martedì 16 ottobre 2018

Il punto della situazione

Ok, lo ammetto: per questa settimana nel mio calendario editoriale avevo un altro post in programma. Ma la scorsa settimana mi ha così tanto prosciugato di energie che sono arrivato a sabato scorso (che per me è ora, mentre scrivo - sì, i miei post del martedì li scrivo sempre il venerdì o il sabato precedente) senza forze.

E così, invece di forzarmi a concludere il post più complesso, ho deciso per questa settimana di puntare su uno più leggero, come può esserlo una "Pagina Now". Ho ripreso l'idea da Maria Teresa Steri di Anima di Carta, che a sua volta l'ha ripresa come una sorta di meme: come spiega nel suo post, serve per fare un il punto della situazione e per aggiornare i propri lettori sul momento che stai vivendo. Forse non ne ho nemmeno bisogno: di follower ne ho pochi, e introspettivo come sono so benissimo in che momento mi trovo. Ma l'idea mi è piaciuta lo stesso: e così, eccomi qua.

Per realizzare questo post, ho seguito in parte le stesse categorie usate da Maria Teresa. Altre però le ho cambiate, per adattarsi meglio alla mia vita. Ho scelto di dividere questo, che in fondo è una sorta di "selfie concettuale" di me e della mia vita al momento, in sei scene - o sei fotografie, se preferisci: eccole di seguito.

Salute

Ho deciso di affrontare per prima l'unico dei sei argomenti a essere di tono davvero negativo. Non che manchino altri problemi nella mia vita, ma alcuni preferisco che rimangano privati; di altri invece ho già parlato su questo blog (quelli economici, per esempio). Rispetto a questi altri però riesco a vivere abbastanza bene, ad affrontarli nella maniera più positiva possibile; lo stesso non vale per la mia salute, che al momento è in assoluto il problema peggiore che ho.

Dopo sei lunghi anni di malattia, ancora nessun dottore è riuscito a dirmi che cos'ho: la colpa forse è anche mia, che per un lungo periodo sono stato lontano dai medici, stanco della mancanza di risposte e di spendere soldi (che non ho) per esami che poi si rivelano negativi e quindi inutili. L'unica cosa che so invece è che questa malattia mi dà dolori in qualsiasi momento, e in quasi tutti i movimenti che faccio. Vorrei usare una frase fatta e dire "l'unico cosa da fare fare se volessi non soffrire più è stare a letto tutto il giorno" ma non è vero: anche stare a letto mi fa stare male, e non c'è una posizione davvero indolore. Ma il peggio è che questo mi impedisce di compiere le azioni che vorrei, e in special modo studiare a dovere la batteria. Insomma, è un problema davvero grosso: spero solo di poterlo risolvere il prima possibile. O almeno che smetta di peggiorare, come sta facendo ormai da tanto, troppo tempo.

Scrittura

Se il fisico mi tradisce, la mia mente è sempre al top, specie per quanto riguarda la scrittura. Nell'ultimo periodo, ho scritto e rifinito alcuni racconti.  Li ho realizzati soprattutto per partecipare ad alcuni concorsi, ma non solo: un paio li ho scritti per il semplice gusto di farlo. E in generale, è una forma di letteratura che continua a piacermi molto.

Soprattutto però, al momento sto portando a termine il mio secondo romanzo, dopo il primo di cui ho raccontato qualche mese fa. In questo caso, ci sto mettendo un po' di più rispetto ai quattro mesi del precedente (sono già a oltre cinque per la verità), ma per due ottimi motivi. Il primo è che negli ultimi mesi  - e in special modo in estate - come ho detto sopra la mia salute è andata peggiorando, e ci sono stati giorni in cui non avevo proprio l'energia per mettermi al computer e scrivere. Il secondo è che questo nuovo romanzo è  più lungo del precedente (già il numero di parole è superiore a quello dell'altro, seppur non sia finito).

Comunque, al di là dei problemi, sono a buon punto: dei trentasei capitoli totali me ne mancano appena nove (e mezzo). Visto che in questo caso il libro è diviso in capitoli abbastanza lunghi, ancora un po' manca. Ma conto di riuscire ad accelerare in questi giorni e di poter riuscire a terminare il romanzo se non per la fine del mese, nei primi giorni del prossimo. E poi? Magari qualche giorno di pausa e di riposo, ma poi mi butto sul prossimo, che ho già ho ben delineato, tra idee e appunti: magari non lo finirò per la fine di dicembre, ma già aver scritto due romanzi in un anno mi sembra buono - seppur in futuro io punti a fare di meglio!

Pubblicazioni

Sì, ho già un romanzo pronto: ma ancora di pubblicarlo non se ne parla. Non è perché penso che non meriti, anzi: un giorno voglio vederlo sugli scaffali, questo è certo. Piuttosto, è che al momento non ho il tempo per rivederlo: posso solo sperare di avere meno impegni e più tempo per riuscire a farlo in futuro. E poi ho in mente di pubblicarlo in una maniera innovativa, che non è né self-publishing né editoria tradizionale: ho già dei piani, in questo senso (che no, ovviamente non ti rivelo). Per il momento non posso ancora realizzarli per mancanza dei giusti mezzi: ma conto che nel giro di poco tempo, la situazione migliori e io possa almeno cominciare a pensarci.

