venerdì 30 ottobre 2015

SDL: 10 Waves of You - Fields of Venus

E' qualche tempo che sto pensando a dei modi per come rinnovare Hand of Doom, per renderlo più vario. Ne ho trovati diversi, che presenterò pian piano nei prossimi mesi, senza fretta: ora invece ho deciso di cominciare da questo nuovo tipo di post, intitolato "sfondi da lettura" (abbreviato in "SDL"). La decisione è venuta dal fatto che questo è, tra le varie cose, un blog in cui si parla di scrittura; uno scrittore vero deve essere anche un lettore, e magari mentre legge può ascoltare musica. Ho deciso così di selezionare, tra i miei ascolti abituali, quelli le caratteristiche giuste per non dare fastidio mentre si legge: vale a dire, musica tranquilla, d'atmosfera, non troppo agitata, preferibilmente strumentale (è provato che il cantato può distrarre, anche se in un altra lingua). Niente rock e metal, quindi (di loro parlo abbastanza nei miei altri siti, del resto), solo musica elettronica minimale, classica e simili, e solo una volta ogni tanto. Questi articoli non saranno, inoltre, recensioni: come negli articoli su libri e dei film, non ci sarà alcun voto, mi limiterò solo a riportare le mie impressioni di non addetto ai lavori.

martedì 27 ottobre 2015

Quando gli amici sono nemici

Nonostante io non sia stato mai una persona molto socievole, specie in passato (vi ricordo che questo una volta si chiamava "Blog di un solitario"), non sono comunque mai stato del tutto solo. Ho sempre avuto qualche persona che potessi considerare almeno un buon conoscente, quando non un vero amico. Spesso ho preso delle cantonate cocenti, elevando allo status di amici persone che in realtà non lo erano: nonostante i colpi però non ho mai smesso di cercare il contatto altrui. E' del tutto normale: io penso che nessuno, per quanto misantropo si possa dichiarare, desideri davvero la solitudine. L'uomo è un animale sociale, e l'isolamento semplicemente non è nella sua natura.

venerdì 23 ottobre 2015

"I Guardiani della Notte" di Sergej Luk'janenko

Se si parla del rapporto tra lettura e scrittura, tutti sono più o meno d'accordo che, per un aspirante autore, leggere un bel libro sia molto utile: da grandi autori si possono imparare molte cose, si dice più che giustamente. Un po' meno sottolineato è il fatto che anche i libri brutti possono essere altrettanto validi, se l'intento è quello di migliorarsi. Per esempio, nonostante il fastidio che ho provato più volte nel corso della sua lettura, ho trovato I guardiani della notte di Sergej Luk'janenko un libro illuminante: tra le varie cose ho capito infatti, ancor più profondamente,che non basta una bella ambientazione per scrivere una bella storia. Ma andiamo per gradi.

martedì 20 ottobre 2015

Questo post non s'ha da fare

Nel mio piano editoriale di Hand of Doom, per questa sera avevo in mente tutt'altro, rispetto a questo striminzito trafiletto. Purtroppo però negli ultimi giorni della settimana si sono susseguiti alcuni fatti che mi hanno impedito di scrivere il post programmato (che perciò arriverà solo nelle prossime settimane). Primo e più importante di tutti: il mio vecchio e malconcio computer ha tirato le cuoia lo scorso sabato: i tecnici da cui l'ho portato l'hanno rimesso in sesto a tempo di record, ma io fino a domani non ce l'avrò. In fondo non è stato un grosso disagio; tuttavia, con la morte del mio vecchio PC, ho perso un'intera giornata, il che ha ristretto molto i tempi a mia disposizione.

venerdì 16 ottobre 2015

Scrittura e stress

Quello che sto vivendo è un periodo strano. La stagione turistica è finita, la mia gelateria sta per chiudere e presto comincerò un periodo di ferie che durerà fino a marzo 2016; forse però sono già in vacanza, visto che questo mese il negozio sarà aperto solo nei weekend. Con il lavoro ridotto al minimo, ho molto più tempo da dedicare a me stesso e alla mia scrittura: in parte lo sto già facendo, anche se non quanto potrei.

