Stanchezza

Nelle ultime settimane, sto vivendo un periodo un po' particolare. Forse te ne sarai accorto anche tu dal fatto che ogni tanto qualche post dalla mia solita programmazione è saltato, più spesso di quanto sia capitato negli ultimi anni: anche quello è un riflesso della mia situazione. Una situazione, beninteso, non allarmante né troppo negativa, anzi, ma in cui le forze a mia disposizione sono molte poche.

Nonostante i problemi di cui ho già parlato, non mi sento ansioso o depresso: sono morbi che in qualche momento tornano a dar fastidio, ma che in generale mi sono lasciato ormai alle spalle. Il problema vero è che mi sento stanco: stanco nel fisico, ma soprattutto nello spirito. E credo che le ragioni alla base di questo siano molteplici.

Per quanto riguarda la prima questione, ho già raccontato molte volte su questo blog dei problemi fisici di cui soffro. Problemi fisici che continuano a peggiorare, nonostante tutti gli sforzi che ho fatto per contrastarli: ciò influisce non solo sul mio corpo, ma anche sulla mia mente.

Non è solo per la frustrazione di non essere ancora riuscito a capire cos'ho, nonostante i tanti tentativi in merito. Soprattutto, c'è il fatto che corpo e mente sono un unicum: se uno soffre, anche l'altro non può stare a meraviglia.In effetti, ci sono stati giorni in cui ho avuto difficoltà a stare bene per quanto riguarda lucidità e capacità di ragionamento: colpa del  riacutizzarsi di qualcuno dei miei tanti malanni.

Ci sono poi gli innumerevoli altri problemi, che affliggono la mia vita: per quanto non mi buttino giù, a livello inconscio è fiaccante averne così tanti. Non aiutano poi i tanti fastidi che capita di subire ogni tanto, come quelli provenienti dai social che raccontavo la scorsa settimana. Ma la causa principale della mia stanchezza è un altra: credo sia dovuta principalmente ai miei ritmi di lavoro.

Sì, in questo caso non me la posso prendere con nessuno, visto che per la maggior parte è una mia auto-imposizione. Giusto per dire, mentre prima era un caso eccezionale, a oggi sono ormai quattro mesi di fila che scrivo molte più parole di narrativa che per i miei blog. E probabilmente anche a dicembre sarà così, per quanto è probabile che il ritmo calerà un po' - a Natale scriverò meno, è ovvio.

Non che io mi lamenti di questo: è anzi una grande soddisfazione, sapere che ho potuto mantenere la media delle mille parole al giorno per ben quattro mesi, che ho trovato in me la convinzione e l'autostima per farlo. Tuttavia, ci sono anche stati giorni in cui arrivarci è stato pesante, in cui non ce l'ho fatta, in cui la stanchezza mi ha impedito di raggiungere l'obiettivo. E negli ultimi tempi non dico che succeda più spesso, ma la mia forza di volontà è un po' calata.

Colpa anche del romanzo che sto scrivendo, il più lungo che abbia mai realizzato. Se gli altri erano sulle centoventimila parole, quello che mi porto dalla scorsa estate ne ha già oltre centoquarantacinquemila. E per fortuna, al termine ne mancano meno di diecimila! Per quanto sia stata una bella avventura, che mi è piaciuto portare avanti, mi ha anche sfiancato: è stato senza dubbio il più grande sforzo della mia vita di scrittore.

Insomma, quest'anno è forse la prima volta in assoluto che non vedo l'ora arrivi Natale. Almeno, in quei giorni potrò staccare da tutto e ricaricare pile ormai rimaste alle ultimissime scintille di energia. Fino ad allora però continuerò a scrivere e a lavorare per i blog: in fondo, come ho già detto tante volte, è ciò che mi realizza di più. Sarà stancante, ma è anche soddisfacente: ecco perché dopo le vacanze ricomincerò come prima. Sperando però di stare un po' meglio, di avere meno problemi e soprattutto più energia da dedicare alla mia passione più grande!

La domanda: ti è mai capitato un periodo così di stanca?