in linea generale. Sì, perché qualche volta mi è capitato anche di trovarmi davanti alla situazione opposta: che un film fosse migliore rispetto al libro da cui è tratti.

A dire il vero, sono delle rarità, tanto che per realizzare questo post ho dovuto scavare a fondo nella mia memoria. Ma alla fine sono riuscito a trovare ben otto esempi di film e telefilm che riescono a superare il libro corrispettivo. Opere che nella quasi totalità dei casi sono dei capolavori: non a caso, tre di essi sono anche tra i miei film preferiti di tutti i tempi!

giovedì 10 ottobre 2019

Perché "Joker" piace a tutti

Martedì scorso a quest'ora non ero al computer (il che è il motivo per cui il post non è uscito: era programmato ma qualcosa non ha funzionato, quindi l'ho fatto slittare a martedì prossimo). Ero invece al cinema a guardare Joker di Todd Phillips, un film diventato un vero caso in fatto di critica e di botteghino in questo periodo. Anche per questo, penso che dire la mia sul film sia inutile: ci sono talmente tante recensioni online che non aggiungerebbe molto.

In effetti, più che su Joker in sé vorrei concentrarmi su un fatto che mi ha colpito molto, arrivato al cinema. Non solo la sala era piena, molto più di quanto sono abituato (il mio cinema di fiducia è piccolo in una città altrettanto piccola): soprattutto, il pubblico che la affollava era vario. C'erano persone della mia età o più giovani, ma altre molto più anziane: qualcosa che non si vede spesso, specie per un cinecomic. Il che mi ha fatto pensare subito al post di due martedì fa.

giovedì 3 ottobre 2019

L'inconscio in scrittura

Avendo da poco un account Netflix attivo qui a casa, da qualche tempo io e Monica abbiamo cominciato a usarlo dopo pranzo, per guardarci qualche puntata dei tantissimi film, telefilm e anime al suo interno che ci interessano. Quello di questi giorni per esempio è Fullmetal Alchemist: una novità per Monica, ma io avevo già avuto la possibilità di guardarlo nella rimpianta anime night di Mtv a metà degli anni duemila. Proprio per il grande ricordo che mi aveva lasciato, ho insistito io a rivederlo: inaspettatamente, però, questa seconda visione mi sta stupendo molto.

Non solo perché pensavo di non avere alcuna memoria, mentre bastano un paio di minuti a episodio per ricordarmi la trama nella sua interezza. Soprattutto, mi sono reso conto di quanto questo anime mi abbia influenzato, seppur in maniera del tutto inconsapevole: la saga fantasy che sto scrivendo al momento ha infatti diversi punti in comune con Fullmetal Alchemist. Come se, visto quanto mi era piaciuto all'epoca, sia rimasto inciso nella mia mente a livello subliminale.

martedì 1 ottobre 2019

"Dare al pubblico ciò che vuole"

Se ti è mai capitato di studiare marketing anche a un livello base, avrai sicuramente sentito parlare di un concetto come "bisogna dare al pubblico ciò che vuole". È anche ovvio: come materia, il marketing è proprio l'arte di intercettare i desideri delle persone e andar loro incontro. Ma è un principio che funziona anche per le arti propriamente dette? In molti sono pronti a giurare di sì; per quanto mi riguarda, però, la risposta è negativa.

Alcuni sostengono che un'opera per essere valida deve nascere dall'animo dell'artista. Per me non è necessario: credo però che anche nelle espressioni artistiche più "leggere", come per esempio il cinema di massa, ci sia bisogno di focalizzarsi e lavorare bene su un'opera per renderla di qualità. Mentre chi lascia da parte questa cura per concentrarsi solo su dinamiche commerciali molto spesso tende a perdersi.

giovedì 26 settembre 2019

Il brutto e il bello dell'utopia

Se mi segui da un po' di tempo qui su Hand of Doom, sai che mi capita diverse volte di concludere i miei articoli dicendo che la situazione o il mondo che mi piacerebbe è "pura utopia", impossibile da realizzare o quasi. Può sembrare che io lo faccia perché ho un atteggiamento tetro, pessimista nei confronti dell'umanità: in parte è anche così, non posso negarlo.

Una volta però era un pessimismo che colpiva anche me stesso: tendevo a vedere tutto fosco. Ora questo non succede più: come sai, da qualche anno ho sposato una visione più positiva e propositiva nei confronti del mondo. E anche il continuo riferirmi all'utopia rientra in questa visione , per quanto possa non sembrare.

giovedì 19 settembre 2019

Abbasso Stranger Things!

