giovedì 28 febbraio 2019

Polemico?

Forse non sembra, ma il lavoro che faccio per Hand of Doom non è limitato a programmazione e scrittura degli articoli. Oltre a quello di condivisione sui social (che comunque è nulla, mi porta via giusto qualche minuto), dietro a questo blog c'è anche un serio lavoro di riflessione, che si proietta sia nel futuro, su quali direzioni prendere e quali articoli scrivere, sia nel passato, guardando a quelli che sono stati pubblicati.

Proprio facendo questo, negli ultimi tempi mi è capitato di chiedermi: come mi percepisce il mio pubblico? Come mi vedi tu, insomma? Succede perché, ogni tanto, ho come l'impressione che il mio parlare spesso di argomenti di carattere "problematico" mi faccia apparire un po' polemico, almeno agli occhi di chi non mi conosce - o mi conosce in maniera superficiale. Ma non è così che vorrei sembrare.

martedì 26 febbraio 2019

Concorsi letterari a pagamento

Forse lo ricorderai anche tu: circa un anno fa, nel marzo del 2018, ho pubblicato Concorsi letterari: l'utilità nell'inutilità. Un articolo in cui, volendo riassumere all'osso, sostenevo che i concorsi letterari non servono, se l'intento è farsi conoscere, ma sono comunque una bella sfida a sé stessi, e per questo trovo costruttivo partecipare.

Non per questo, tuttavia, vale la pena competere in tutti i concorsi che ci sono. Proprio su questo mi è venuto da riflettere la scorsa settimana, quando mi sono accaduti due fatti: il primo è che il mio racconto FOSCO è stato incluso tra le menzioni d'onore della sesta edizione del premio Hypnos. Il secondo è che mi è arrivata una mail di invito a partecipare a un altro concorso (non faccio nomi, in questo caso). Una mail che mi ha lasciato parecchio perplesso.

giovedì 21 febbraio 2019

"La ragazza del treno": un best seller inspiegabile

Personalmente, ho un rapporto neutro coi casi letterari che scoppiano ogni tanto - che vengano dall'estero o dall'Italia. Spesso non smanio per scoprirli, ma al tempo stesso non sono tra i loro detrattori a prescindere, e se capita di leggerne uno non mi tiro indietro. Così facendo, ne ho trovati alcuni belli in maniera inaspettata; altri però non mi hanno fatto impazzire, come l'ultimo che ho letto, La ragazza del treno di Paula Hawkins.

In realtà, non direi nemmeno che non l'ho apprezzato: è stata una lettura piacevole e avvincente, che ho completato in pochi giorni. Si tratta di un libro carino, che scorre bene: solo, mi lascia un po' perplesso il suo grande successo. Perché, per quanto godibile, per quanto mi riguarda è un romanzo molto nella media, uguale a tanti altri già letti.

martedì 19 febbraio 2019

Musica e scrittura

Forse non ti interesserà saperlo, ma nelle ultime settimane mi sono imbarcato in una nuova impresa creativa: ho iniziato un mio progetto musicale solista - una one man band, come si dice in gergo tecnico. E no, non è quello che stai pensando se mi conosci un po': non suono niente di neanche lontanamente vicino al metal. Piuttosto, è un progetto di musica elettronica/ambient con varie influenze.

Tuttavia, non è del progetto in sé che voglio parlare oggi; piuttosto, mi piaceva condividere alcune riflessioni su questa nuova esperienza. Un'esperienza che definirei molto stimolante, e che mi sta piacendo molto: mi diverto a creare la mia musica, quasi quanto mi diverto a scrivere. E non è un paragone campato per aria.

martedì 12 febbraio 2019

L'assurdo mondo dell'obsolescenza programmata

Forse ti sarà già capitato di leggere qualcosa, in passato, a proposito dell'obsolescenza programmata, ossia la strategia attuata da determinate aziende per far sì che i propri prodotti si rompano presto, così da costringerti a comprarne di nuovi, in un ciclo continuo di acquisti e rotture. O forse, non ne hai mai sentito parlare: nel caso, ritieniti fortunato!

Non so se per sfortuna o per che cosa, ma a me è capitato spesso di provare gli effetti dell'obsolescenza. E, al momento, ne pago pesanti conseguenze tutti i giorni: il mio computer - quello con cui scrivo tutti i post sui miei blog e in generale con cui mi interfaccio con internet - ha infatti mille tra malfunzionamenti, rotture e componenti non funzionanti. E ogni giorno è una vera fatica.

giovedì 7 febbraio 2019

Un (problematico) addio a Google+

Ti ricordi di quando, il mese scorso, mi interrogavo se Facebook fosse diventato inutile o meno? Ebbene, forse una risposta oggettiva ai miei dubbi è arrivata: mi ha fatto rendere conto che forse ho sbagliato a puntare il dito solo contro il social blu per il grande calo di visite che i miei blog hanno vissuto da inizio gennaio. Se probabilmente gli algoritmi di Facebook hanno comunque il loro peso nella faccenda, dall'altro la causa principale sembra un'altra.

Negli ultimi giorni, è successo che Google+ ha cominciato a rimuovere molte sue funzioni, in previsione della chiusura, prevista per il prossimo 2 aprile. E, allo stesso tempo, nelle statistiche di visualizzazione dei miei blog ho notato un nuovo crollo a picco. Possibile che anche il calo all'inizio del 2019 avesse la stessa causa? Sembra più che possibile. Ma anche se così non fosse, il fatto che il social network di Google cessi la sua attività è un bel problema, almeno per me.

martedì 5 febbraio 2019

Dilettantismo all'italiana

Una premessa è doverosa: non ho visto Adrian, la serie tv a cartoni animati di Adriano Celentano che ha fatto così tanto discutere internet nelle ultime settimane. Per questo, non posso - e non voglio nemmeno - entrare nel merito su quali siano i suoi difetti: del resto, è già stato fatto ampiamente da altri, che ne hanno parlato con più cognizione di causa di quella che potrei avere io.

Dai tanti articoli che ho letto, tuttavia, mi sono fatto un'idea ben precisa di com'è questa serie, e del perché la maggioranza l'abbia trovata ridicola. E mi sento di affermare, con anche discreta sicurezza, che in tanti di questi articoli una conclusione sia parzialmente sbagliata: non penso che Adrian sia il frutto del delirio di onnipotenza di un cantante ormai troppo avanti con gli anni. O almeno, non soltanto: per me è solo una delle tante espressioni di una stortura culturale tutta italiana.