martedì 9 ottobre 2018

10 miti negativi che mi piacciono

Due settimane fa, pubblicavo qui su Hand of Doom 10 miti che non mi piacciono: una raccolta di opere e personaggi considerati dei grandi nei propri campi, ma che non ho mai amato (idea ripresa da un post apparso sul Moz O'Clock di MikiMoz). Mi sono divertito molto a scrivere quel post, tanto che subito dopo averlo fatto mi sono chiesto: perché non realizzarne un altro analogo?

Non volevo però fare un'integrazione: se è vero che ci sono altri miti che non mi piacciono, sarebbe inappropriato farci un post a due settimane di distanza dall'altro (e del resto se avessi voluto li avrei inclusi nell'altro articolo). Piuttosto, la mia idea è stata di ribaltare il concetto: e invece parlare di quelle opere che nessuno apprezza e io sì? E così, è nata questa nuova lista.

Ecco un altro mito negativo che mi piace: l'inverno!
Non è stato facile arrivare a dieci, in questo caso. Non solo perché molte delle cose che sono considerate negative dagli altri e positive da me spesso non sono molto famose. Soprattutto, ho deciso di escludere tutti quei miti considerati negativi dalla maggioranza, ma non tra il loro pubblico specifico.

Ecco perché non ci ho messo la fantascienza, oppure i manga: se al pubblico "mainstream" fanno storcere il naso, ci sono comunque tantissimi appassionati che li apprezzano. Qui invece ho voluto raccogliere casi di opere, personaggi o materie che tutti (tranne me) odiano, compresi i fan del genere a cui appartengono (a parte giusto un paio di eccezioni). Ed ecco perché sono abbastanza convinto che poco o niente della mia lista ti piacerà!
  • La trilogia prequel di Star Wars: io devo ancora trovare un detrattore di questa saga che mi sappia spiegare in maniera razionale cos'ha che non va. Sì, ne esistono a milioni: ma l'unica spiegazione che ho ottenuto da loro è che questa trilogia "fa schifo", altro non mi hanno saputo dire. E questo mi lascia perplesso, visto che a me piacciono tutti e tre i film che ne fanno parte, in special modo La minaccia fantasma e La vendetta dei Sith (ok, anche io non vado matto per L'attacco dei cloni, ma ho visto molto di peggio in vita mia). Sì, non sono film perfetti, e in tutti e tre si possono trovare alcune stupidaggini: peccato che dovendo giudicare male un film solo per questo, dovresti stroncare anche la vecchia trilogia, visto che anch'essa non ne è immune (a parte L'impero colpisce ancora che è PERFETTO!). E poi a parte tutto  non sono niente male: presi come film di fantascienza/fantasy/azione intrattengono molto bene, e io li riguardo con piacere se capita. Altro che la ciofeca immonda che pensano alcuni!
  • Solo - A Star Wars Story: rimaniamo dalle parti di Star Wars per quello che è l'ultimo uscito della saga. Leggendo le recensioni online, sembra che a nessuno sia piaciuto questo film: io proprio non mi capacito del perché! Secondo me, al contrario, è un ottimo film di fantascienza, con una bella trama e molte meno forzature di un episodio medio dello Star Wars principale - e tonnellate meno del tanto osannato Rogue One, che a me non è piaciuto granché. Sì, non ci sono jedi né forza: e allora? Anche in Una nuova speranza c'era un solo breve combattimento di spade laser, e non era nemmeno granché. Ma ormai nella mia vita mi sono arreso all'evidenza che non comprenderò mai come ragionano i fan medi di Star Wars, e perché sembrano apprezzare film brutti e snobbare film belli. Boh, valli a capire.
  • Le follie dell'imperatore: da quasi tutti, viene considerato uno dei classici Disney meno belli, forse il meno bello in assoluto. Vorrei proprio capire perché, visto che io lo trovo geniale: forse è addirittura il mio preferito! Con tante gag che mi fanno sputare i polmoni dal ridere ogni volta che lo vedo ma anche qualche risvolto profondo, secondo me è un film riuscito a meraviglia. Perché non piace a nessuno, quindi? Posso solo pensare che, come forse anche nel caso di Star Wars, un film così politicamente scorretto e senza le solite canzoni, non è ciò che uno si aspetta da un classico Disney. Anche così, però, non capisco: a me essere sorpreso piace, se è una sorpresa positiva. Perché agli altri no?
  • I film romantici: forse in generale non sono considerabili miti negativi, visto che hanno un gran seguito. Di solito però chi è di sesso maschile non li sopporta, e in generale a questa categoria si pensa come un prodotto esclusivamente femminile. Ma io non sono così: forse non sono un grande fan del genere, e di solito preferisco vedere altro, di norma riesco ad apprezzare un bel film romantico, se non è dozzinale o troppo melenso. In fondo, non è come leggere un libro rosa - che come ho detto altrove, di norma finisce per annoiarmi: se non è per una settimana di letture ma solo per un paio d'ore una sera, anche un film centrato sull'amore non mi dà problemi, anzi mi intrattiene a dovere. E ovviamente, Monica è molto contenta di questo!
