Nonostante questo, però, posso apprezzare film e telefilm tratti da libri che mi sono piaciuti, o addirittura che ho amato. E non serve che siano fedeli al cento percento rispetto romanzo: basta che siano realizzati a dovere, da una mano abile abbastanza per dar loro un senso e un certo livello. Sarà perché un film o una serie, al contrario di un libro, può portare a perdite economiche milionarie, ma trovo che spesso ciò succede. Spesso ma non sempre, purtroppo.
Per questo post, ho deciso di prendere solo i casi più eclatanti. Ci sarebbero tanti altri film e telefilm che potrebbero rientrare nella lista: come ho già detto, che il libro sia migliore del film, anche di molto, è un fatto di assoluta normalità, almeno per me. Tuttavia, ho deciso di fare una cernita: ecco quindi otto casi di opere cinematografiche del tutto deludenti se confrontati coi libri da cui sono tratti, come al solito, in ordine semi- casuale.
- Inferno: in realtà questo film è realizzato a dovere - dopotutto dietro alla macchina da presa c'è Ron Howard, uno che non ha bisogno di presentazioni. Per gran parte è anche fedele al libro di Dan Brown da cui è tratto: ad avermi deluso, e molto, non è stato tanto il film quanto il finale. Senza fare spoiler, posso dire che nel romanzo la conclusione non è solo la parte migliore, ma è originalissima, mi ha molto stupito durante la lettura. E cosa succede nella versione cinematografica? L'unica cosa che cambia in maniera radicale è proprio il finale: diventa la solita americanata già vista in ottocentomila film, con gli eroi che salvano il mondo dai cattivi e senza le sfumature intermedie tra i due estremi del romanzo. Inutile dire che, essendo andato persino al cinema a vederlo (per fortuna in una di quelle occasioni con formula "film a due euro") sono uscito dalla sala perplesso e irritato da questa scelta. Di sicuro mantenere l'idea geniale dell'autore americano sarebbe stato meglio!
- Memorie di una geisha: anche questo film non è niente male. Anzi, direi che tra i vari punti della lista è quello che ho apprezzato di più, oltre a essere abbastanza fedele al romanzo. Rispetto a cui però ci sono alcune mancanze: soprattutto, è quasi assente la voce narrante della protagonista e il fascino che riesce a dare a un mondo lontano nel tempo e nello spazio. Ed è una mancanza che si fa sentire: per quanto piacevole, al film manca del tutto la magia del libro di Arthur Golden, che rende la lettura magnetica ai massimi termini. Insomma, parliamo di un film che per quanto valido non può competere in alcun modo con un capolavoro meraviglioso di romanzo, uno dei più belli che io abbia letto negli ultimi anni.
- L'ultima legione: ho deciso di includere questo anche se non ho molti ricordi, visto che ho letto sia il libro che visto il film moltissimi anni fa. Ma mentre il ricordo del libro di Valerio Massimo Manfredi, per quanto nebuloso, è molto buono, quello del film è... no, in realtà non è. E vista la mia memoria, quando non ricordo proprio nulla di un film, è di solito perché quel film non mi ha detto proprio nulla. Ok, non sempre è così: ci sono film di cui non ho memoria che poi, a una seconda visione, non ho disprezzato. Ma L'ultima legione mi dà l'impressione di non essere uno di quei film - anche se non potrò dirlo con certezza finché non lo rivedrò!
- The Martian: con questa posizione usciamo dai film carini o almeno non spiacevoli ed entriamo tra quelli che mi hanno deluso in maniera catastrofica. Il libro omonimo di Andy Weir da cui è stato tratto è, senza alcuna paura di esagerare, uno dei miei libri di fantascienza preferiti di sempre. Ma non è solo per questo che il film, diretto peraltro da un grande regista come Ridley Scott, perde alla grande il confronto. Visivamente è ben fatto, e piuttosto fedele al libro nella trama, ma per quanto mi piaccia Matt Damon come attore, secondo me è poco adatto per rappresentare l'allegria e la personalità dirompente del protagonista Mark Watney. Non parliamo poi del finale: senza spoilerare in maniera esplicita, nel film c'è Watney che "fa Iron Man": un'opzione che viene esaminata anche nel libro, ma poi scartata perché giudicata troppo stupida! Oltre a questo, è anche illogica dal punto di vista fisico, il che è del tutto contrario allo spirito del libro di Weir, che si fonda proprio sulla rigorosità scientifica. Ed è anche questo ad aver reso questo film una mezza delusione per quanto mi riguarda.
