Avere una conoscenza approfondita in un campo specifico della cultura è un bene, senza dubbio, ma in certe occasioni può anche essere un'arma a doppio taglio. Per esempio, lo è quando si fruisce di una storia, film o romanzo che sia: se la trama, in parte o nel suo complesso, si basa su un argomento che conosci bene, noti facilmente se l'autore ha compiuto degli errori. E in quel caso, l'esperienza ne esce un po' rovinata.
È quello che è accaduto a me, per esempio, quando di recente ho recuperato Whiplash. Film del 2014 di Damien Chazelle (il regista diventato famoso per La La Land), parla sempre di jazz: in particolare, è la storia di un batterista di questo genere - il che ha rappresentato anche l'attrattiva principale che mi ha portato a volerlo vedere. Ma se da un lato mi è sembrato un film soddisfacente, certi dettagli mi hanno fatto un po' storcere il naso, specie per quanto riguarda proprio il ritratto che il film fa della musica.
Sulla trama, non c'è molto da dire. Whiplash è la classica storia di realizzazione personale: in questo caso, è quella di Andrew, un giovane batterista jazz anche un po' arrogante ma di talento. Tuttavia, dovrà superare molte difficoltà - rappresentate principalmente da Fletcher, che dovrebbe essere il suo mentore ma si rivela invece un ostacolo coi suoi metodi autoritari e tirannici - se vorrà davvero mostrare tutta la sua bravura.
È una trama semplice ma appassionante, grazie al taglio drammatico dell'intero film e ad alcuni bei colpi di scena (che ovviamente non ti spoilero). Chazelle poi è bravo anche a far sì che lo spettatore si immedesimi in Andrew, soffra dei suoi problemi e gioisca ai suoi trionfi, piccoli o grandi che siano. Da questi punti di vista, Whiplash mi è piaciuto; solo che, come già detto, alcuni particolari musicali trattati nel film mi hanno un po' perplesso.
Per esempio, il ritratto del mondo jazz in cui ogni nota e ogni battuta deve essere al suo posto in maniera precisa cozza con l'immagine che avevo del genere, come mondo di improvvisazione. Ma anche col fatto che, per esempio, ai batteristi del film non sia concesso l'uso del metronomo: nei generi che ascolto io è sinonimo di professionalità, e se si vuole essere precisi al cento percento è fondamentale. Ma magari questi non sono errori: forse sembrano strani solo a me, che conosco bene il mondo del rock ma quasi per nulla quello jazz.
Però, se c'è un mondo di cui so parecchio è proprio quello della batteria: da questo punto di vista, Whiplash ha alcune sbavature oggettive. Per esempio, le scene in cui Andrew si allena con furia quasi agonistica, urlando e facendosi uscire il sangue hanno di sicuro un bell'impatto drammatico, ma non è così che si suona la batteria. Ogni manuale sottolinea al contrario che per essere perfetti i movimenti devono essere leggiadri, senza tensione muscolare. Deve essere così anche nel rock e nel metal, dove allo stesso tempo devi anche picchiare con forza, quindi la situazione non può essere diversa nel jazz, in cui conta molto di più il tocco e la leggerezza.
Come questo, per il film sono sparsi altri errori di carattere tecnico, che in parte mi hanno rovinato la visione. Anche così, Whiplash resta un buon film: come già detto, sotto molti punti di vista è davvero ben fatto. Tuttavia, non riesco a considerarlo il capolavoro che molti dicono. Sarò forse un po' troppo pignolo e perfezionista, ma sono convinto che per raggiungere quel livello bisogna curare ogni dettaglio, e Chazelle l'ha fatto solo in parte. Non è facile riuscirci? E chi, nella storia del mondo, ha mai detto che realizzare un capolavoro lo fosse!
La domanda: ti è mai capitato che la tua conoscenza profonda di un determinato argomento ti abbia portato a scoprire errori in un'opera? E se è successo, questo te ne ha rovinato almeno in parte la fruizione oppure no?
giovedì 5 aprile 2018
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Oh, yes! Tant'è che ne ho segnalati una certa quantità anche nel sito dedicato agli errori nei film (Bloopers.it)!
RispondiEliminaE, sì, più di qualche volta sono rimasto deluso dalla scarsa attenzione ai dettagli, perché con un minimo d'impegno in più un film poteva diventare un ottimo film.
Proprio quello che penso io a proposito di Whiplash: se Chazelle si fosse impegnato per dare gli stessi toni drammatici senza esasperare il ruolo di batterista, il film mi sarebbe piaciuto di più ^_^ .
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