Comunque, se per ora in fatto di romanzi non si batte chiodo, per quanto riguarda i racconti va alla grande: si dà il caso che questo mese abbia vinto un altro concorso - di cui ti parlerò quando sarà pubblicata l'antologia. In più, sono fiducioso per un altro paio a cui ho partecipato, in cui conto di avere qualche chance. Certo, non è sicuro che io vinca: quel che è certo è che però al momento ho grande fiducia nelle mie capacità da scrittore. E non è poco, contando che fino a un anno fa la parola "autostima" non faceva nemmeno parte del mio vocabolario!

Blog

Quest'anno sta andando benissimo, forse l'anno migliore di Hand of Doom. Ancor meglio, poi, dalla ripresa dopo la pausa estiva: fin'ora, non ho saltato nemmeno un post, e sono stato sempre diligente. Del resto, mantenere questa scaletta serrata non mi pesa: ci impiego un po' di tempo, è vero, ma nemmeno tanto; e poi, è tempo ben speso. Il fatto è che, come ho detto in altri post in passato , gestire questo blog mi diverte e mi fa stare bene.

Ma non è solo la costanza: per quanto può valere il mio giudizio su me stesso - un giudizio che per ovvi motivi non può che essere parziale - in questo anno ho scritto alcuni dei post migliori che mi siano mai usciti. E sono ancora convinto del loro profondo valore, anche se alcuni di essi sono stati poco letti e commentati  dai lettori come te: in fondo, non ha importanza. Se è vero che da un lato scrivo in Hand of Doom per farmi leggere da te, è vero che dall'altro lo faccio in primis per me stesso. Dopotutto è un blog personale, non uno aziendale: visto che non vendo nulla e non ho nessuno a cui rendere conto, posso fare quello che voglio. Perché Hand of Doom è il mezzo principale con cui esprimere me stesso, ed è quello che faccio.

Letture

Anche su questo versante, posso essere più che soddisfatto. Secondo il mio account Goodreads, quest'anno ho già letto più libri che nell'intero 2017. E conto, ovviamente, di leggerne altri, in questi due mesi e mezzo che mancano alla fine dell'anno. Non so dire il perché di questo exploit: sarà forse perché la statistica è leggermente falsata dal fatto che questo anno per la prima volta ho contato anche tutti i libri che ho letto usciti solo in ebook (mentre in quelli scorsi mi servivo di quella merda di Anobii, in cui per qualche ragione assurda questo tipo di libri non sono ammessi).

Ma secondo me c'è anche dell'altro. Soprattutto, è il fatto che ho cominciato a leggere ogni giorno (anzi, per la precisione ogni sera prima di dormire), con molta più costanza di quanto abbia mai fatto. Questo non solo mi consente di leggere di più, ma anche di essere più veloce e abile come lettore: per dire, ora riesco ad apprezzare molti più stili e ad amare libri più maturi, che forse una volta sarebbero stati indigesti e avrei letto a fatica. Insomma, se c'è qualcosa che faccio a livello agonistico è proprio leggere libri!

Progetti di vita

Rispetto ai campi precedenti, qui le cose vanno un po' meno bene. Nonostante il mio impegno e le idee che ho avuto per modificare la situazione, ho realizzato solo una minima parte dei miei piani. A impedirmi di fare di più ci sono un sacco di problemi: derivano in buona parte dall'esperienza negativa con la gelateria (di cui ho già parlato, quindi non mi ripeto) ma non solo. E in generale, al momento la mia vita non è proprio il massimo.

Nonostante questo, però, affronto la situazione con la mentalità giusta. Non solo uso il pensiero positivo e cerco sempre di rimanere razionale: soprattutto, ci metto tenacia e grinta, e non mi lascio mai abbattere, né mi arrendo davanti ai problemi, per quanto possano sembrare grandi. Del resto, se facessi il contrario che figura ci farei? Dopo averti rotto le scatole per millemila post con "pensa positivo", "impara dai fallimenti" e "ogni problema si può risolvere", sembrerei soltanto un ipocrita. Ma in fondo di apparire coerente mi importa molto poco: più che altro faccio tutto questo per la mia serenità. Ecco perché continuerò così anche in futuro: è il metodo migliore per stare meglio. E poi qualche passo in avanti l'ha già procurato!

La domanda: e a te cosa bolle in pentola? Sentiti libero di creare un post come questo per descriverlo, invece di rispondere nei commenti!