Ho avuto qualche dubbio, prima di scrivere un post su Stranger Things. E no, non è perché potrei scontentare qualche fan di questo telefilm tanto amato (anche se in effetti potrebbe essere proprio così): soprattutto, c'è il fatto che io non l'ho visto. Non del tutto, almeno: ho avuto modo tuttavia di vedere alcune puntate qua e là, senza seguire la trama, e anche se non posso giudicarla come opera in toto, un'idea me la sono fatta. Un'idea negativa.

Non è solo perché la storia dei ragazzini amici intimi che combattono mostri è vecchia di decenni (It è del 1984, e ci sono così tanti riferimenti ai libri di King che spero i creatori di Stranger Things gli paghino i diritti). Quello che mi ha fatto storcere il naso di più prescinde dalla trama e dall'originalità (su cui del resto, come detto, non posso dare che un'opinione parziale e imprecisa): non sopporto il suo continuo ed esasperato puntare sulla nostalgia.

martedì 17 settembre 2019

Per una rete più accogliente

Se non ci sei sbarcato ieri, di sicuro saprai che internet al momento non è un luogo molto amichevole. C'è chi lo paragona al far west, chi va ancora oltre e si spinge a considerarlo addirittura una giungla: in ogni caso, tra persone fastidiose, insulti e flame quasi ovunque, è un mondo poco adatto per chi preferisce stare in pace. Ma qual è il motivo?

In molti pensano che la colpa sia del web in sé, e non è una tesi del tutto sbagliata. Se sai di poter usare l'anonimato e il fatto che non vedi di persona il tuo interlocutore, ti senti molto più al sicuro nel dire qualsiasi cosa e nello sfogare ogni tuo istinto, per quanto basso sia. Ma io non credo che questo sia causato a sua volta da internet: secondo me al contrario questi istinti sono già presenti dall'inizio, mentre la rete è solo un mezzo con cui esprimerli. Sono essi il vero problema.

giovedì 12 settembre 2019

11 settembre vs Apollo 11

Questa riflessione parte da una visione: quella di Apollo 11, documentario sull'omonima missione lunare del 1969 diretto da Todd Douglas Miller, visto lo scorso martedì. Per chi, come me, è appassionato di spazio e di astronautica, è stata una gioia per gli occhi vedere quelle immagini restaurate e in altissima definizione. La bellezza è quella del migliore film di fantascienza, solo che non è CGI ma pura realtà - il che la rende anche più spettacolare.

Ma stavolta non voglio parlare del film, anche perché tornando dal cinema mi è venuto in mente dell'altro. Era già mezzanotte passata, quindi eravamo già l'undici settembre: una data nefasta per ragioni che non credo debbano essere spiegate a nessuno. Ed ecco che, collegando tra loro questi due momenti che hanno lasciato buona parte dell'umanità col fiato sospeso, seppur per motivi opposti, mi è tornata in mente un'immagine vista anni fa su internet. Una sorta di meme che recitava: "la scienza ti fa volare sulla luna, la religione ti fa volare attraverso i palazzi".

martedì 10 settembre 2019

8 film/telefilm troppo deludenti rispetto ai libri

Non so se anche a te succede lo stesso, ma per quanto mi riguarda "il libro era meglio" è un ritornello fisso dopo la visione di un film o un telefilm tratto da un romanzo. E in quasi tutti i casi, non è una battuta ironica o scherzosa: in generale spesso un prodotto del genere, per quanto ben fatto, mi piace meno del libro da cui è tratto. Sarà che preferisco l'immaginazione della lettura rispetto all'immagine su schermo, o il fatto che amo di più la letteratura rispetto al cinema come forma d'arte: sta di fatto che per me è quasi sempre così.

Nonostante questo, però, posso apprezzare film e telefilm tratti da libri che mi sono piaciuti, o addirittura che ho amato. E non serve che siano fedeli al cento percento rispetto romanzo: basta che siano realizzati a dovere, da una mano abile abbastanza per dar loro un senso e un certo livello. Sarà perché un film o una serie, al contrario di un libro, può portare a perdite economiche milionarie, ma trovo che spesso ciò succede. Spesso ma non sempre, purtroppo.

giovedì 5 settembre 2019

"American Gods": come vanificare dei grandi spunti

Se mi segui già da un po' su questo blog, sai che la narrativa fantasy è tra le mie preferite, quasi alla pari con quella di fantascienza. Si tratta di un genere di cui apprezzo ogni branca, da quelle più classiche alle ultime mode moderne: ovviamente, l'urban fantasy non fa eccezione. È stato anche questo fatto a spingermi a leggere American Gods di Neil Gaiman.

