giovedì 2 maggio 2019

La validità di un giudizio

Venerdì scorso, ho speso il pomeriggio per vedere il fenomeno del momento, Avengers Endgame. Non potevo esimermi: non sono un fan dei fumetti Marvel, ma lo sono diventato dei film negli ultimi anni, e quindi non potevo mancare a questo nuovo capitolo della saga. E così, sfidando anche l'influenza, da cui stavo appena cominciando a usicre, sono andato al cinema.

No, non voglio analizzare il film: di recensioni che già lo fanno meglio di come potrei farlo io ce ne sono milioni, su tutte le piattaforme di blogging e su Youtube. Posso dire però questo: pur avendo apprezzato parecchio questo nuovo capitolo degli Avengers, non l'ho trovato così bello come molti dicono, né al livello dei migliori dell'universo Marvel (come invece per me è Infinity War). O meglio: credo che sia così, ma non ne ho la sicurezza

A parte le opinioni personali, comunque, è oggettivo che sia
un film epocale.
Sembra un concetto strano, ma è proprio così: può anche essere che non sia Avengers Endgame il problema, bensì io. Che per godermi un film devo stare bene, così da potermi connettere a livello emotivo con lo schermo. Cosa che venerdì non è stata possibile, con l'emicrania e l'insonnia che avevo per colpa dell'influenza.

Mi sarei goduto di più l'esperienza, se fossi stato al massimo delle mie forze? , probabilmente: ma magari, il mio giudizio sarebbe potuto anche essere lo stesso. Sono giorni che ci rifletto su: e se il modo di assorbire un film, un libro o un altra opera dipendesse da fattori come il momento della vita in cui ti trovi, l'atteggiamento con cui ti poni (anche inconscio) nei suoi confronti, il tuo benessere psicofisico e tanto altro?

Probabilmente, è proprio così. Ci sono miriadi di motivi che possono spostare o addirittura cambiare un giudizio non dipendenti dalle sue proprietà intrinseche dall'opera giudicata. Ed è proprio questo, forse, a rendere impossibile realizzare una recensione che sia del tutto oggettiva: per quanto esperto, chi la fa può essere sempre condizionato, in un modo o nell'altro.

Lo sono anche io, senza dubbio, anche se solo ora me ne rendo conto a pieno. Preparare una recensione sui miei siti musicali richiede alcuni mesi e centinaia di ascolti: questo in teoria dovrebbe rendermi immune da ogni possibile condizionamento. Ma la recensione la scrivo pur sempre in un ascolto unico, e di sicuro diversi fattori condizionano, per esempio, come ho dormito la notte precedente. Questo condiziona non solo la qualità della recensione, ma con ogni probabilità anche quella del giudizio. 

Quel che è sicuro è che prima di valutare in maniera definitiva Avengers Endgame, lo guarderò un'altra volta; forse non nei prossimi giorni o settimane, ma in futuro di sicuro. E credo che sia qualcosa che tutti dovrebbero fare: magari fruire di una qualsiasi opera più di una volta, in diversi momenti della propria vita, potrebbe aiutare a vedere le cose in maniera diversa. Se non altro, forse si eviterebbero certi giudizi di pancia, che come ho spiegato spesso in passato non aiutano nessuno e possono addirittura essere dannosi.

La domanda: a te è piaciuto Avengers Endgame?

8 commenti:

  1. Non l'ho visto, e non penso lo vedrò se non per caso.
    Ma sono d'accordo sul fatto che un'opera vada vista più volte: certo, a patto che ne valga la pena.
    Endgame è qualcosa per cui val la pena spendere altre tre ore?
    Non so, io preferisco rivedermi Twin Peaks per la ventesima volta, per dire... XD

    Moz-

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    1. Secondo me vale la pena, visto che come ho detto, nonostante tutto non mi è dispiaciuto :) .

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    2. Boh, io credo che questi siano film "fastfood", ossia belli e emozionanti, ma dimenticabili dopo qualche giorno...

      Moz-

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    3. Questioni di gusti, immagino. A me se mi capita di vedere un film Marvel lo faccio con molto piacere ^_^ .

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    4. Ovvio, ci mancherebbe... se manca il piacere nel vedere questi film, sarebbe una tortura! XD

      Moz-

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  2. Ma ovviamente la visione di un film dipende dal nostro stato d'animo e pure dal momento della vita in cui lo vediamo.
    Guardare le cose più volte è come guardare un oggetto da più prospettive.

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