14 commenti:

  1. Non è da escludere che lo faccia proprio a stretto giro, a testimonianza di un momento di "passaggio" per varie cose... :)
    Ma parliamo di te: vedo che sei sempre più propositivo, anche se certe volte scorgo una sorta di autotraining nelle tue parole... non so.
    Mi fa piacere soprattutto per il blogging, visto che è un argomento che amo: vedere che sei vivo e attivo, ma soprattutto che consideri questo periodo come migliore rispetto al resto, è un ottimo segno! :)

    In bocca al lupo per tutto! :)

    Moz-

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    1. Un po' di autotraining c'è, è vero. Anche scrivere post come questo, o come le tante "riflessioni" che posto ogni tanto qui sul blog possono aiutarmi a raggiungere consapevolezza e a risolvere problemi. Non vedo perché no: come ho detto, scrivo il blog sia per il pubblico che per me stesso :) .

      Il tuo piacere mi fa piacere, comunque. Anche a dispetto dell'orrendo gioco di parole :D .

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    2. Ahaha, allora ci avevo visto giusto^^
      Siamo molto diversi nell'affrontare le cose, io ad esempio alcune frasi non le avrei mai pensate... forse è questo che mi spinge a vedere dell'autotraining in alcuni passaggi XD

      Moz-

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    3. Che frasi? Te lo chiedo giusto così, perché sono curioso :D .

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    4. Ad esempio "E sono ancora convinto del loro profondo valore, anche se alcuni di essi sono stati poco letti e commentati dai lettori come te", quel come te, rimarcato, mi lascia quasi intendere che la colpa sia del lettore... Io non lo direi mai, la colpa di un post che va "male" è solo nostra, gli altri non c'entrano.
      Ad esempio, la colpa delle poche interazioni sul mio ultimo post è mia, perché so bene che quell'argomento interessa solo una nicchia. Ma lo so bene e mi assumo la responsabilità :)
      Oh, probabilmente sono io ad aver letto male fra le righe, quella tua frase XD

      Moz-

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    5. Adesso che me lo fai notare, è una frase fraintendibile. Ma di sicuro non era mia intenzione dare la colpa a nessuno , tantomeno al lettore: come ho già scritto in altri post, so bene che a dare la colpa agli altri spesso si sbaglia.

      Ma non darei nemmeno la colpa a me, se un post va male: direi piuttosto che è andata così e basta, nessuno ne ha una vera responsabilità. Né io, che ho fatto del mio meglio, né il lettore, che ha il diritto di non apprezzare un qualsiasi post :) .

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    6. Io penso sempre che gli altri non c'entrino, a prescindere.
      Magari è una serie di coincidenze, certo, ma il merito di successo o fallimento dipende soprattutto da noi: momenti sbagliati nel postare (magari giorni non consoni, o durante le vacanze...), poca pubblicità e via dicendo... Insomma, forse la responsabilità pende sempre dalla nostra parte.
      Ripeto: sia ieri che oggi ho messo dei post che so già che non avranno successo, ma me ne assumo la responsabilità perché fanno parte, comunque, di un quadro più ampio di narrazione :)

      Moz-

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    7. E' quello che dico anche io, che gli altri non c'entrano. Dico soltanto che scrivere un post che non piace non è una colpa, e io non lo vedo nemmeno come un fallimento. Se il post è venuto come volevo, mi è piaciuto scriverlo e ne sono soddisfatto, è già un successo, a prescindere da come verrà recepito. Tutto qui :) .

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    8. Sai che anche io ho avuto la stessa impressione di Miki quando ho letto le parole "..commentate da lettori come te"!

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  2. Ahi, il blog si è mangiato il mio commento :( Ci riprovo.
    E' bello che tu abbia tanta carne al fuoco, ma soprattutto mi sembra importante lo spirito con cui stai affrontando tutto questo. A volte anche nel campo della salute fa la differenza come si vivono le situazioni, ma purtroppo non è sempre così (e lo dico per esperienza personale, ahimè). Comunque sia, è sempre fondamentale il modo in cui si spendono le energie a disposizione, siano esse poche o tante.
    Ti ringrazio per avermi citata e per aver ripreso l'idea della pagina now :)

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    1. A me i blog più vari si mangiano spesso commenti: per questo prima di postarne uno lo copio, così posso incollarlo poi nel blog se succede :P .

      Sono d'accordo con il resto, comunque: la mentalità è sempre importante, ed è per questo che cerco di avere sempre quella giusta. Per quanto riguarda invece il ringraziamento, non c'è di che: ho preso da te, quindi è normale :D .

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  3. Mi dispiace per il problema di salute, molto molto fastidioso.
    Ma è qualcosa tipo la mialgia?

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    1. Non ne ho idea. Come ha detto nel post, nessun medico è riuscito a darmi una risposta: ho solo collezionato esami negativi e tentativi di cura che non hanno funzionato. Non so dire che cos'è, quindi :( .

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Il tuo commento è molto prezioso per me. Anche se mi vuoi insultare perché non ti piace quello che scrivo, fallo pure: a prendere in giro i maleducati mi diverto tantissimo! Ma a essere sincero preferisco chi si comporta bene: se lo farai anche tu, mi farai ancora più contento!