  • Giovanni Verga: non mentire, anche tu lo odiavi quando te lo spiegavano alle superiori. Non c'è da vergognarsi ad ammetterlo: anche per me era lo stesso, e in generale credo sia un sentire abbastanza comune. Col tempo però ho rivalutato lo scrittore siciliano: per esempio, mi piace il suo pessimismo, che tra l'altro è in linea con quello delle opere che scrivo io (sì, anche ora che sono più positivo). Ok, il suo stile è un po' verboso: dopotutto parliamo pur sempre di un autore dell'ottocento/primo novecento. Ma a parte questo, quel poco che ho letto di lui negli ultimi anni mi è piaciuto: conto infatti di ampliare presto la mia conoscenza della sua opera!
  • Dan Brown: può sembrare strana la sua presenza qui, visto che è uno scrittore da milioni di copie in tutto il mondo. Ma è anche vero che il suo pubblico è molto mainstream: all'interno dell'universo della cosiddetta "letteratura seria", viene considerato incapace e la sua scrittura di basso livello. Ma è davvero così? Secondo me, tutto il contrario! Avendo letto in pratica tutti i suoi libri, posso testimoniare che l'autore americano è davvero abile: non solo il suo stile è molto fluido e ti attacca alla pagina, ma la sua bravura maggiore è di saper creare il giusto senso di mistero e la giusta tensione - e non è qualcosa da poco. Ma anche a livello di trama parliamo di un cavallo di razza: nei suoi libri, poco è scontato, e i colpi di scena spesso sono davvero inaspettati. Poi sarà pure "commerciale", chi dice nulla, ma non credo che voglia dire in automatico spazzatura. In molti casi sarà anche vero, ma non bisogna fare di tutta l'erba un fascio: c'è chi scrive per vendere ma al tempo stesso riesce a fare bene!
  • Hunger Games: viene considerato il prototipo dello young adult fantascientifico e scadente, ma anche qui generalizzare è sbagliato. Se nel genere ci sono davvero delle ciofeche (per esempio The Maze Runner: il primo è carino, ma poi crolla a picco), questa trilogia di Suzanne Collins a me è sembrata piacevole e valida. A volte è un po' semplicistica, è vero, e di sicuro non è un'opera da premio Nobel della letteratura: ma gli scopi per cui è stata scritta, ossia far riflettere sul nostro mondo e al tempo stesso intrattenere, li svolge entrambi a dovere. Quindi, a me è piaciuta; e soprattutto, dissento con forza da chi ha accusato questa trilogia - e in generale lo young adulto di questa branca - di rovinare la fantascienza. Al contrario, anche la serie quella più scadente magari può essere la porta d'ingresso per un lettore, che poi potrebbe essere portato a scoprire le opere migliori del genere!
  • La musica elettronica: in sé, questo genere non è un mito negativo, anzi conta milioni di fan in tutto il mondo. Ma nel ristretto circolo metal, è una delle nemesi peggiori, odiato con ferocia da buona parte degli ascoltatori del genere: e anche in questo caso, ammetto che faccio fatica a capire perché! Dopotutto, il mio amore per il genere è iniziato proprio da Burzum, che è un artista metal: i suoi pezzi dark ambient mi hanno aperto la porta a questo sottogenere, che a sua volta mi ha portato a scoprire altri suoni. E così, non solo oggi ascolto con piacere alcune branche della musica elettronica, ma è anche l'unico genere che al momento suono in quanto musicista (per quanto so di non essere molto bravo in questo). Certo, se poi parliamo di musica commerciale/"truzza", allora non fa per me; già qualcosa di house però la ascolto volentieri - per quanto di norma preferisca sottogeneri un po' più di nicchia!
  • La matematica: andiamo, chi è che non la disprezza? Molti pochi, direi: per mia fortuna, sono tra di essi. Per me, non è mai stata un problema: l'ho sempre trovata abbastanza facile, più di tante altre materie. Se non altro, in quasi tutte devi mandare a mente molte informazioni, ma con la matematica non è così: i concetti sono relativamente pochi, la questione è piuttosto riuscire ad applicarli ai vari problemi. Forse proprio per questo le persone la odiano: la nostra scuola ha un approccio nozionistico e teorico, quindi nessuno ti insegna anche a usare un concetto appreso nella pratica. Il che a pensarci è molto triste: in fondo parliamo di una materia semplice ma che trova applicazione in mille campi. Sono convinto, insomma, che se la scuola non te la facesse odiare potrebbe piacerebbe a molti, se non a tutti. Povera matematica!
  • Gli ebook: se non mi hai ucciso per il post precedente, dopo quest'ultimo punto lo farai di sicuro! Ma è vero che la mia profonda convinzione è che un libro è e rimane un libro, che sia digitale, su carta, su papiro o su tavolette cuneiformi. Per quanto mi riguarda, leggo indifferentemente sia su Kindle che libri cartacei: entrambi hanno ognuno i propri piccoli svantaggi e vantaggi, ma ciò non toglie che le similitudini sono molto più profonde delle (minuscole) differenze. Ecco perché, quando leggo discorsi come "odio gli ebook, non hanno il profumo della carta" rimango sempre perplesso al massimo. Davvero c'è chi legge un libro per l'odore che emana? Allora non posso che consigliargli di comprarsi una rivista, magari di moda o di gossip, invece che un libro. C'è una quantità maggiore di carta, pagine più grandi e odorose, e il contenuto è così insignificante che non ti viene nemmeno voglia di leggerlo: insomma, perfetta per essere sniffata. Ma se invece il tuo intento è leggere, che ti cambia se le parole sono digitali o stampate?
La domanda: ci sono miti negativi che ti piacciono? E quali sono?

