martedì 22 gennaio 2019

Facebook sta diventando inutile?

Come ogni anno, anche all'inizio del 2019 su Heavy Metal Heaven, il sito di recensioni metal che gestisco, ho pubblicato il "Best of Requests": si tratta di una piccola rassegna dei dischi migliori recensiti nel corso dell'anno appena passato. Come sempre, ci sono tante classifiche diverse (miglior disco italiano e straniero, miglior demo e da quest'anno anche miglior copertina) e tante band a contendersi il titolo in ognuna; tuttavia, quest'anno la faccenda è stata un po' diversa.

La maggior differenza è stata che, rispetto agli scorsi appuntamenti, che in pochi giorni erano riuscite a sfondare con facilità il migliaio di visualizzazioni, quest'anno dopo quasi due settimane l'articolo non ne ha raggiunte appena quattrocento. Qual è il motivo di questo fatto? Probabilmente ci sono diverse ragioni: tuttavia, pur senza averne la certezza matematica, sono abbastanza sicuro che la colpa principale sia di Facebook.

Trova le differenze...
Quando pubblico una recensione o un articolo del genere, chiedo sempre al gruppo coinvolto (o ai gruppi coinvolti, se sono più di uno come in questo caso) di condividere sui social. Mi pare il minimo: ognuno dei testi che scrivo per Heavy Metal Heaven richiede centinaia di ascolti e qualche ora almeno tra scrittura e revisioni. E merita perciò almeno questa piccola ricompensa.

Non tutti capiscono questo fatto, ma molti sì: per questo, anche quest'anno il mio Best of Requests è stato condiviso su Facebook da parecchi dei gruppi, PR ed etichette che sono stati nominati in una delle classifiche. Di sicuro, il suo successo così inferiore alle attese non dipende da questo fattore; ma anche le loro condivisioni indicano in maniera indiretta il vero colpevole.

Molte di queste band  su Facebook hanno un numero di fan che va dal migliaio ad anche dieci volte tanto: quanti di questi loro fan hanno visualizzato le condivisioni del Best of Requests? Molti pochi, immagino, se al massimo esse hanno ricevuto una ventina di "like". Anche ipotizzando che solo uno su dieci metterebbe "mi piace" a un contenuto del genere, un gruppo con mille like dovrebbe collezionarne minimo cento, non venti. Non parliamo poi di quelli con più fan.

Insomma, la colpa deve per forza essere degli algoritmi di Facebook, che ultimamente sono diventati ancora più restrittivi. È una cosa che ho notato in molti altri casi, non solo in questo: tutti i siti e i blog che gestisco - compreso Hand of Doom - dall'inizio dell'anno ricevono molte meno visite e interazioni. Specie se di provenienza dal social network di Zuckerberg, che a quanto pare mostra sempre meno contenuti dalle pagine - o meglio, dalle pagine non disposte a pagare.

Ecco perché, per la prima volta, ho cominciato a chiedermi seriamente se non sarebbe opportuno cancellarmi da Facebook. Fin'ora non mi piaceva rimanere, soprattutto per le malsane tendenze del social network tracciarti e ad appropriarsi dei tuoi dati per rivenderli alle aziende. Ma di sicuro non avrei potuto abbandonarlo: visto che è il social network in cui ci sono tutti, era impossibile farne a meno per farsi un po' di pubblicità, specie per chi non ha grandi mezzi o grandi capacità come me.

Tuttavia, coi nuovi algoritmi si è arrivati al paradosso: tutti ci sono ma nessuno ti vede, nemmeno quelli che, mettendoti il "mi piace" alla pagina è evidente che vorrebbero farlo. Il suo uso precedente così viene meno: non solo non c'è più motivo di rimanere per chi, come me, non può o non vuole spendere soldi per i suoi blog, ma per quanto mi riguarda viene meno anche gran parte dell'utilità dello stesso Facebook.

A parte i giochi - a cui però potrei anche rinunciare senza troppi problemi - e la gestione delle mie pagine, il motivo principale per cui sono sul social blu sono gli aggiornamenti delle pagine che mi interessano. Pagine di gruppi musicali, ma non solo: ne seguo alcune di notizie su vari interessi, tra fumetti, videogiochi, storia e scienza. Se i loro post non mi vengono mostrati (e i miei non vengono letti da chi li vorrebbe leggere), che senso ha la stessa esistenza di Facebook?

