martedì 12 gennaio 2016

Il risveglio dell'intolleranza

E' passato ormai quasi un mese dall'uscita de Il risveglio della forza, settimo episodio della saga di Star Wars. E come tutti sapete è stato un evento epocale, visto l'hype che ha avuto prima di uscire e il successo che ha avuto poi (è già tra i film coi maggiori incassi di tutti i tempi, mica un'impresa da tutti). Nella blogosfera, ciò si è tradotto in una grandissima attenzione: quasi ogni blogger si è affrettato  a recensire il nuovo lavoro di J.J. Abrams, o almeno ad esprimere un'opinione su di esso. E' anche per questo che questo articolo non parla del film: già nelle scorse settimane è già stato detto di tutto, il mio giudizio di sicuro non aggiungerebbe molto, dopo gli infiniti post sull'argomento, scritti magari da persone molto più competenti di me (e dopo il tanto tempo passato ormai dall'uscita, c'è da dire).

Visto che sono una persona curiosa, dopo essere andato al cinema ho letto parecchi di quegli articoli. Ho trovato così una miriade di opinioni diverse, che andavano da chi stroncava la pellicola senza pietà a chi la esaltava, con in mezzo tantissime sfumature. Sono però stato molto colpito da un fatto che accomunava molti articoli, positivi o negativi che fossero, ossia che entrambi presentassero commenti molto aggressivi, vera e propria "violenza verbale". Si va dai classici "non capisci un c***o se la pensi così", magari messa anche in una maniera più feroce, alle accuse di essere "venduti", non si sa bene a chi, e tantissimi altri insulti, di cui a volte è persino lodevole la fantasia (ma ovviamente non l'intenzione). Personalmente, questo è desolante: possibile che nemmeno su qualcosa di innocuo come un film si possa discutere tranquillamente, che online ogni motivo sia buono per accapigliarsi?

Le violenze verbali on-line? Una vera palla!
Personalmente, ho trovato il film molto piacevole e ben fatto, nonostante abbia anche alcuni difetti. Tuttavia, pur avendo letto recensioni molto negative, non ho mai neanche immaginato di andare a insultare l'autore, nemmeno in quei casi (pochi, per fortuna) in cui il tono dell'articolo era arrogante e spocchioso (in fondo a che sarebbe servito, se non a litigare?). Anzi, vi dirò di più: tra l'autore di una recensione ben argomentata ma molto lontana dalle mie opinione, e un commentatore che lì sotto esprime la mia stessa idea, ma lo fa insultando e denigrando, preferisco di gran lunga il primo. Insomma, perché dovrei arrabbiarmi se uno sconosciuto non ha la mia stessa visione di una qualsiasi opera? Ma anche nel caso sia qualcuno che conosco bene, perché avere una reazione aggressiva, invece di tollerare la sua opinione, che è in tutto e per tutto rispettabile quanto la mia? Proprio non riesco a capire perché ancora oggi, all'inizio di questo 2016, l'intolleranza verso il prossimo sia così spaventosamente diffusa.

Vorrei poter essere ottimista, ma ai miei occhi sembra proprio che il web peggiori ogni giorno: vedo sempre più rabbia e meschinità, e la tendenza non dà alcun segno di volersi invertire. Forse è vero che era meglio ai tempi del primo Guerre Stellari, ma non perché la prima trilogia fosse la migliore, come molti sostengono: semplicemente, perché a quell'epoca (forse) si poteva esprimere la propria opinione in maniera più libera, e senza il rischio di venire attaccati da una massa inferocita per "essersi permessi" di farlo. Ci vorrebbe più consapevolezza, più maturità e più rispetto nell'usare questo mezzo dalle potenzialità fantastiche che è internet: ma probabilmente questa è un'utopia, e noi naviganti e blogger dovremo sempre, finché staremo qui, accettare che la rete abbia questo lato (così tristemente) oscuro.

La domanda: al di là del tuo giudizio sull'ultimo episodio di Star Wars, cosa ne pensi degli insulti sotto agli articoli che parlano del film? 

4 commenti:

  1. Ho un Urania, in casa da qualche parte. Dentro, tra i racconti, c'è un pezzo interessante: l'autrice, di professione critica specializzata in fantascienza, demolisce un film. Lo fa con dovizia di particolari, argomentando. Dimostra che il cinema è indietro, rispetto ai libri, di trent'anni. La data sull'Urania è il 1977 (o forse '78): Berners-Lee giocava con i lego e Arpanet serviva ai militari americani in caso di attacco nucleare russo. Il film stroncato era "Guerre stellari", nonostante stesse sbancando il botteghino.

    Forse si stava meglio quando si stava peggio :)

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    1. Beh, non possiamo sapere se anche lei ricevesse lettere (si usava così all'epoca, vero?) con scritto "nn kapisci 1 c***o", ma ne dubito :D . Di sicuro le succederebbe se lo facesse oggi, il che secondo me è brutto, nonostante la mia idea su Star Wars sia tutt'altra :) .

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  2. Quello che dici mi conferma che faccio bene a passare poco tempo sui social. Questo tipo di battibecchi, pur non avendo né spessore né importanza, crea solo negatività. Ci sono modi molto migliori di impiegare il tempo! :) Star Wars, by the way, mi è sembrato carino ma piuttosto insapore; non c'è un singolo personaggio che mi sia rimasto impresso, e non mi sono mai commossa (per me è quasi inconcepibile!). C'è da dire che non sono mai stata una vera appassionata della saga, tanto che avevo visto solo i primi due film. L'ambientazione fantascientifica mi tiene lontana quasi sempre. Capitan Harlock, però, mi è piaciuto molto (quello cinematografico).

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    1. In realtà molti litigi sono comparsi anche nei commenti di blog e siti. In fondo internet non ha limiti ne barriere, quindi chiunque può arrivare dovunque :D ! Comunque capisco bene la posizione di chi non ama Star Wars, e riesco (o almeno ci provo :D ) a capire anche chi non ama la fantascienza, nonostante io sia principalmente un lettore e uno scrittore di questo genere. Di sicuro non mi metto a insultare gli altri se non condividono questi gusti con me, ma purtroppo questo è un ragionamento che, mi sono accorto, non è proprio per tutte le teste :) .

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Il tuo commento è molto prezioso per me. Anche se mi vuoi insultare perché non ti piace quello che scrivo, fallo pure: a prendere in giro i maleducati mi diverto tantissimo! Ma a essere sincero preferisco chi si comporta bene: se lo farai anche tu, mi farai ancora più contento!