4 commenti:

  1. Sugli ibbuc non saremo mai d'accordo... Perché per me il libro è anche un oggetto specifico, che si colleziona, impila... :)
    L'elettronica non mi dispiace, ma capisco che per un metallaro è come se senti la Pausini.
    Idem i film romantici: se è bello, perché no?
    Quanto a SW, secondo me semplicemente non si accetta la novità. Oggi denigrano il 7 e 8, e forse dicono che erano meglio gli EPISODI I, II, III.

    Moz-

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    1. Mi spiace sugli ebook. Su tutto il resto, concordo (tristemente, su Star Wars :/ )

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  2. Beh più che miti negativi, direi che sono cose che suscitano polemiche, spesso assurde. Diciamocelo, non sempre la gente rispetta i gusti altrui.
    Anche io posso dire di amare cose che non sempre piacciono all'opinione pubblica e viceversa. Delle cose da te citate, mi piacciono solo gli ebook che ormai preferisco di gran lunga ai cartacei. Il resto diciamo che mi lascia indifferente, compresi i film romantici :)

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    1. No, infatti. Forse è proprio quello il problema: che la gente non riesce a comprendere che i gusti sono gusti, e prende tutto molto sul personale, da cui le polemiche. Riuscissero tutti a stare un po' più calmi, sarebbe meglio sia per le coronarie di tutti, sia per l'arte in sé :) .

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