giovedì 31 ottobre 2019

Un lungo periodo prolifico

Se segui questo blog già da un po', sai che non sono il tipo da vantarmi di questo o quell'altro di continuo: anzi, lo faccio solo in casi rari, quando c'è effettivamente qualche risultato da sottolineare. Ma quando ci vuole ci vuole: ritengo che quanto ho costruito in questi ultimi due mesi sia proprio uno di quei casi.

Forse ricorderai quando, a inizio settembre, raccontavo che pur non dispiacendomi troppo, visto che avrei avuto altre soddisfazioni, l'agosto di scrittura a ritmi elevatissimi che ho passato non si sarebbe ripetuto in questi mesi. E invece, sorprendendo in primis me stesso, è accaduto proprio il contrario: a settembre sono riuscito a scrivere poco meno del mese precedente. E anche questo sta finendo o meno nella stessa maniera. Vuoi sapere come ho fatto?

Questo sono stato io per buona parte degli ultimi mesi.
Deprimente? E perché, io sto bene così!
Non ci sono grandi segreti da rivelare, in realtà: non ho fatto altro che dedicare ogni mio ritaglio di tempo a scrivere. E così, nonostante il tempo contato tra blog e altri progetti, la settimana che sono dovuto andare a trovare Monica in ospedale tutti i giorni e soprattutto uno stato di salute più che precario, ce l'ho fatta lo stesso.

Ovvio, tutto ciò non sarebbe stato possibile senza il mio amore per la scrittura, ma soprattutto senza determinazione: quella che mi spinge a scrivere con costanza e a puntare almeno a mille parole al giorno. E non è nemmeno difficile raggiungerle, ormai: sì, a volte c'è poco tempo per farlo, ma di norma ci arrivo senza faticare troppo. Frutto della pratica giornaliera, immagino

Il bello però è che credo di poter fare di più. Dopotutto, trentamila parole al mese possono essere tante per molti, ma non per me. Per me, che punto a diventare un professionista della scrittura: un fatto che è impossibile, come ho scritto in un altro post, se non la affronti prima tu stesso con professionalità. Da questo punto di vista, se immagino un centesimo per ogni parola, al momento guadagnerei poco più di trecento euro al mese. Ossia, ancora troppo poco.

Certo, aumentare ancora sarà difficile, visti i tanti altri impegni che ho già citato. Ma almeno mantenere il ritmo in attesa che qualcuno di essi venga finalmente meno - spero che prima o poi accada - sembra molto più fattibile. Certo, non si può mai dire: magari già domani avrò un incidente che mi impedirà di scrivere per giorni e giorni. Ma sono ottimista sul fatto che, se fin'ora ce l'ho fatta, io possa continuare così anche nei prossimi mesi!

La domanda: e a te sono mai capitati periodi così intensi e fecondi per quanto riguarda la tua scrittura?

2 commenti:

  1. Ma io non ci bado: non conto quanto.
    Sicuramente mi rendo conto di produrre più o meno come periodo, ma non è da me stare a contare e quantificare :)

    Moz-

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    1. Per me invece, come ho già detto altrove, è fondamentale misurare in maniera quantificabile, "scientifica" se vuoi, i miei risultati ^_^ .

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Il tuo commento è molto prezioso per me. Anche se mi vuoi insultare perché non ti piace quello che scrivo, fallo pure: a prendere in giro i maleducati mi diverto tantissimo! Ma a essere sincero preferisco chi si comporta bene: se lo farai anche tu, mi farai ancora più contento!