Era molto che volevo farlo: dopotutto, ho sempre sentito parlare di questo romanzo con toni entusiastici, come uno dei più bei libri del sottogenere urban e il picco inarrivabile dell'autore britannico. Visto che di lui mi era piaciuto molto Stardust in passato (nonostante lo stile un po' semplicistico con cui è scritto) quest'estate ho deciso finalmente di provare, convinto che mi sarei trovato davanti a un vero capolavoro. Non l'avessi mai fatto!

martedì 3 settembre 2019

Il buono di agosto e settembre

E così, un altro agosto è finito: tempo per tutti - o quasi - di ritornare alla normalità e di riprendere il corso della propria vita dove lo si era lasciato all'inizio di questo caldo mese. Ovviamente, io non faccio eccezione: da questa settimana la modalità estiva di Hand of Doom termina, e si torna a fare sul serio. Purtroppo o per fortuna.

Sì, perché da un lato quasi mi dispiace che questo mese sia finito, viste quante soddisfazioni mi ha portato dal punto di vista della scrittura: soddisfazioni che sarà molto più difficile avere da settembre fino almeno alla pausa di Natale. Dall'altro lato però sono contento: mi erano mancati i lettori di Hand of Doom, (giustamente) spariti per le vacanze, come mi è mancato di poter parlare di argomenti più seri.

martedì 20 agosto 2019

"The Boys": anche i supereroi possono essere realistici

Come ho già raccontato in altri post in passato, sono un appassionato di supereroi, almeno nella loro incarnazione filmica e telefilmica (per ora non posso dire lo stesso per i fumetti, ma non nego che se avrò la possibilità in futuro mi piacerebbe scoprirli). È stato proprio questo a spingermi, nelle scorse settimane, ad approfittare del mio abbonamento Amazon per guardare The Boys, serie originale dell'azienda di Jeff Bezos proprio di genere supereroistico.

Scoperta grazie alle tante pubblicità online, all'inizio mi dava qualche dubbio, visto che spesso film e telefilm pubblicizzati in maniera battente lasciano un po' a desiderare. Ma non è questo il caso: The Boys è un'ottima serie, molto originale rispetto a quanto si è visto nel genere fin'ora (non per nulla il fumetto da cui è tratto non è né DC né Marvel). Il suo maggior merito? Essere la serie di supereroi più realistica mai vista!

martedì 13 agosto 2019

La rana nella pentola siamo noi

Forse anche tu conoscerai una storiella molto famosa che riguarda una rana e una pentola d'acqua. Recita pressapoco così: se getti una rana in una pentola d'acqua bollente, essa salterà fuori di scatto, senza quasi scottarsi. Ma se invece la metti nell'acqua fredda e poi cominci a scaldarla, lei se ne accorgerà a malapena, e continuerà a nuotare senza saltare via fino alla morte.

Si tratta di una metafora che può descrivere molte situazioni della vita: quelle in cui uno va avanti senza accorgersi di nulla, finché si trova nei guai senza sapere come ha fatto. Si può applicare sia a situazioni del tutto personali che a intere società e a fatti storici: per esempio, la crisi morale e di valori che vive l'Europa è arrivata proprio così, passo passo. Ma non voglio mettermi a parlare di politica, anche perché c'è un processo molto più allarmante che ci accomuna alla rana della storia, in maniera peraltro piuttosto letterale. Parlo dei cambiamenti climatici in atto.

martedì 6 agosto 2019

Un altro agosto di fuoco

Per alcuni, agosto è il mese delle vacanze, delle ferie, dello svago totale. Per altri invece - stagionali, negozianti, lavoratori di località balneari e turistiche - è il momento più pesante dell'anno, col massimo sforzo che richiede. E io? Ritengo di appartenere un po' all'una e un po' all'altra categoria. Perché se è vero che è un mese più leggero anche per me, con tutti i miei blog in vacanza, anche quest'anno ho intenzione di dedicare agosto alla scrittura narrativa. 

