Hand of Doom
Il mondo visto da Mattia Loroni
martedì 6 ottobre 2020
La spietata giustizia del coronavirus
È notizia ancora recente: l'ultima vittima illustre a risultare positiva al coronavirus è stato nientemeno che il presidente americano Donald Trump. Si tratta inoltre dell'ultimo caso di un curioso fenomeno: l'infezione di una lunga serie di personaggi che prima del contagio hanno negato o minimizzato la portata di questa epidemia.
Ci sono complottisti secondo cui questo fatto non è una coincidenza: secondo loro, è un piano ben preciso per mettere a tacere chi dice la verità, ossia che la malattia non esisterebbe, tramite l'infezione (che ora esiste: manco il gatto di Schrödinger si contorce così). Al di là di simili deliri, però, devo dire che per una volta su almeno una premessa sono d'accordo con loro: il fatto che tutte queste persone si siano ammalate non è per nulla un caso.
giovedì 1 ottobre 2020
"Il mio nome è rosso" e un Nobel inspiegabile
Dal punto di vista letterario, l'estate che si è conclusa appena un paio di giorni fa non è stata bellissima, ma neppure scadente per me. Al contrario, mi è capitato di leggere diversi buoni libri e un paio addirittura eccezionali. Ma c'è stato anche un libro che mi ha lasciato così perplesso (per usare un eufemismo) che sentivo il bisogno di parlarne, anche se è passato oltre un mese dalla sua (faticosa) lettura. Sto parlando di Il mio nome è rosso di Orhan Pamuk.
Autore turco tra i più famosi della sua nazione (forse il più famoso in assoluto), nel 2006 ha addirittura vinto il premio Nobel per la letteratura. Contando poi che Il mio nome è rosso è un romanzo storico, un genere che come ho già detto altre volte amo se fatto bene, mi ci sono avvicinato con curiosità. Ma già dopo qualche giorno di lettura, il mio entusiasmo era sparito del tutto.
giovedì 17 settembre 2020
Sognando Venere
Per oggi avevo in mente un post molto diverso da questo. Ma poi, è arrivata una notizia folgorante: sul pianeta Venere, gli scienziati hanno scoperto una sostanza fisica nota come fosfina. Per farla breve, non si conoscono processi naturali che hanno come prodotto questo composto, che ha perciò bisogno di un'origine organica. Il che indica che su Venere ci potrebbero essere forme di vita, per quanto rudimentali (batteri, per intenderci).
Certo, è un po’ presto per affermare che il pianeta più vicino alla Terra in ogni senso sia effettivamente popolato da esseri viventi. La cautela è uno dei principi fondamentali della scienza, che ha bisogno di tante conferme per ogni teoria, prima che essa sia accettata come un fatto. Tuttavia, se questa realtà lo fosse, sarebbe qualcosa di epocale.
Certo, è un po’ presto per affermare che il pianeta più vicino alla Terra in ogni senso sia effettivamente popolato da esseri viventi. La cautela è uno dei principi fondamentali della scienza, che ha bisogno di tante conferme per ogni teoria, prima che essa sia accettata come un fatto. Tuttavia, se questa realtà lo fosse, sarebbe qualcosa di epocale.
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martedì 15 settembre 2020
Ottimismo e realismo
Sabato scorso, sono andato al piccolo mercato che, una volta a settimana si tiene qui a Fabriano. Avevo bisogno di un paio di scarpe, che poi effettivamente ho acquistato: tuttavia, a parte quelle, questo giro mi ha dato occasione di darmi un'occhiata attorno. E quello che ho visto, mi ha lasciato perplesso. E anche un po' abbattuto, devo ammettere.