Quest'anno purtroppo il lavoro è stata molto pesante, in quanto a carichi. Nonostante qualche importante soddisfazione, quest'estate ho accumulato stress in quantità industriale, che si è sommato a quello - che non era poco - che non ero riuscito a scaricare l'anno scorso. Vivo inoltre anche una situazione familiare che definire non proprio positiva è un eufemismo, il che di certo non mi aiuta a stare sereno. Il risultato è che ora mi sento spompato, distrutto, quasi senza forze. Non che io non riesca più a portare avanti le mie passioni, anzi ci riesco ancora bene: solo, mi sembra di andare avanti più per inerzia che per altro, e l'unica cosa che sento forte è una gran stanchezza. 

martedì 13 ottobre 2015

Gli editori e le scelte suicide

Lo scorso venerdì, il blog amico di Michele Scarparo ha ospitato, nell'ambito della sua iniziativa Acchiappami (se ci riesci), un interessante guest post di Marco Amato intitolato Consigli sulla lettera di presentazione. Come dice il nome, l'articolo elencava una serie di indicazioni per impostare al meglio una lettera di presentazione da spedire a un editore, allo scopo di farsi pubblicare. Tra le varie cose, si faceva cenno al fatto che le case editrici ultimamente scelgono i propri autori per il numero di fan sui social network; da questo punto, nei commenti è partita una discussione tra me e Amato, a cui ho contestato (senza toni forti e con rispetto, nella speranza che la mia assenza di qualsiasi ostilità abbia raggiunto anche il mio interlocutore) la tesi secondo cui questa sia una scelta motivata e giustificabile. Secondo me è proprio il contrario: mi pare ovvio, infatti, che scegliere un autore con tanti fan e snobbare chi non ne ha sia un'ingiustizia, si premia non il merito ma semplicemente la capacità di pubblicizzarsi, il che sicuramente non fa bene alla letteratura. In questo post vorrei però lasciar da parte il discorso "morale" per concentrarmi su qualcosa di più pragmatico: ossia, come questa scelta sia suicida dal punto di vista commerciale, dal mio punto di vista di piccolo imprenditore. 

venerdì 9 ottobre 2015

L'(in)utilità del "fai schifo"

Di recente, mi è capitata una cosa curiosa: sul profilo Facebook di una delle mie webzine musicali è stato postato un messaggio pubblico, sulla timeline. Con il suo post, l'autore intendeva rompere le palle far sapere, a me e alle mie collaboratrici, che insomma, non abbiamo le conoscenze musicali per portare avanti il sito e non possediamo nemmeno la giusta padronanza grammaticale, in buona sostanza voleva portare all'attenzione quanto noi facciamo schifo. Come ho già ripetuto più volte, la mia reazione ai troll non è mai di scatenare un flame, cosa che del resto darebbe loro ciò che vogliono; il mio atteggiamento è invece sarcasticamente gentile, volto a prenderli in giro senza però scadere, cosa che farebbe solo il loro gioco. Così ho agito anche in questa occasione, scusandomi con lui se la webzine gli dava fastidio, e arrivando a promettere scherzosamente di chiudere il sito dopo il suo "prezioso" suggerimento.

martedì 6 ottobre 2015

La paura di essere anticipato

Ho appreso di recente che il prossimo 22 ottobre uscirà nelle sale italiane Game Therapy, film del regista Ryan Travis che ha tra i suoi motivi di interesse la presenza come protagonisti di alcuni famosi Youtuber italiani. Sarà bello, sarà brutto? Non è di questo che voglio parlare oggi (visto peraltro che deve ancora uscire), quanto del fatto che è bastato vedere il trailer una sola volta per demoralizzarmi, e leggere la trama del film ha avuto un effetto anche peggiore. Non certo perché la storia sia così atroce, né per la scelta degli attori (ho visto che sono attaccati da molti critici, ma io non sono tra loro, so a malapena chi siano) o del regista (idem con patate), la causa del mio malessere è molto più personale.

venerdì 2 ottobre 2015

Un vero ringraziamento

Come già sottolineato martedì scorso in "Il blogging è dialogo", nell'ultimo anno Hand of Doom è cresciuto tantissimo, per quanto riguarda le visualizzazioni, i commenti, le condivisioni e le interazioni in generale. E' una vera gioia per me che tanto impegno sia stato ripagato: il merito però non è solo mio, ma anche vostro, che leggete. Per questo, volevo dedicare questo breve post che riempie un buco della programmazione (leggi: non avevo voglia di scriverne uno più lungo!) semplicemente per ringraziare tutti voi che mi seguite, con tutto il cuore.