Del resto, è proprio quello che già sto facendo. Ho iniziato già nella seconda metà di luglio ad aumentare i miei ritmi, e in questo inizio del mese sto continuando a tenerli alti. Ma posso fare ancora di meglio: il mio obiettivo è di scrivere almeno trentamila parole in questo agosto, se non di più. Un obiettivo un po' pesante - di media ne scrivo ventimila, ossia un terzo in meno - ma che non reputo impossibile

martedì 30 luglio 2019

Una situazione difficile (ma non disperata)

Nella comunicazione di qualche settimana fa, ho detto che avrei dedicato questa pausa estiva, come gli scorsi anni, a post più leggeri e brevi rispetto al solito. Il mio intento era proprio di fare questo; tuttavia, negli ultimi tempi per me è un po' più difficile essere leggero, almeno in relazione a come ci riuscivo in precedenza.

Succede non solo che alcuni sogni si sono infranti - come dicevo nello stesso post, quello di andare a vivere da solo con Monica è sorto e tramontato in poco tempo. Soprattutto, nonostante sia chiusa da oltre un anno, la gelateria non ha ancora finito di far sentire il suo effetto nefasto sulle nostre vite. Mi riferisco in particolare ai gravi problemi economici che continua a causarci.

martedì 23 luglio 2019

Il livello di attenzione nei social

Ogni tanto, scorrendo Facebook, mi capita di trovare qualche video che mi perdo a guardare. Di norma sono video spettacolari o comunque interessanti: del resto l'algoritmo del social blu è fatto apposta per spiare i video che guardi e quanto li guardi, in modo da proportene altri di tuo gradimento. Tuttavia, qualche giorno fa mi è capitato di vedere un video che mi ha lasciato più che perplesso.

Al suo interno, c'era un bambino che cercava di ricomporre un cubo di Rubik senza nemmeno guardarlo - e alla fine ci riusciva . La didascalia lo presentava come un ragazzino geniale, e lo stesso tipo di opinione veniva espresso da decine di commentatori lì sotto, che gli facevano i complimenti. Decine di commentatori che però non si sono accorti che il bambino di geniale non aveva nulla.

martedì 16 luglio 2019

L'esplorazione spaziale non serve?

Quasi di sicuro, lo saprai anche tu: questo sabato è il cinquantesimo anniversario di una delle più grandi imprese della storia dell’umanità. Beh, in realtà anche oggi lo sarebbe, visto che è la data di partenza della missione Apollo 11 da Cape Kennedy; tuttavia, il 20 luglio è di sicuro più significativa. È la data in cui il modulo lunare Eagle, con a bordo gli astronauti Neil Armstrong e Buzz Aldrin, atterrava sulla Luna, la prima volta per l'uomo la superficie di un altro corpo celeste.

Forse fu un evento piccolo per due uomini, ma uno epocale per tutti noi (come dice anche la famosa citazione di Armstrong, che di certo conoscerai anche tu): per questo, tra quattro giorni saranno tante le celebrazioni per un anniversario così tondo. Ma sul web ci saranno anche un mucchio "reazioni negative": per esempio i soliti complottisti, che giurano che non ci siamo andati. Per quanto a me dia molto più fastidio un altro tipo di manifestazione: quella di coloro che, puntuali come un orologio, ci faranno sapere che secondo loro l'esplorazione spaziale non serve a nulla.

giovedì 11 luglio 2019

Ritorno a casa/modalità estiva

Ti ricordi quando, poco meno di un mese fa, ti ho raccontato del mio trasloco in Toscana e delle speranze che questo portava? Ebbene, è un'avventura finita molto prima rispetto a quanto mi aspettassi: domani tornerò nelle Marche, e ci rimarrò per almeno qualche mese. Questo perché il lavoro di Monica non ha ingranato bene, e quindi l'azienda per cui lavora la trasferirà altrove in futuro.

Demoralizzato? Piuttosto un po' triste, ma non più di tanto: per quanto mi riguarda, resto ottimista per il futuro. Mi sarebbe piaciuto cominciare subito una nuova vita, e questa è una battuta d'arresto, ma non perdo la speranza di poterlo fare, e in tempi nemmeno troppo lunghi. E poi, dopo i problemi di adattamento avuti, che in parte continuano ancora oggi, posso dire che riprendere la vecchia vita per un po' male non sarà

martedì 9 luglio 2019

10 capolavori del cinema che non amo

L'idea per questo post è nata in parallelo a quello di un paio di settimane fa, quando ho parlato dei miei dieci film preferiti. Come spesso è accaduto negli ultimi tempi, mi sono divertito a far corrispondere una lista al suo opposto: un esempio è la mia classifica di telefilm preferiti contrapposta alla classifica delle serie che non sopporto. Ma stavolta è andata in maniera diversa.