- Dorian Gray: nel 2009, lo sono andato a vedere persino al cinema, freschissimo della lettura del capolavoro di Oscar Wilde, che mi era piaciuto molto. Non l'avessi mai fatto! Anche di questo film non ho molti ricordi, ma quel poco che ricordo è molto negativo: durante la visione, so di aver oscillato più volte tra la noia e la rabbia. E so anche che mi ha irritato non solo per i cambiamenti nella trama, ma anche per le numerose licenze senza senso che il regista Oliver Parks si è preso. Insomma, anche se ricordo poco so benissimo che come film non vale granché. Per fortuna, non sono l'unico a pensarlo.
- Dracula di Bram Stoker: di questa pellicola ho parlato anche in un'altra lista, un paio di mesi fa. E vale lo stesso discorso che ho fatto per Dorian Gray: l'ho visto subito dopo aver letto il romanzo di Stoker, credendo che il titolo significasse un'altissima fedeltà. Un'aspettativa che è stata inevitabilmente delusa: il film di Francis Ford Coppola c'entra solo fino a un certo punto col romanzo da cui è tratto, e più passa il tempo più se ne distacca. Certo, è fatto bene, alcune scene sono entrate nella storia del cinema e Gary Oldman brilla molto nella parte di Dracula (anche se a trovarlo, un film in cui Gary Oldman non brilla nel ruolo che interpreta!). Nonostante questo, i tanti cambiamenti rispetto, alcuni dei quali davvero fastidiosi, mi hanno fatto storcere il naso. Ed è per questo che, come dicevo di là, trovo questo film nulla più che una visione piacevole.
- Il nome della rosa: come forse è ovvio, non parlo del film di Jean-Jacques Arnaud del 1986, che nonostante qualche licenza ho apprezzato, grazie anche al magnifico Guglielmo da Baskerville interpretato da Sean Connery. Mi riferisco invece al più recente sceneggiato prodotto dalla Rai quest'anno: uno sceneggiato che forse non avrei nemmeno dovuto citato qui, dato che in verità non l'ho guardato. Non tutto, almeno, ma quel poco che ho potuto vedere mi ha irritato tanto che ho deciso di non continuare: tra storie d'amore e personaggi medioevali che ragionano come uomini moderni, è tutto ciò che il capolavoro di Umbero Eco non è. Forse poteva essere una discreta fiction medioevale, mediocre ma piacevole, non si fosse chiamata "Il nome della rosa": ma visto che ha quel nome, almeno potevano non violentare così l'opera originale!
- Game of Thrones: anche di questo ho già parlato, e non solo una sola volta. Lungo tutta la storia di Hand of Doom, sono stati molti i post in cui ho raccontato il mio disamore per questo telefilm, tra cui uno dedicato a questo argomento in maniera esclusiva - qualcosa che di rado ho fatto per altri su questo blog. Di conseguenza, è inutile farla lunga: mi limiterò a dire che le Cronache del ghiaccio e del fuoco di George R.R. Martin sono tra i miei libri fantasy preferiti, mentre Game of Thrones - o Il Trono di Spade, come lo chiamano qui da noi - è una delle serie peggiori che abbia visto. Ed è per questo che ho deciso di metterla all'ultima posizione: nonostante la lunga serie di delusioni elencata fin'ora, è questa la posizione col peggior rapporto qualità libri/qualità telefilm. E per distacco!
La domanda: anche tu hai visto film o serie tv che ti hanno deluso dopo aver apprezzato il film da cui sono tratte?
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