martedì 3 marzo 2020

Il potere (distruttivo) della mente

Oggi, tre marzo, è il compleanno di mia sorella. Anche per questo, martedì scorso è tornata qui nelle Marche da Verona, dove studia, per passare questa occasione in famiglia; niente di strano se vivessimo una situazione normale. Purtroppo però, questa non lo è affatto: come forse (e dico forse, eh!) saprai, questi giorni per l'Italia sono quelli dell'emergenza coronavirus.  Un'emergenza che tra l'altro potrebbe mettere a rischio la mia salute, essendo uscito da poco da una brutta bronchite.

Visto che lei è giovane e quindi di rischi ne aveva ben pochi, mi sono subito chiesto: non poteva rimanere in Veneto? Io sono convinto che sì, sarebbe stato meglio.  Ma non voglio lamentarmi di questo: dopotutto nonostante il rischio che abbiamo corso, non credo proprio di essere infetto. Anche se la mia ipocondria non è d'accordo con me su questo.

In verità la paura fa più danni del coronavirus
In questi giorni, posso dire di non aver vissuto molto bene. Già le notizie che arrivavano dall'Italia nei giorni precedenti mi avevano innervosito non poco, ma dal momento in cui è arrivata mia sorella ho cominciato a soffrire molto di più.

Per alcuni giorni, in particolare, ho sentito come un peso sui polmoni. Sono arrivato a pensare, a un certo punto, che potesse addirittura essere polmonite, causata ovviamente dal coronavirus. Per fortuna, non lo era: alla fine, mi sono reso conto che era solo l'effetto di ansia e paura. A quel punto, gli esercizi di respirazione e quelli contro l'angoscia che conosco hanno cancellato quasi del tutto questo sintomo.

Altri però sono rimasti, e non parlo solo del semplice nervosismo: quello di sicuro è la causa primaria, ma vivo le conseguenze anche a livello fisico. Per esempio, la tensione muscolare in questi giorni è stata terribile: mi contrae tutta la schiena e soprattutto a livello cervicale, una zona del mio corpo in cui, come ho scritto in alcuni post precedenti, già prima non stavo benissimo.

Di mio, cerco di stare calmo, di non pensare al peggio: addirittura, mi autolimito e non vado a cercare notizie sul coronavirus, per tentare di togliermi tutta questa storia dalla mente. Purtroppo però questa premura funziona solo in parte: essendo la mia personalità abbastanza ipocondriaca, questi giorni sono stati ansiosi. I più ansiosi in assoluto da quando, anni fa, sono uscito dalla depressione.

No, non voglio lamentarmi neppure di questo, anche perché sono sicuro che quando passerà quest'emergenza sanitaria di sicuro tornerò a vivere bene come ho sempre fatto dal 2017 a questa parte.  Però... in questi giorni mi è capitato di riflettere molto su quanto una semplice paura possa influenzarti e farti stare male. O possa avere altri effetti persino più gravi.

Su Hand of Doom, mi è già capitato di parlare di quanto siano grandi i poteri della mente, e di come possano essere usati in maniera razionale per superare ogni ostacolo e per raggiungere risultati incredibili. Purtroppo però, dall'altra parte l'irrazionalità può anche avere effetti molto negativi, addirittura distruttivi. Non che sia qualcosa di cui vergognarsi: a tutti capita di avere ansia o paura, ma nella giusta misura. Se prendono il sopravvento su di te, può essere un problema.

Ora che me ne sono reso conto, passata questa crisi combatterò per superare questo mio lato ansioso e ipocondriaco. Magari avrò bisogno di qualcuno che, come l'altra volta, mi possa insegnare il giusto metodo e farmi trovare una maggiore pace e tranquillità. Con la mia forza di volontà e la mia positività, sono sicuro di potercela fare; lasciami dire però che trovarmi per ora in balia della mia irrazionalità mi pesa un po'!

La domanda: a te è mai capitato che la tua mente ti facesse brutti scherzi come quelli successi a me in quest'ultimo periodo?

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