martedì 30 giugno 2020

Lo spirito curativo della scrittura

Non è un periodo facile, per me. Per esempio, come ti ho raccontato alcune settimane fa, nelle scorse settimane ho vissuto diversi problemi di salute: problemi che si sono affievoliti in parte, ma contro cui combatto ancora. Tuttavia, non sono l'unica difficoltà che incontro, ma giusto una tra le tante. Per esempio, c'è la mia famiglia: ho fatto accenni a quanto la situazione sia tesa già altre volte, ma nell'ultimo periodo lo è diventato ancora di più (e forse a breve ti racconterò più nel dettaglio cosa sta succedendo).

In generale, mi trovo in un periodo molto impegnativo, e non nel senso più stimolante. Ho dovuto affrontare così tante sfide e così tanti cambiamenti - e i tanti altri che si prospettano soltanto - che anche il mio solito ottimismo ogni tanto ha vacillato. Ma sono comunque riuscito a mantenerlo, a non buttarmi giù: merito anche di alcuni preziosi alleati che mi hanno aiutato a stare bene. E il principale tra questi alleati è la scrittura.

martedì 23 giugno 2020

6 cose che non mi sono mancate durante il lockdown

Ora che il coronavirus sta perdendo forza, con sempre meno casi ogni giorno, si sente sempre più spesso parlare di "ritorno alla normalità". E non sono solo parole: come sai, sempre più attività stanno riaprendo ogni giorno, e sempre più possibilità precluse durante il lockdown stanno tornando a disposizione. Con tutti (o quasi) che per questo tirano un sospiro di sollievo.

Neppure io sono scontento della situazione generale. O meglio, non lo sono più di quanto lo ero prima del virus: non apprezzando molto la "normalità" in generale che c'era prima, devo dire che la chiusura totale in sé non era poi così male. C'erano per esempio certi fastidi di cui non sentivo affatto la mancanza: fastidi che, purtroppo, con la fine del lockdown stanno tornando.

giovedì 18 giugno 2020

Facebook e le statistiche farlocche

Se mi segui già da un po' (o in alternativa, se fai una breve ricerca nel blog), ti renderai subito conto che nella storia di Hand of Doom non ho mai mancato di criticare Facebook. Purtroppo, il social con più utenti al mondo è strapieno di problemi e di assurdità: assurdità su cui potrei scrivere ancora decine e decine di post come questo. Non che io abbia voglia di farlo, ma questa storia devo raccontarla: se non altro, la dice lunga sulla creazione di Mark Zuckerberg.

Succede che, come ho già raccontato nell'ultimo periodo, tra aprile e maggio ho trasferito Heavy Metal Heaven da Blogger a un hosting Wordpress. Tra i (pochi) pregi che questa nuova piattaforma ha, c'è il maggiore dettaglio nelle statistiche sui visitatori, sul loro comportamento e sulla loro provenienza prima di approdare sulla webzine. È proprio studiando queste ultime che mi sono accorto di un fatto: le statistiche che Facebook fornisce a un proprietario di una pagina sono falsate

martedì 16 giugno 2020

Il coronavirus come siero della verità

Non credo che nessuno possa negarlo: il coronavirus è stata una tragedia a livello globale, probabilmente la più importante dai tempi della seconda guerra mondiale. Non sarò certo io a farlo, né a sminuire la portata dei disastri che ha causato. Tuttavia, chi mi conosce, o ha letto con attenzione i post precedenti sa qual è la mia opinione: che nell'epidemia ci siano stati anche dei lati positivi.

Al modo in cui ha messo in evidenza i problemi di un sistema ormai marcio ho dedicato un intero articolo, qualche mese fa. Ma non è l'unico esempio: ci sono stati diversi benefici, dal piccolo (per esempio, molti hanno avuto più tempo per sé) al grande (per un periodo l'ambiente ha giovato del lockdown). E anche tanti effetti interessanti: non ultimo, il modo in cui sotto la pandemia molte persone abbiano perso la propria maschera precedente e si siano rivelate per ciò che sono davvero.  

martedì 9 giugno 2020

Salute precaria

Ti ricordi quando, giusto qualche settimana fa, ti raccontavo di come, finiti i miei impegni per il lancio del nuovo Heavy Metal Heaven, mi sarei dedicato con più energia a Hand of Doom? Mentre scrivevo quelle parole, era proprio quello il mio sincero intento: un intento che ancor oggi spero, in parte, di poter rispettare. Anche se nelle ultime settimane è diventato molto difficile.

Stavolta non mi manca il tempo, come è accaduto diverse volte in passato, e neppure le energie: almeno in potenziale, ne avrei a sufficienza di entrambe. Purtroppo, però, al momento non riesco a sfruttarle. La ragione? Come forse è ovvio, visto che me ne sono già lamentato in precedenza, è il mio stato di salute. Che nelle ultime settimane si è fatto ancor più precario.

giovedì 4 giugno 2020

Abisso del Passato, Alba Eterna e la storia sbagliata

Tra le tante branche della cultura che mi piacciono, la storia è una di quelle che amo di più. Senza motivi professionali, ma per il puro gusto di farlo, l'ho sempre studiata e col tempo ho raggiunto una buona infarinatura. Non posso dire di essere un esperto, né tantomeno l'equivalente di uno storico, ma posso comunque vantare una buona conoscenza di base dell'argomento. Tanto buona, per esempio, da storcere il naso quando trovo delle inesattezze in un romanzo storico.

Forse è anche per questo che tendo a non leggere spesso questo genere: ho il timore di ritrovarmi davanti qualcosa di realizzato senza che l'autore si sia documentato a dovere prima. Purtroppo, è stato questo il caso di Abisso del Passato di L. Sprague De Camp e di Alba Eterna, seguito ufficiale scritto da David Drake. Sono due romanzi considerabili di fantascienza, visto che trattano (marginalmente) il tema del viaggio del tempo, ma essendo ambientati per gran parte nel passato, si possono considerare anche storici. E, purtroppo, la loro ambientazione lascia molto a desiderare