Del resto, non credo che potrei realizzare "i 10 film che mi piacciono meno": se l'ho fatto per le serie TV e avrebbe senso farlo coi libri, col cinema non saprei proprio come farlo. E non perché è al di là delle mie capacità di scrivere un simile post nella giusta maniera: è solo che di film brutti ne ho visti tanti, ma dato che durano meno di un libro o di una serie, in molti casi mi dimentico persino di averlo fatto. E così, ho preferito un'altra opzione: parlare dei film che tutti amano tranne me.

giovedì 4 luglio 2019

L'interregno tra due romanzi

Lunedì scorso, ho iniziato la stesura del mio nuovo romanzo. O meglio: in realtà le prime parole le ho scritte nel corso del fine settimana precedente. Poche parole, però: purtroppo non ho potuto fare di meglio, con gli impegni e i malanni che ho avuto proprio la scorsa settimana - gli stessi che hanno fatto saltare il post di martedì. Quindi l'inizio "ufficiale" può essere considerato proprio l'inizio di questo mese.

In ogni caso, sono molto felice di aver ricominciato. E non è solo per il semplice principio del "prima inizio, prima finisco": ormai per me è una questione di importanza vitale. E no, non sto esagerando, né scherzando: ormai sono al punto di non stare bene con me stesso, se non ho un romanzo da scrivere. 

giovedì 27 giugno 2019

Un adattamento un po' complicato

Quello che sto vivendo al momento è un periodo un po' complicato. Un periodo in cui alcuni vecchi problemi convivono con alcuni nuovi, e in cui entrambi si scontrano con speranze e sogni ancora un po' lontani ma non impossibili. Un periodo di opposti e di stranezze, insomma.

Succede che, dopo anni in cui l'avevo sconfitta, da qualche settimana mi è saltata fuori di nuovo l'insonnia. E ha portato con sé tutto ciò che ne consegue: da un certo stordimento generale a sbalzi d'umore in misura maggiore di quanto vorrei. La causa? Il trasloco in Toscana che ti ho raccontato giusto pochi post fa.

martedì 25 giugno 2019

I miei dieci film preferiti

Questo post mi è stato commissionato, se così si può dire, da Monica. Stavamo chiacchierando di cinema, e all'improvviso lei mi ha chiesto di raccontare di quali fossero i miei film preferiti. Non necessariamente qui: una delle sue idee era di fare un post su Facebook, mentre quella di esportare il tutto su Hand of Doom è stata mia. E così, eccoci qui.

Non è stato facile, devo dire. Non solo perché sono un appassionato di cinema ma non un cinefilo vero e proprio: soprattutto, ci sono decine e decine di film che reputo importanti per me o che amo. Selezionarne pochi è stato molto difficile, e oltre a quelli che alla fine ho scelto avrei potuto inserirne un'altra decina. Ma alla fine ho deciso di non allungare troppo il brodo.

giovedì 20 giugno 2019

Live Quiz e il bello della cultura

Forse avrai sentito parlare anche tu di Live Quiz: app per smartphone Android (e non so se anche per altri sistemi operativi), è diventato un piccolo caso del web negli ultimi mesi. Ma se non la conosci, te la racconto in breve: è una app che propone ogni giorno uno o due quiz di dodici domande: se rispondi a tutte in maniera corretta, vinci una certa somma in buoni Amazon. Di solito in palio ci sono duecento euro (a volte di più), da dividere però tra tutti quelli che indovinano: quindi spesso la vittoria si aggira tra i pochi centesimi e un paio di euro.

Forse è anche questo il motivo per cui, dopo alcuni mesi di una forte crescita in fatto di giocatori giornalieri e quasi una febbre che serpeggiava sui social, la app stia vivendo una certa flessione. Ma non credo sia il principale, come non credo lo siano alcune scelte discutibili dei gestori del gioco. Secondo me la gente si è stancata di Live Quiz per una ragione su tutte: la mancanza di risultati.

martedì 18 giugno 2019

... e un nuovo romanzo

Come ho raccontato nell'ultimo post, la scorsa settimana mi sono trasferito in Toscana. Un avvenimento positivo, che porta con sé sogni e speranze, ma anche fatica. La fatica, in particolare, di dover traslocare: portare tutta la roba che ti serve da un posto a un altro non è stato semplice, né breve.Se il trasferimento "principale" è stato due lunedì fa, in questo fine settimana sono dovuto tornare nelle Marche a prendere altra roba.

