domenica 31 dicembre 2017

2017

"La mia speranza per il 2017 è che possa essere migliore almeno un po', cosa in fondo non improbabile - o almeno auspicabile: se sarà peggiore, potrei non essere nemmeno più qui tra un anno". Così scrivevo - in tono più o meno scherzoso - nel bilancio di fine anno 2016. Essendo passati esattamente 365 giorni da quel momento, è venuto di nuovo il tempo di riepilogare l'anno appena passato. Posso stupire il me stesso di un anno fa rispondendo: sì, sono ancora qui. E questo nonostante sia stato un anno pessimo, mille volte di più rispetto al precedente.

Cosa è successo di così negativo quest'anno? Io direi quasi tutto, in primis per quanto riguarda il versante lavorativo, che quest'anno non ha girato per nulla. Da questo punto di vista, è stato devastante, atroce: ho sofferto di sensi di colpa, di depressione, di senso di inadeguatezza per quasi tutto l'anno - e ovviamente non è stato bello.

giovedì 21 dicembre 2017

Auguri (ancora) anticipati

Anche quest'anno, come lo scorso, ho deciso di mandare Hand of Doom in vacanza prima del tempo. I perché sono molteplici, ma soprattutto conta la mancanza di tempo e l'essere impegnato in altre attività - tra cui i mercatini: visto che domenica prossima non avrei potuto postare, lo faccio ora. E in fondo va benissimo così: molti sono già in vacanza con la mente, un post più ragionato sarebbe stato quasi sprecato.

E così, invece di parlare del nuovo Star Wars (in una maniera che peraltro sono sicuro non ti sarebbe piaciuta) ho preferito chiudere qui. Da oggi quindi Hand of Doom entra in modalità natalizia: niente più post martedì e giovedì, solo il classico bilancio l'ultimo dell'anno e poi, nel 2018, il solito breve post del compleanno del blog, che segnerà poi il ritorno all'attività. Detto questo, o caro lettore, ti lascio con l'auspicio che il tuo Natale possa essere migliore del mio - anche perché se lo passi peggio probabilmente non sopravviverai fino al nuovo anno. Ma a parte l'ironia, ti auguro buone feste!

martedì 19 dicembre 2017

Mercatini di Natale e miserie umane

Come ho raccontato qualche settimana fa, in questo periodo sono molto occupato col lavoro, specie nei weekend. Vuoi sapere perché? Succede che nei fine settimana di questo mese vendo i prodotti di pasticceria della mia azienda in una bancarella situata in un mercatino di Natale (tra l'altro, come lo scorso post del martedì era nato allo stadio di San Siro, sto scrivendo questo proprio dalla bancarella).

Come definire questa esperienza? Senza pensare troppo per cercarne un'altra, direi che "deprimente" è la parola giusta - o forse "orribile" è anche più calzante. Ma il corso di autostima che sto seguendo mi ha insegnato, tra le varie cose, che anche le esperienze negative possono essere utili: da esse si può solo imparare. E così, ho preso questa brutta situazione con un atteggiamento giocoso, aperto, e così facendo ne ho anche tratto un'importante presa di coscienza.

giovedì 14 dicembre 2017

"Magic": quando i cliché non sono negativi

Se sei uno scrittore o anche solo un lettore forte, la parola "cliché" per te avrà quasi di sicuro un'accezione negativa. Da un certo punto di vista, è anche comprensibile: col fatto che oggi pubblicano cani e porci, sono aumentate a dismisura le storie banali, scontate, piene di stereotipi triti e ritriti. Mentre quelle almeno un pelo originali sono molto meno diffuse.

Come scrivo spesso nelle mie recensioni sul blog metal, però, l'originalità da sola non basta se non è supportata da idee valide. Così, esistono per esempio libri peculiari ma che alla fine lasciano poco (mi è capitato di leggerne). E, dall'altra parte, esistono libri ben fatti nonostante i cliché, che vengono riletti in modo da rendere la lettura un'esperienza piacevole: è il caso di Magic (o meglio A Darker Shade of Magic, titolo originale che trovo molto più accattivante della banale versione italiana) della scrittrice americana Victoria E. Schwab

martedì 12 dicembre 2017

Il calcio e i pregiudizi

Mentre scrivo queste parole, non sono davanti al computer in camera mia - il luogo in cui nascono la stragrande maggioranza dei miei post. Sto invece annotando questo testo (penna su carta: non ho uno smartphone, e anche se lo avessi trovo molto scomodo scriverci) da un sedile dello stadio di San Siro. E tra poco comincia Milan-Bologna.

Perché mi trovo qui? Da quando mi ricordo, sono sempre stato un tifoso - ahimè - del Milan. E avendo vinto il biglietto per questa partita, non potevo farmi sfuggire l'occasione di vedere una partita nella Scala del calcio, per la prima volta nella mia vita (purtroppo fin'ora non era mai capitato, soprattutto per la distanza tra Milano e casa mia e per i miei soliti problemi economici). L'avresti mai detto?

giovedì 7 dicembre 2017

Quando manca il tempo

Di solito, a me il tempo libero non manca. Al netto di lavoro e varie attività - come per esempio le recensioni sull'altro sito - ho quasi sempre la possibilità star dietro alle mie numerose passioni. Capita anche - più spesso di quanto mi piacerebbe - che sprechi questo tempo con cose futili, ma di solito riesco comunque a trovare una parte da impiegare in maniera utile e costruttiva.

In questo mese di dicembre, però, non andrà così. Purtroppo, impegni lavorativi importanti - e anche un po' improvvisi e inaspettati - hanno fatto sì che il mio tempo libero sia quasi sparito. E ovviamente, le attività collaterali ne risentono -  è questa la motivazione per cui, tra l'altro, il post di martedì è saltato.