martedì 1 maggio 2018

Fare blogging è lavorare?

Forse sarà capitato anche a te di assistere a una scena simile, dal vivo, online o magari in qualche film. Una scena in cui il simpaticone di turno, dopo aver chiesto "che lavoro fai?" ed essersi sentito rispondere "il blogger", replica con "e di lavoro vero?", oppure invita il malcapitato a trovarsi un'occupazione più seria. Una situazione abbastanza classica e scontata, direi.

Di fatto, nel sentire comune, gestire il blog non viene considerato un lavoro vero e proprio. Nel migliore dei casi, viene visto come un hobby - nel peggiore invece come una perdita di tempo inutile e senza senso. Ma è proprio questa la verità? Fare blogging non può essere considerato davvero un lavoro? Concorderai con me che non c'è giorno migliore della festa dei lavoratori per chiederselo!.

Il punto di vista più banale sull'argomento è quello che va dritto al sodo e guarda alla questione soltanto in termini materiali e monetari. E la risposta con questo approccio è altrettanto semplice, ovvia e scontata: il blogging non può essere considerato un lavoro. O almeno, è difficilissimo farlo diventare tale.

C'è, in effetti chi riesce a guadagnare col proprio sito personale, attraverso sponsorizzazioni, pubblicità e simili. Si tratta però di gente che gestisce blog grandi e professionali, con migliaia di visite al giorno: qualcosa che si può ottenere non solo con la fortuna (che comunque serve, in un mondo così affollato di blog e povero di lettori) ma anche investendo grandi quantità di tempo e di impegno in maniera costante e giornaliera. Qualcosa non alla portata di tutti, purtroppo.

Per noi "pesci piccoli", che aggiorniamo il nostro blog solo per divertimento e per passione, raggiungere questi risultati è quasi impossibile. Quindi no, da questo punto di vista per noi gestire un blog non sarà mai un lavoro vero e proprio. Tuttavia, nonostante quello che ci insegnano fin da piccoli in questa società malata, il denaro non è tutto. Per quanto mi riguarda, nella vita c'è molto altro: ed è persino più importante dei soldi in sé.

Conta per esempio anche essere felici: di sicuro i soldi possono aiutare a raggiungere questo obiettivo, ma non sono una garanzia al cento percento di riuscirci. E poi conta anche lo stare bene con sé stessi attraverso la propria realizzazione, umana ma anche professionale: un concetto che molti filosofi (per esempio Marx) spesso hanno associato proprio al lavoro in sé.
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Da questo punto di vista, non ci sono dubbi: fare blogging è un lavoro assolutamente serio e costruttivo. Di sicuro, lo è molto più di quello che si fa per vivere: scrivere post ti realizza molto di più che stare nove ore seduto a una scrivania a battere al computer documenti che non ti cambiano la vita, o a servire clienti minorati in un negozio. Tutte cose che fai solo per i soldi, non perché te ne frega davvero qualcosa; al contrario, appunto, del tuo blog.

Ed è per questo che, per quanto mi riguarda, non solo il blogging non merita di essere ridicolizzato come fanno certi simpaticoni: è un'attività molto più nobile della maggior parte dei lavori che si possono trovare in giro. Se poi non porta soldi, non è importante: quelli si possono guadagnare in tantissime altre maniere. Mentre trovare qualcosa che ti permette di realizzarti e di essere davvero soddisfatto di te stesso è molto più difficile.

E se questo agli altri non sta bene, in fondo chi se ne frega. Se uno ti prende in giro perché sei un blogger o vorrebbe che ti trovassi un lavoro vero, il problema è suo. Perché se non capisce che il "lavoro vero" è solo essere sfruttati da qualcun altro (specie al giorno d'oggi) mentre le tue passioni - non solo il blogging, ma anche la scrittura e tutte le altre - sono la vera strada per la felicità, è lui a non sapersi godere la vita. Mica tu.

La domanda: secondo te fare blogging è lavorare?

8 commenti:

  1. Fare blogging rientra nella categoria del copywriting, web writing e via dicendo: è un lavoro di comunicazione.
    Coi nostri blog non si viene pagati, sono hobby (ma si potrebbe comunque guadagnare parallelamente), ma bloggare per agenzie o gestire blog per lavoro è qualcosa che esiste.
    Io l'estate scorsa ho tenuto un corso di blogging a scuola, e sono stato pagato...

    Ma al di là dei soldi, come dici tu, è che bloggare ci fa stare bene. Difatti, anche se dovessi farlo come lavoro (e ho progetti in merito, simili a quello della scorsa estate) io mi tengo stretto il mio Moz O'Clock perché da dodici anni è una cosa che davvero mi rende felicissimo **

    Moz-

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    1. Sono d'accordo su tutto. Soprattutto sulla questione divertimento ^_^ .

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  2. C'è ormai una sottile differenza tra le parole "lavoro" e "lavorare"...
    Il blog è un lavoro? No, perché non vieni pagato.
    Il blog è lavorare? Si, perché ti fai lo stesso identico c#lo

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    1. Non sono del tutto d'accordo: per me la differenza tra i due termini non c'è. Direi piuttosto che l'unica differenza è tra lavoro positivo e costruttivo - quello magari anche faticoso ma che ti realizza, e lo fai anche se magari non ti pagano - e lavoro negativo - quello alienante e brutto, che fai solo per i soldi. Il problema è riuscire a fare il primo e al tempo stesso essere pagati :D .

      (Ma mi rendo conto che sul lavoro ho idee molto controcorrente :D )

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  3. Di solito è l'ignoranza a parlare, in questi casi. Se non tieni un blog, se non segui blog di altri, di cosa parli? Sapendolo, non credo che mi arrabbierei tanto (a me non è mai capitato). Se anche scrivere romanzi o saggi diventa un'attività degna soltanto quanto ti ci mantieni, figurati il blogging! ;)

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    1. Purtroppo, è un tipo di ignoranza molto diffusa. In internet quasi tutti parlano di cose che conoscono a malapena o non conoscono affatto. Ed ecco che vengono fuori queste castronerie - e anche altre, a volte persino più atroci :D !

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