martedì 28 gennaio 2020

Letteralmente stufo

È noto: sia che si parli di televisione, di giornalismo o di semplice comunicazione web, la lingua italiana viene spesso usata in maniera scorretta. Da piccoli, semplici sbagli a grossi svarioni grammaticali, nel corso degli anni ne ho sentite, viste, lette di tutti i colori; peraltro, alcuni di questi errori, specie se ripetuti in molti ambiti e quasi sdoganati, mi danno un fastidio indicibile. Come succede per esempio, negli ultimi tempi, per l'avverbio "letteralmente".

Facci caso: se guardi la TV o leggi qualche articolo c'è un altissima probabilità che tu senta/legga prima o poi questa parola, visto quanto è diffusa. E anche se può non sembrare, in realtà non è un fatto positivo: non è solo perché in ogni corso di scrittura serio insegnano che l'uso di avverbi che terminano in "mente" sarebbe da limitare, se non si vuole appesantire il testo. In fondo, per la lingua parlata è diverso: il problema vero, che poi è anche quello che mi irrita, è che "letteralmente" viene usato in maniera del tutto sbagliata rispetto al suo vero significato.

giovedì 23 gennaio 2020

Ultimi pensieri

Come ho detto nello scorso post, mi piacerebbe impostare la nuova stagione di Hand of Doom all'insegna della leggerezza. Questo però non vuol dire che mancheranno post più seri o riflessivi: ogni tanto invece ne posterò ancora. Ed è il proprio il caso di questo racconto, che è sì fulminante come quelli che ho postato in passato, ma non altrettanto scherzoso.

Tra l'altro, era quasi un anno che non ne postavo uno su Hand of Doom. Dopotutto, non è un tipo di contenuto molto apprezzato, visto che attira molte meno visualizzazioni e commenti rispetto ai post normali. Ma visto che io sono qui non solo per farmi leggere, ma anche (e soprattutto) per avere un mio spazio espressivo, dove fare ciò che voglio, ho deciso da quest'anno di postarne qualcuno in più.

martedì 21 gennaio 2020

5 (+1) modi in cui fare fortuna con la scrittura in Italia

Come ho detto giusto nello scorso post, in questo periodo sto affrontando parecchi problemi di salute, che mi rendono la vita un po' pesante. Di conseguenza, come reazione cerco il più possibile di vivere con leggerezza: negli ultimi giorni, ho pensato di farlo anche attraverso Hand of Doom. "Perché non fare qualche post più allegro e meno argomentato?", mi sono chiesto; e così, eccoci qui.

Era un po' di tempo che non postavo una lista da queste parti, e ancor più tempo che non ne scrivevo una ironica. Troppo tempo, in effetti: dopotutto, ci sono tante cose su cui si può fare del sarcasmo, che probabilmente nei prossimi mesi ne arriveranno altre. Oggi però vorrei concentrarmi sulla mia passione più grande, che come sai se non sei capitato qui giusto oggi è la scrittura: una passione che secondo alcuni in Italia non porta da nessuna parte. Ma chi l'ha detto?

giovedì 16 gennaio 2020

Si ricomincia (con fatica)

Forse te ne sarai accorto anche tu: dopo il compleanno del blog la scorsa settimana, sul mio personale angolino di internet è sceso il silenzio, con due appuntamenti saltati (giovedì e martedì ). E anche questo in fondo si può considerare "perso", visto che questa striminzita comunicazione non è certo uno dei soliti post lunghi e argomentati.

Tuttavia, se non ho scritto articoli in questo periodo non è stato certo per pigrizia, o mancanza di forza di volontà. In parte il problema è stato il tempo: sono riuscito a malapena a fare ciò che non potevo rimandare. Ma forse avrei potuto trovare altro tempo utile, non fosse stato che le mie condizioni di salute si sono ulteriormente aggravate: è stato questo il vero freno alla ripresa di Hand of Doom.

martedì 7 gennaio 2020

Undici

Quest'anno sarò molto breve. Non per mia volontà: non ho avuto granché tempo, visti gli impegni e i malanni degli ultimi giorni. Quasi ho pensato di non farlo affatto, a un certo momento: tuttavia, era un evento che non potevo mancare di commemorare, e così alla fine ho trovato il tempo di buttar giù queste poche righe, seppur giusto qualche ora prima di pubblicarlo.

Del resto, nessun problema al mondo può impedirmi di spendere almeno qualche parola per il compleanno di Hand of Doom. Quest'anno fanno undici anni di attività (quasi) continuativa: un bel risultato, considerando quanti blog nascono e muoiono nel giro di poco, o vivono lunghi periodi di abbandono. Anche per questo, c'è da festeggiare: ma soprattutto, io festeggio un blog che mi ha dato tanto, e che spero continuerà a darmi ancora molto nei prossimi anni. Tanti auguri Hand of Doom!