... e un nuovo romanzo

Come ho raccontato nell'ultimo post, la scorsa settimana mi sono trasferito in Toscana. Un avvenimento positivo, che porta con sé sogni e speranze, ma anche fatica. La fatica, in particolare, di dover traslocare: portare tutta la roba che ti serve da un posto a un altro non è stato semplice, né breve.Se il trasferimento "principale" è stato due lunedì fa, in questo fine settimana sono dovuto tornare nelle Marche a prendere altra roba.

Ovviamente, non è stato solo duro per il mio fisico debilitato - contando anche che il mio nuovo appartamento è al terzo piano senza ascensore, di sicuro non è stata una passeggiata. Soprattutto, il trasloco questo mi ha portato via un sacco di tempo che normalmente avrei dedicato a questo e agli altri blog. Eppure, nonostante questo sono riuscito lo stesso a trovare il tempo per scrivere. E per terminare il romanzo che stavo portando avanti ormai da mesi.

Non c'entra nulla col romanzo, ma quest'immagine mi è
piaciuta mentre cercavo, quindi l'ho messa lo stesso!

Sì, forse è vero: senza trasloco lo avrei terminato una settimana fa, o forse anche prima. Ma non importa: ora ho finito, e ne sono soddisfatto, ben più che per quanto riguarda quello precedente. E del resto il confronto tra i due è quasi obbligato: questo romanzo, il terzo che ho terminato, non è autoconclusivo come il primissimo che ho scritto nel 2018: insieme al secondo forma una grande saga, per cui ho già previsto ben altri quattro libri.

Ansioso di leggere questa serie? Non credo, ma se per caso è così, mi spiace ma non sarà possibile, almeno nel breve periodo. Infatti, ho intenzione di arrivare alla fine del sesto libro prima di anche solo pensare a revisionare tutto. E questo perché voglio fare un lavoro certosino: molte saghe letterarie andando avanti spesso si perdono dietro alle incoerenze, con dettagli che l'autore all'inizio non aveva in mente. Non voglio che sia anche il mio caso, quindi ho deciso di rivederli tutti insieme per evitare il problema.

In ogni caso, non penso che pubblicherò qualcosa nei prossimi mesi, nemmeno il primo romanzo - che come detto è autoconclusivo, e non ha bisogno di altrettanta cura. Questo perché, come ho già detto tempo fa, non ho nessuna fretta di farlo, col rischio di bruciare il frutto di lavoro e fatica: pubblicherò quando sarò pronto e avrò i giusti mezzi per farlo. Fino ad allora, dovrai accontentarti dei miei racconti!