giovedì 5 dicembre 2019

H.G. Wells: un autore molto moderno

In questo inizio di dicembre, come forse avrai notato nel widget qui di fianco, sto leggendo una raccolta dei più famosi romanzi di Herbert George Wells. Si tratta di un libro bello lungo, ma che sto divorando piuttosto in fretta: ho già letto La macchina del tempo e L'isola del dottor Moreau, e sono quasi alla fine con L'uomo invisibile, finito il quale attaccherò subito con La guerra dei mondi. E anche quello non credo mi necessiterà molto tempo per essere completato.

Era una lettura che dovevo fare da tempo, visto quanto Wells sia stato influente e fondamentale per la creazione della mia amata fantascienza. Eppure, nonostante lo avessi da anni sul mio Kindle, fin'ora avevo avuto quasi timore di leggerlo. Avevo paura che non fosse all'altezza delle mie aspettative, che la sua narrativa sarebbe stata molto datata, sia per ingenuità sia per stile: ebbene, ora posso dire che sono felice che mi sbagliavo in entrambi queste paure - anzi, in questi veri e propri pregiudizi!

H.G.Wells (foto presa da Wikipedia)
Da un certo punto di vista, è vero che alcuni elementi delle sue storie risultano antiquati agli occhi di un lettore di oggi: per esempio, i suoi protagonisti sono topos tipici della letteratura di fine ottocento. Ma per altri versi, Wells si rivela uno scrittore moderno in una maniera straordinaria.

Non è solo per il suo anticipare alcuni sviluppi tecnologici e scientifici che avverranno a un secolo di distanza (ne La macchina del tempo, per esempio, riesce addirittura a prevedere una sorta di riscaldamento globale). Soprattutto, Wells scrive storie mature, senza le ingenuità che un lettore moderno può trovare in molta letteratura del periodo vittoriano. Storie peraltro che sanno evocare molte emozioni: alcuni passaggi sono divertenti per ironia, ma altri risultano addirittura toccanti.

Ma soprattutto, la modernità dello scrittore britannico - e anche la sua bravura, perché secondo me è il suo punto di forza maggiore - si riflettono soprattutto nel suo stile. Non posso giudicarlo a pieno, visto che lo leggo tradotto, ma ho trovato sia L'uomo invisibile che La macchina del tempo eccezionalmente nitidi e scorrevoli (caso diverso per L'isola del dottor Moreau, ma credo che quella sia una traduzione più vecchia, e quindi ci sta che sia stata impostata in maniera meno facile).

Può sembrare qualcosa da poco, ma in realtà è un risultato eccezionale, considerando che tutti quei libri sono stati scritti e pubblicati prima del '900. Un'epoca in cui le regole per rendere un testo catturante e di facile lettura non esistevano: basta leggere per esempio Dracula dello stesso periodo, bello ma scritto con quintali di giri di parole. Wells invece è riuscito ad anticipare quelle regole: la sua prosa è fluidissima, con giusto pochi arcaismi, e riesce a incollarti alla pagina come un qualsiasi grande autore moderno.

Ecco perché, a mio avviso, H.G. Wells è un autore moderno e valido ancor oggi: nonostante gli oltre cent'anni passati dalla pubblicazione dei suoi romanzi più famosi, la sua produzione è ancora un must per chi ama la fantascienza ma non solo. Penso anzi che tutti dovrebbero leggerlo: ancora dopo tanto tempo, la sua letteratura risulta fresca e appassionante. E non è da tutti!

2 commenti:

  1. D'accordissimo, ma estenderei il tuo ragionamento su quasi tutti gli autori di quel periodo ( ho appena letto Ventimila Leghe Sotto I Mari e non avrei mai voluto finirlo per quanto è bello ), tutti precursori e autori di storie meravigliose.
    Penso quindi non solo a Wells, Poe, Lovecraft o Verne, ma anche ad Hodgson che semplicemente adoro.

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    1. Non so gli altri, visto che non li ho letti, ma io invece ho trovato la prosa di Lovecraft pesantissima, quando ho provato a leggere i suoi racconti, e quindi non così moderno. Certo, c'è da dire che è stato tanti anni fa: magari se lo rileggessi oggi, che sono un lettore più maturo, sarebbe più facile: su di lui quindi mi concedo il beneficio del dubbio :) .

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