giovedì 22 febbraio 2018

I blog e la bolla

Dì la verità: anche se Hand of Doom ti piace, ogni tanto pensi che io sia un po' un bastian contrario, non è vero? Non preoccuparti: se fosse, non ci sarebbe niente di male, anzi. Mi rendo conto molto bene da solo che il mio atteggiamento spesso è molto critico, quindi non posso darti torto. Ma non vorrei che pensassi  che lo faccio solo per il gusto di provocare.

No, non è questo che voglio fare con Hand of Doom, anzi: il mio obiettivo ultimo è un altro. E non ha certo l'accezione negativa di chi punta solo alla polemica: in realtà il mio obiettivo è spingerti a riflettere, a farti domande, a mettere in discussione le tue certezze - ossia, alla fine, a crescere e imparare. E forse non te ne rendi conto, ma questo è il modo migliore per farlo - forse l'unico davvero efficace.

martedì 20 febbraio 2018

Azioni e conseguenze

Conosci la storia di Henry Tandey? Se la risposta, è no, niente paura: nemmeno io lo avevo mai sentito nominare, fino a pochi giorni fa. Poi però ho letto questo articolo, proveniente dalla splendida pagina Facebook di approfondimento storico "Cannibali e Re", e ho scoperto che era un soldato britannico e un eroe della prima guerra mondiale, che si contraddistinse non solo per il coraggio, ma anche per il rifiuto a uccidere nemici feriti o inermi.

Successe per esempio così durante la battaglia di Marcoing, il 28 settembre 1918. A un certo punto, trovandosi di fronte a un soldato tedesco ferito, Tandey gli risparmiò la vita, come aveva sempre fatto. Peccato che l'altro era un personaggio che qualche anno dopo sarebbe diventato tristemente famoso: si trattava nientemeno che di Adolf Hitler. Una storia che fa riflettere, no?

giovedì 15 febbraio 2018

"Come un dio immortale" e il conformismo

L'idea di questo post non è recente: risale anzi a diversi mesi fa. Accadde un giorno che Maria Teresa Steri - che forse conoscerai anche tu come la proprietaria del blog Anima di Carta - scrisse su Facebook che, secondo la sua esperienza da scrittrice, per qualche ragione le donne sono più propense degli uomini a recensire i libri. Bastian contrario come sono, potevo esimermi dal parlare del suo ultimo romanzo, Come un dio immortale? Ovviamente no.

A parte gli scherzi, in realtà prima di leggerlo non ero certo di farlo. Ci sono tanti romanzi che una volta finiti non mi lasciano riflessioni particolari: mi piacciono, a volte anche molto, ma li vedo solo come intrattenimento senza troppi pensieri. Non è però il caso del romanzo di Maria Teresa, una storia profonda e introspettiva che fa riflettere soprattutto su uno dei problemi peggiori della società di oggi: il conformismo.

martedì 13 febbraio 2018

Quando il passato ritorna... troppo!

Di sicuro, anche tu avrai notato che una delle tendenze principali nel mondo delle arti e della cultura negli ultimi anni sia di ispirarsi al passato. Cinema, telefilm, programmi TV, musica, letteratura e tanto altro: ovunque la tendenza è quella del revival. E in generale, il passato - e in special modo periodi come gli anni ottanta e novanta - è visto come un'epoca d'oro, da prendere ispirazione e a cui guardare con nostalgia.

Si tratta di una moda che da un lato posso anche capire. Viviamo in tempi precari, con poche certezze e tante difficoltà: per cercare di sfuggir loro almeno a livello mentale, è comprensibile rifugiarsi in un periodo considerato più positivo, come di solito è quello che abbiamo vissuto nella nostra infanzia. Dall'altro però mi chiedo se in questi ultimi tempi non si sia davvero esagerato con questa tendenza. E soprattutto se non possa essere un po' malsana.

giovedì 8 febbraio 2018

La (fanta)scienza salverà il mondo

Per stasera, nella mia scaletta editoriale era previsto un altro post. L'avevo anche già scritto e ora è quasi pronto a essere pubblicato, ma ho deciso di accantonarlo per riproporlo nelle prossime settimane. Il motivo? Martedì scorso, è accaduto un fatto che mi ha colpito molto: era la data del primo lancio del Falcon Heavy. E non potevo evitare di scrivere almeno qualche riga sull'argomento.

Se non sai di cosa sto parlando, per farla breve (puoi leggere qui un articolo con molti più dettagli), è stato testato un razzo molto potente, le cui evoluzioni in futuro potrebbero addirittura portare l'uomo su Marte. Ma di sicuro il particolare che ha stuzzicato di più la mia fantasia è un altro: al posto della zavorra inerte che si usa di solito in questi test (tipo blocco di cemento), nel razzo c'era un'automobile sportiva (una Tesla Roadster, per la precisione). Può sembrare una pacchianata, ma a me la cosa ha fatto riflettere molto. E in maniera seria.

giovedì 1 febbraio 2018

5 bizzarrie: gli esercizi degli altri

Oggi al posto del solito breve articolo del giovedì, ho deciso di inserire una piccola integrazione al post "5 mie bizzarrie di cui non mi vergogno". Se non l'hai letto, si tratta di un esercizio che ho ideato  allo scopo di vincere la paura del giudizio negativo altrui e la vergogna malsana per le bizzarrie che ognuno di noi ha.

Non solo l'ho svolto io, ma ho anche invitato chiunque a partecipare: lo scopo di questo post è proprio quello di raccogliere gli esercizi svolti dagli altri, apparsi su blog e siti vari. Ovviamente è un articolo in aggiornamento: man mano aggiungerò i nuovi contributi non ancora apparsi online. Che altro dire, se non che spero di poter includere anche il tuo contributo a questo progetto. Perciò, quando vuoi (ma proprio quando vuoi: pure se stai leggendo questo post nel 2050!) sei invitato a partecipare e poi a condividere con me i risultati (magari può sfuggirmi il tuo post, se non lo fai)!