Ovviamente, non è stato solo duro per il mio fisico debilitato - contando anche che il mio nuovo appartamento è al terzo piano senza ascensore, di sicuro non è stata una passeggiata. Soprattutto, il trasloco questo mi ha portato via un sacco di tempo che normalmente avrei dedicato a questo e agli altri blog. Eppure, nonostante questo sono riuscito lo stesso a trovare il tempo per scrivere. E per terminare il romanzo che stavo portando avanti ormai da mesi.

giovedì 13 giugno 2019

Toscana

Vuoi sapere dove ho scritto questo post? Il tuo primo pensiero logico potrebbe essere che l'ho fatto nel solito posto, quello dove quasi tutti gli altri hanno visto la luce: parlo della mia camera nella mia casa sulle colline marchigiane. La prima parte è anche vera: sono nella mia camera anche ora, mentre batto al computer queste parole. Tutto il resto però non lo è più.

È successo infatti che Monica per lavoro si sia dovuta trasferire: io ovviamente l'ho seguita. E così, da lunedì scorso ci ritroviamo qui, in un paese della provincia (anzi, per la precisione la "città metropolitana", come è rinominata ora) di Firenze. Il che spiega perché in queste settimane sono stato un po' misterioso su questo cambiamento - e anche perché alcuni post sono saltati o comunque sono stati più concisi del solito: ho avuto poco tempo perché stavo organizzando il trasloco.

martedì 11 giugno 2019

Stato di perenne indignazione

Si tratta di un genere di persone che con ogni probabilità conosci anche tu, se usi internet in maniera non saltuaria (e se leggi questo blog, credo sia proprio così). Li puoi trovare soprattutto sui social: Twitter ne è infestato, come anche Facebook, e scommetto che anche gli altri ne sono pieni. Ma non solo: anche nei forum sono parecchio presenti, e a volte fanno capolino anche nella blogosfera. Sto parlando di quelle persone che io definisco "eterni indignati".

Riconoscerli non è difficile: ce l'hanno sempre contro qualcuno o qualcosa, e ci tengono a esprimerlo in ogni modo davanti al mondo. Magari poi la loro battaglia è anche giusta: in effetti, a me di base questo tipo di comportamento non dà fastidio, anzi trovo che avere una coscienza critica sia molto importante, specie in tempi come questi. Il problema è che, come si dice dalle mie parti, il troppo stroppia.

giovedì 6 giugno 2019

Se Facebook sminuisce il tuo lavoro

Ci sono situazioni frustranti, nella vita, in cui ti sembra di lavorare, e lavorare, e lavorare ancora senza arrivare da nessuna parte. Non sempre però questa percezione è vera: spesso anzi a guardare la realtà dei fatti si rivela soltanto un’illusione. Specie se il genere di lavoro che fai è su Facebook.

Ok, sono stato un po' misterioso, quindi lascia che ti spieghi. Gestisco diverse pagine su Facebook: quella di questo blog per esempio ha pochi fan, ma mi sta bene anche così, visto che reputo comunque il numero di lettori e di commenti soddisfacente. Ma c’è una mia pagina che invece ha un discreto successo: quella di Heavy Metal Heaven, la mia webzine musicale. Ed è questa a darmi i maggiori grattacapi.

giovedì 30 maggio 2019

Io e la comunicazione telefonica

Forse lo ricordi anche tu: quando, qualche settimana fa, parlavo dei comportamenti inopportuni della gente, ho accennato al fatto che non amo particolarmente usare il telefono, e che la mia avversione rasenta quasi la fobia. Come promesso proprio in quella sede, oggi mi è venuta voglia di raccontare il perché di questo problema che ho.

