martedì 28 febbraio 2017

Le incomprensioni del web

Rivoluzione digitale: così è stato definito quel processo storico che ha avuto origine dalle nuove tecnologie come computer, smartphone e il web. In effetti è un termine appropriato: rispetto al passato, è avvenuta una vera e propria rottura. Nella storia, mai prima di oggi gli uomini hanno avuto una possibilità così ampia di comunicare.

Chi in passato avrebbe potuto mai pensare che un giorno si sarebbe potuto contattare chiunque, anche dall'altra parte del globo, in maniera quasi istantanea e con la semplice pressione di un pulsante? E chi avrebbe previsto che quasi ogni informazione sarebbe stata libera e alla portata di mano in casa, senza dover cercare a lungo e senza nemmeno più il peso di andare in una biblioteca? Pensateci: viviamo in un'epoca unica della storia, un momento che forse un uomo del passato potrebbe sembrare un'utopia. Eppure, a noi non sembra affatto tale.

venerdì 24 febbraio 2017

Sognare con la scienza

Lo avrete sentito anche voi: mercoledì scorso, la NASA ha reso noto una scoperta eccezionale. Intorno alla stella denominata TRAPPIST-1, distante circa quaranta anni luce, un team di scienziati ha scoperto ben sette pianeti simili alla Terra. Proprio quest'ultimo è forse il fatto più rilevante: di solito vengono scoperti pianeti più grandi, o al massimo mondi rocciosi giganti. Probabilmente è il motivo per cui anche i telegiornali, di norma poco attenti a notizie simili, a questa hanno dato grande risalto.

In giro in questi giorni sono usciti un mucchio di approfondimenti sull'argomento (se vi interessa per esempio potete leggere questo). Di sicuro scriverne un altro sarebbe servito a poco: io invece voglio concentrarmi su una riflessione più astratta. Riflessione che può sembrare scontata, ma in realtà non lo, visti i soliti personaggi che inondano i social strepitando: "A che serve fare queste scoperte? Soldi buttati!".

martedì 21 febbraio 2017

Trasloco

Qua e là nella blogosfera, ogni tanto mi è capitato di leggere delle difficoltà che si possono incontrare quando si cambia casa. Nei racconti dei vari blogger che si trovano a traslocare, ho visto quanto è stressante e quanta energia si deve impiegare in questi casi. Era qualcosa che pur accettando senza scetticismo non riuscivo a capire del tutto. Almeno fino a questi ultimi giorni.

Se pensate che sia pesante cambiare casa, provate infatti a spostare un'azienda. In questo periodo praticamente non ho pensato ad altro. Il problema non è tanto prendere le cose dal punto A e portarle al punto B. Più che altro, il vero inferno è la montagna di carte, cartine e cartacce richieste dalla burocrazia italiana e il gran numero di preparativi da fare in generale per preparare il nuovo locale allo scopo.

venerdì 17 febbraio 2017

L'empatia del blogger letterario

Per chi vorrebbe essere - o è già - un blogger, oppure uno scrittore, l'empatia è fondamentale. Si tratta di un'idea che ho da parecchio tempo, ma non ci avevo mai scritto un articolo, almeno fino a qualche settimana fa, quando ho buttato giù una specie di flusso di coscienza proprio sull'argomento. Mi è venuto fuori un post un po' contorto ma il cui argomento, secondo me, poteva essere molto interessante.

Così, dopo le solite decine di revisioni, ho deciso di regalare l'articolo in questione a Chiara Solerio del blog Appunti a Margine - che del resto si occupa spesso del lato più emotivo della scrittura. E così l'articolo, intitolato "L'empatia del blogger letterario", ha visto la luce ieri, nel suo abituale aggiornamento del giovedì. Se vi va di dargli un'occhiata, siete ovviamente i benvenuti. Buona lettura!

martedì 14 febbraio 2017

"Anathem" di Neal Stephenson

Si dice a volte che la fantascienza sia un genere molto sterile. Che sia solo viaggi in astronave, battaglie con pistole laser, robot e giù di lì. Ovviamente, gli autori di queste uscite sono sempre persone che hanno una conoscenza del genere almeno scarsa. Se così non fosse, saprebbero che la situazione è molto diversa.

Da una parte, è vero che esistono romanzi (ma anche fumetti e film, la questione non si lega solo alla letteratura) leggeri, di puro intrattenimento. Tuttavia, ci sono altre sfumature: esistono per esempio tantissimi romanzi "medi", che legano intrattenimento a messaggi più profondi - del resto, molto spesso la fantascienza è ambientata nel futuro ma parla del giorno d'oggi. E poi, ci sono romanzi di una profondità estrema: è il caso di Anathem di Neal Stephenson.

venerdì 10 febbraio 2017

Una bella soddisfazione

Se seguite Hand of Doom da almeno qualche mese, vi ricordate sicuramente del concorso #noiumani, indetto dal social network Penne Matte. Nella seconda metà dell'anno scorso, ne ho parlato estesamente in un articolo dove ho esternato i miei dubbi sulla peculiarità del concorso. Eppure, nonostante le mie perplessità avevo deciso lo stesso di partecipare: ho così postato il mio racconto, come vi avevo detto in un post successivo.

Lo scorso trentuno dicembre il concorso è finito, e la giuria ha cominciato il suo lavoro. Poco più di un mese dopo, nella giornata di lunedì, sono stati pubblicati i risultati: è stato allora che ho scoperto che il mio racconto Viale della vittoria è arrivato settimo. Può sembrare un risultato non eccezionale, ma lo è se considerate che in gara c'erano centosessantadue racconti (sì, li ho contati!). Ed è ancora più importante sapendo che nell'antologia del concorso saranno pubblicati i primi dieci classificati.

martedì 7 febbraio 2017

Gli 8 difetti tipici delle mie prime stesure

Vi ricordate il post di venerdì scorso, quello scritto di getto e senza revisioni - realizzato così per partecipare all'iniziativa #imieiprimipensieri di Chiara Solerio? Come ho scritto, è stato un esperimento fatto per il gusto di farlo. Devo confessare che prima di scriverlo mi aspettavo che fosse qualcosa di divertente ma un po' fine a sé stesso.

Per questo, sono rimasto sorpreso quando quel post si è rivelato utile per sviluppare alcune riflessioni. Soprattutto, mi ha aiutato a pensare ai difetti più comuni che si possono trovare nelle prime stesure di un mio testo qualunque - che sia un articolo, una recensione, un racconto. Visto che mi sembra interessante, mi sono chiesto: perché non scrivere un articolo più sistematico sull'argomento? E così eccoci qui.

venerdì 3 febbraio 2017

#imieiprimipensieri

Con questo post, partecipo all'iniziativa "i miei primi pensieri" lanciata da Chiara Solerio del blog Appunti a Margine. Si tratta in poche parole di stabilire un certo lasso di tempo (io ho scelto dieci minuti) e almeno per quella durata scrivere di getto, senza poi tornare a rivedere quello che si è scritto. Ciò che leggete di seguito è il mio esperimento: farlo è stato strano ma piacevole, anche se ho trovato qualche difficoltà - e adesso mi sto mordendo le mani per non correggere altro che questo paragrafo. In ogni caso, buona lettura!

Quando ho letto l'idea di Chiara sul suo blog, ero un po' scettico. Io sono un fan della revisione a tutti i costi. Non pubblicherei mai un post, su questo blog o altrove, che non fosse rivisto, reso più scorrevole e più affilato da una robusta revisione.