giovedì 27 giugno 2019

Un adattamento un po' complicato

Quello che sto vivendo al momento è un periodo un po' complicato. Un periodo in cui alcuni vecchi problemi convivono con alcuni nuovi, e in cui entrambi si scontrano con speranze e sogni ancora un po' lontani ma non impossibili. Un periodo di opposti e di stranezze, insomma.

Succede che, dopo anni in cui l'avevo sconfitta, da qualche settimana mi è saltata fuori di nuovo l'insonnia. E ha portato con sé tutto ciò che ne consegue: da un certo stordimento generale a sbalzi d'umore in misura maggiore di quanto vorrei. La causa? Il trasloco in Toscana che ti ho raccontato giusto pochi post fa.

In questo periodo sono sveglio in media proprio come
questo bel micione!
Se è vero che ho qualche problema grave, specie di carattere economico, di sicuro non è questo che mi tiene sveglio la notte. Anche perché la notte di norma non faccio fatica a dormire, anzi. Il problema è invece di carattere fisico, e per la maggior parte legato alla mattina.

Non solo il materasso del letto è troppo duro - ma a questo mi sto già abituando: soprattutto, vivo in una camera piena di "spifferi di luce". In parte ho già provveduto a coprirli, per quanto possibile; al mattino però la mia rimane una camera molto luminosa, anche visto il fatto che è orientata verso nord-est. Ottima per viverci, molto meno per dormirci.

In realtà, la situazione non mi angoscia più di tanto: cerco come sempre di viverla con positività, sicuro che, se non altro, prima o poi mi adatterò alla situazione e mi ci troverò bene. Però mi fa un po' riflettere: se sapevo già che ci sarebbe voluto qualche giorno per ambientarmi, non credevo di incontrare certe difficoltà, e così estese nel tempo. Per quanto siano difficoltà del tutto superabili alla fine.

Dopotutto, mi sono trasferito soltanto a duecento chilometri da casa - anzi, a poco più di un centinaio contando in linea d'aria. Non sono in uno stato straniero, e c'è da dire che in questo paesetto di provincia (non troppo dissimile da quello vecchio) non mi sento nemmeno così fuori posto. Però... è comunque lontano dalla mia vecchia casa. E io fino a oggi in Toscana c'ero stato solo come turista.

Del resto, sono sempre stato un po' refrattario nei confronti del cambiamento. Ma sono sicuro che pian piano mi adatterò, e riuscirò a chiamare casa anche questo posto. Dopotutto, come già accennato all'inizio non ci sono solo problemi ma anche speranze e prospettive decenti per il domani. Il primo passo verso questo domani è abituarsi alla camera e tornare a sconfiggere l'insonnia. Il resto si vedrà!

La domanda: anche tu, se mai ti sei trasferito, hai incontrato problemi di adattamento simili ai miei?

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