Chiarisco subito: a me il telefono in sé non dà nessun fastidio. Anzi, posso dire di usarlo ogni giorno: ci scatto le foto, ci gioco ad alcuni giochi, lo uso quando non posso prendere appunti in altra maniera, e così via. E in generale, per quanto penso che sia una tecnologia un po' superflua, non ho nessuna avversione per gli smartphone in quanto tali, come invece succede a molti. Il mio vero problema è invece la comunicazione telefonica.

martedì 28 maggio 2019

31

Altri dodici mesi sono passati - anzi, volati - e così eccoci di nuovo al 28 maggio. Quest'anno poi capita a puntino, proprio di martedì, e mi permette di non modificare la mia solita programmazione. Anche se forse questo non è del tutto esatto: invece del post più articolato uscito le ultime due volte, stavolta ho deciso di tornare nella tradizione di questo blog da anni e di farmi soltanto gli auguri da solo.

Del resto, non poteva essere altrimenti: negli ultimi giorni sono successe tante cose, e ho avuto pochissimo tempo anche solo per scrivere queste poche righe: l'ho fatto in uno scampolo di tempo ieri, 27 maggio. Ma c'è un motivo per cui negli ultimi tempi ho così tanta carenza di tempo: un motivo che forse potrò raccontati a breve, nelle prossime settimane, o addirittura la prossima. Per ora ancora non so nulla di preciso, ma quando sarà te lo farò sapere. Intanto però puoi farmi gli auguri - solo se vuoi, beninteso! 

giovedì 23 maggio 2019

L'importanza delle parole

Internet, si sa, non è il luogo più adatto per i puristi della lingua italiana. Già solo su Hand of Doom, ho dedicato diversi post agli errori tipici che si possono trovare in rete, dall'abuso dei puntini di sospensione a quello della d eufonica, oltre ad altri post in generale. Tuttavia, il problema non è limitato solo al web, né a questi semplici errori.

In effetti, negli ultimi tempi c'è stata proprio un'esplosione della tendenza a maltrattare l'italiano, non solo sul web ma per esempio anche attraverso la televisione o la carta stampata. E la questione va più in là della semplice grammatica e della sintassi: soprattutto, riguarda la semantica, il significato stesso delle parole. Che vengono usate con gran leggerezza o persino travisate del tutto.

martedì 21 maggio 2019

Perché Game of Thrones è la serie TV più sopravvalutata di tutti i tempi

Se mi segui da almeno qualche settimana - o ancor meglio, da qualche mese - saprai di sicuro del mio poco amore per Game of Thrones - la serie TV conosciuta da noi anche come "Il trono di spade". Non è da poco che la penso così: ho espresso questo concetto in almeno un paio di post negli scorsi mesi, e in generale è una posizione che sostengo da anni.

Tuttavia, nei suddetti articoli ho solo lanciato i concetti generali alla base del mio scarso apprezzamento: ho detto che Game of Thrones non è all'altezza dei libri da cui è tratta, e che era difficile fare di peggio. Ma visto che a me piace approfondire, mi sono detto: perché non dedicare un post intero solo a quest'argomento? E quale migliore occasione di oggi, a due giorni dall'ultima puntata della serie TV?

giovedì 16 maggio 2019

Impressioni di MeWe

Spinto da un post sul blog di Alessandro Girola, poco più di un mese fa ho scoperto l'esistenza MeWe. Se non lo conosci (e ritengo probabile sia così), si tratta di un nuovo social network che in teoria dovrebbe sostituire Google+ e fare concorrenza a Facebook, rispetto a cui ha una maggiore attenzione per la privacy.

Con queste premesse, ho deciso quasi subito di iscrivermi. Ho passato le ultime settimane a sperimentare e a capire il suo funzionamento: ho così scoperto che è un social network con alcuni punti di forza. Ma anche qualche difetto, il che mi dà parecchio da pensare.

martedì 14 maggio 2019

Comportamenti inopportuni

Mentre scrivo queste parole, è domenica 12 maggio. Mancano ancora due giorni al 14, giorno in cui pubblicherò questo post: eppure, io so già cosa succederà quel giorno. Sono sicuro al cento percento che riceverò una chiamata da mia nonna. E no, non ho strani poteri e non sono un veggente: lo so perché succede ogni anno, visto che il 14 è san Mattia, il mio onomastico.

Confesso però che ogni anno, la cosa diventa sempre più fastidiosa. E non solo perché negli ultimi anni ho sviluppato una grande avversione per la comunicazione telefonica, che rasenta quasi la fobia (lunga storia, ne parlerò magari un'altra volta). Soprattutto, è perché sono convinto che mia nonna sappia bene che non credo, e che trovo inutili questi auguri: eppure, continua a farmeli lo stesso. Un fatto sopportabile? Sì... se fosse l'unico di questo tipo.