La risposta è una sola: non ne ha nessuno, e nessuna utilità. Forse un po' inutile lo è da sempre, ma almeno qualcosa ci si poteva fare, fino a poco tempo fa: ora invece l'unico beneficio lo porta ai suoi ricchissimi creatori. Per fortuna, non sono l'unico che se ne è accorto: da quanto ho letto online, ormai è circa un anno che sta perdendo utenti, dopo una salita durata un decennio. Se anche la massa, che di norma è molto passiva in queste cose, comincia ad abbandonare, qualcosa vorrà pur dire.

Purtroppo, perché tutti se ne rendano conto ci vorranno anni, se non decenni. Il che è un po' triste, dal mio punto di vista: un'epoca in cui chiunque potrebbe avere la visibilità che merita il suo talento (o non averla se non ne ha), ancora per anni continuerà a essere dominata da un social network fallace. Fallace in maniera volontaria, visto che è così ben congegnato per appiattire tutti negare ogni forma di meritocrazia in favore del mero guadagno.

Parole forti? Probabilmente sì, ma credo siano giuste. Dopotutto, è frustrante che dopo anni di duro lavoro su una pagina come Heavy Metal Heaven, dei suoi quasi mille fan solo una piccolissima frazione visualizzano quello che ci posto. Non parliamo poi di Hand of Doom: è desolante sapere che potrebbe non essere più letto solo perché della gente in America ha deciso che vuole ancora più soldi. Comprensibile che la cosa mi irriti, no?

La domanda: anche tu hai notato un calo di visite? E che ne pensi di Facebook? Credi anche tu che sia la causa principale?

4 commenti:

  1. Capisco bene le tue perplessità. Di fatto le pagine FB vengono visualizzata molto meno che in passato, perché spingono alle sponsorizzazioni. Io stessa ho dovuto mettere le pagine che mi interessano in primo piano (mostra per primi) altrimenti non le vedevo mai. Anche questa opzione però va usata con cautela, perché tutto il resto sparisce. Non ci si può far nulla. L'unica cosa è condividere dal profilo personale che viene visualizzato da più persone (se hai molti contatti). Il discorso dei gruppi può essere diverso. Magari c'è gente che ha tolto le notifiche e quindi il post non lo vede. Però c'è anche da fare un discorso più generale. Ovvero che il calo può essere dovuto a una minore frequentazione della blogosfera. Sembra proprio che tutti vadano di corsa oggi, quindi i blog li legge sempre meno gente. In pratica vengono visualizzate soprattutto le immagini, sia su FB che su altri social. Però io non ti consiglio ti cancellarti da FB, a che pro? Basta usarlo meno.

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    1. Io invece per le pagine che mi interessano di più ho attivato addirittura le notifiche. Che funzionano malissimo, e alla fine se non vado io a trovare i post, non li vedo e basta :/ .

      Comunque non so dire se il problema è della compressione della blogosfera. E' un fenomeno di cui la gente parla da parecchio, ma fino all'anno scorso a me non andava troppo male, da questo punto di vista. Dall'inizio del 2019 invece il numero di visualizzazioni e interazioni è crollato a picco, e questo vale soprattutto per le webzine musicali - che non hanno il minimo seguito all'interno del mondo dei blog, ma vivono delle visualizzazioni dei fan delle pagine e delle condivisioni social dei gruppi recensiti. Se non è colpa di Facebook, non so di chi potrebbe essere :D !

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  2. Per ora penso che si possano sfruttare ancore la ricondivisioni sui gruppi FB... vedremo :)

    Moz-

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    1. Dici? Io non ne ho mai fatto un gran uso e non frequento nemmeno tanto i gruppi. Mi hanno sempre dato l'idea di posti in cui tutti hanno qualcosa da condividere e nessuno ha voglia di leggere queste condivisioni. Ma magari mi sbaglio, eh: magari qualche gruppo è così, ma altri sono meglio ^_^ .

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