martedì 31 dicembre 2019

2019

Giusto 365 giorni fa, ti raccontavo di come il mio 2018 fosse stato ottimo, e di come mi auspicassi che il 2019 fosse persino migliore. Visto che ora è passato ed è venuto il tempo di un altro bilancio annuale, posso chiedermi: è andata davvero così quest'anno? Avrei tutte le ragioni, credo, per rispondere con un categorico "no"; tuttavia, obiettivamente la risposta più giusta è un più cauto "ni".

Nel bilancio 2018, scrivevo che avrei fatto di tutto per rendere quest'anno grandioso: un obiettivo che per larga parte ho messo in pratica. Quasi tutto ciò che dipendeva solo da me è andato per il verso giusto. Purtroppo però non tutto quel che ti accade è conseguenza della tua diretta volontà:  senza volermi lamentare, è proprio lì che sono sorti i molti problemi che hanno reso l'anno pesante e meno positivo di quanto avrei voluto.

martedì 24 dicembre 2019

Buone vacanze!

Come sottolineavo giovedì scorso, volevo scrivere questo post già alla fine della scorsa settimana, prima che mi venisse voglia di esprimermi sull'ultimo film di Star Wars. Ma va benissimo così: visto che quest'anno le date "cardine" del blog cadono tutte di martedì, così facendo è capitato un allineamento in cui in pratica Hand of Doom continua con una programmazione regolare. O quasi.

Certo, per le prossime settimane non ci saranno più post del giovedì. Di quelli del martedì però non ne salterò uno, a partire da oggi: erano anni che non facevo gli auguri proprio il 24, ma forse è il momento di riprendere questa tradizione. Del resto, tradizionali sono gli altri due appuntamenti: il 31 dicembre pubblicherò il solito bilancio di fine anno. E una settimana dopo, il 7 gennaio, sarà la volta del solito, piccolo post celebrativo per l'undicesimo compleanno di Hand of Doom.

giovedì 19 dicembre 2019

Star Wars: l'ascesa di Sky-fezza

Per oggi, nella scaletta di Hand of Doom c'era un altro post: per la precisione, quella tipica, breve comunicazione con cui in questo periodo annuncio la modalità natalizia del blog e faccio i miei auguri ai lettori. Staresti leggendo proprio questo, non fosse che ieri sera, proprio al primo giorno di programmazione, ho visto l'ultimo film di Star Wars, L'ascesa di Skywalker. Un film che mi è piaciuto così poco, che mi ha deluso in così tante maniere diverse che non potevo non parlarne.

Non nego che in parte me lo aspettavo: dopotutto alla regia c'era J.J. (sigla che sta evidentemente per "Jar Jar", se capisci cosa intendo) Abrams, che si era già segnalato per il bruttino Il risveglio della forza in questo franchise. Un film che però, se fai il confronto con l'ultimo uscito, sembra quasi un capolavoro, se non altro per la proprietà, in teoria scontata ma che in realtà non lo è affatto, di avere un senso.

martedì 17 dicembre 2019

I muscoli della scrittura

Neppure a farlo apposta, nei giorni in cui ho scritto e pubblicato lo scorso post, le scarse condizioni di salute di cui parlavo lì sono peggiorate ulteriormente. Senza entrare troppo nel dettaglio, ho problemi coi muscoli del collo, diventati così gravi da obbligarmi a smuovermi dalla mia solita stasi. E così, da qualche giorno, sto facendo alcuni esercizi riabilitativi (non presi da internet, ma riesumati da quando avevo avuto un problema simile, anni fa) per provare a risolvere la situazione.

Come sta andando? A tratti meglio, ma in altri momenti il problema sembra addirittura peggiorare: in particolare, per ora i semplici esercizi che faccio sono molto dolorosi. E forse è anche ovvio: dopo anni di immobilità, di poca cura del mio corpo, il mio collo è debole e atrofizzato. Tra l'altro, è proprio questa consapevolezza a spingermi a continuare a scrivere, senza quasi pause, anche in giorni così difficili, di scarsissima lucidità. Cosa c'entra? In apparenza nulla, ma in realtà eccome se c'entra!

martedì 10 dicembre 2019

Stanchezza

Nelle ultime settimane, sto vivendo un periodo un po' particolare. Forse te ne sarai accorto anche tu dal fatto che ogni tanto qualche post dalla mia solita programmazione è saltato, più spesso di quanto sia capitato negli ultimi anni: anche quello è un riflesso della mia situazione. Una situazione, beninteso, non allarmante né troppo negativa, anzi, ma in cui le forze a mia disposizione sono molte poche.

Nonostante i problemi di cui ho già parlato, non mi sento ansioso o depresso: sono morbi che in qualche momento tornano a dar fastidio, ma che in generale mi sono lasciato ormai alle spalle. Il problema vero è che mi sento stanco: stanco nel fisico, ma soprattutto nello spirito. E credo che le ragioni alla base di questo siano molteplici.

giovedì 5 dicembre 2019

H.G. Wells: un autore molto moderno

In questo inizio di dicembre, come forse avrai notato nel widget qui di fianco, sto leggendo una raccolta dei più famosi romanzi di Herbert George Wells. Si tratta di un libro bello lungo, ma che sto divorando piuttosto in fretta: ho già letto La macchina del tempo e L'isola del dottor Moreau, e sono quasi alla fine con L'uomo invisibile, finito il quale attaccherò subito con La guerra dei mondi. E anche quello non credo mi necessiterà molto tempo per essere completato.

Era una lettura che dovevo fare da tempo, visto quanto Wells sia stato influente e fondamentale per la creazione della mia amata fantascienza. Eppure, nonostante lo avessi da anni sul mio Kindle, fin'ora avevo avuto quasi timore di leggerlo. Avevo paura che non fosse all'altezza delle mie aspettative, che la sua narrativa sarebbe stata molto datata, sia per ingenuità sia per stile: ebbene, ora posso dire che sono felice che mi sbagliavo in entrambi queste paure - anzi, in questi veri e propri pregiudizi!

martedì 3 dicembre 2019

Sociopatic Network

Forse qualcuno se ne sarà già accorto: da qualche tempo, sto limitando un po' la mia presenza in rete, e in special modo sui social. Potrei dire che è colpa del poco tempo a mia disposizione: non sarebbe del tutto una menzogna, ma in realtà di tempo libero ne ho sempre a sufficienza. Quella che scarseggia, negli ultimi tempi, è invece la volontà di navigare: preferisco usare il mio tempo per usi che se non costruttivi siano almeno rilassanti. Cosa che la rete non è più, da qualche tempo.

Per esempio, succede che io abbia ora quasi abbandonato Twitter, soprattutto rispetto a qualche mese fa, in cui invece lo frequentavo in maniera assidua. Il motivo? Il fatto di essere incappato, nell'ultimo periodo, in alcune situazioni spiacevoli. Situazioni dovute, in particolare, a una certa tipologia di utenti, che purtroppo sembra sempre più diffusa online. Utenti che con la loro sola presenza avvelenano l'intero ambiente.