Mi riferisco in particolare al fatto che, vista anche le dimensioni non eccezionali della piazza in cui si tiene il mercato, le persone al suo interno erano molto assembrate. Ma, a parte me, i venditori e pochi altri virtuosi, tutti gli altri non erano dotati di mascherina. Il che, a quanto ne so, non è solo una violazione delle leggi - che ovviamente nessuno rispetta in Italia se qualcuno non le impone col pugno di ferro. Soprattutto, è un comportamento rischioso, per gli altri... e per chi lo mette in atto.
giovedì 10 settembre 2020
"Future Man": come coniugare divertimento e caratterizzazione
Con i miei vari progetti più o meno in pausa, in questi ultimi giorni ho avuto molto più tempo. Tempo, per esempio, per lavorare ad altro: la mia scrittura procede, malanni permettendo, a gonfie vele, e anche la raccolta di more, di cui ti ho raccontato un paio di post fa, continua imperterrita. Ma per fortuna, non ci sono solo lavoro e impegni: sto trovando anche il tempo per svagarmi.
Per esempio, in questi giorni ho potuto terminare la visione di Future Man, serie che avevo in sospeso da tempo, dopo aver visto la prima stagione. Così, tra lo scorso mese e questi ultimi giorni, ho potuto recuperare anche la seconda e la terza, conclusiva stagione. Che, seppur non al livello della prima, hanno confermato questo telefilm americano come un prodotto comico molto efficace. E ben realizzato, per giunta.
Per esempio, in questi giorni ho potuto terminare la visione di Future Man, serie che avevo in sospeso da tempo, dopo aver visto la prima stagione. Così, tra lo scorso mese e questi ultimi giorni, ho potuto recuperare anche la seconda e la terza, conclusiva stagione. Che, seppur non al livello della prima, hanno confermato questo telefilm americano come un prodotto comico molto efficace. E ben realizzato, per giunta.
martedì 8 settembre 2020
Testimonial discutibili
Se mi segui da un po' di tempo, saprai anche tu che qui su Hand of Doom ho sempre criticato il mondo del marketing e delle pubblicità. Un mondo che ho studiato, ma i cui meccanismi spesso mi rimangono oscuri: spesso, mi ritrovo a non capire come funzioni. Ammesso che funzioni; io però credo di sì, visto che i soldi spesi dalle grande aziende ritornano con gli interessi, oppure non farebbero pubblicità.
Per esempio, a lasciarmi molto perplesso di solito è la scelta dei testimonial per gli spot televisivi. Solo di rado capisco perché il vip di turno dovrebbe avere un appeal: succede per personaggi non necessariamente autorevoli, ma almeno con una loro simpatia. Per tutti gli altri, però, il dubbio rimane: perché qualcuno dovrebbe comprare un prodotto consigliato non da qualcuno di ammirevole, ma da uno dei vari personaggi del vasto panorama trash nostrano?
giovedì 3 settembre 2020
"Tenet" e la musica progressiva
Agosto è passato, settembre è alle porte: e così, anche i soliti due appuntamenti di questo blog ricominciano. Saranno un po' meno, forse, in questa nuova stagione: purtroppo, tra malanni e impegni vari non penso avrò moltissimo tempo a cui dedicar loro. Specie per quanto riguarda il post del giovedì: se quello principale rimarrà fisso a meno di cataclismi, questo a volte potrebbe saltare. Ma se mi sarà possibile, continuerò a riempirne lo spazio in maniera leggera, magari parlando semplicemente di film, telefilm, libri o altro che mi abbia colpito.
Per questo inizio di stagione, pensavo di parlare di alcune opere che mi è capitato di apprezzare nei mesi estivi. In particolare, avevo intenzione di iniziare con qualcos'altro, e dalla prossima settimana, invece che da oggi - per cui era prevista la classica, stringata comunicazione. Ma poi ieri sono andato a vedere Tenet di Christopher Nolan al cinema: un film che mi ha colpito tanto che ho sentito il bisogno di scrivere un post istantaneo.
martedì 1 settembre 2020
Raccogliendo i frutti della terra
Forse te ne sarai accorto, o forse no: nelle ultime due settimane, i rispettivi post sono saltati ancora una volta. E stavolta, non c'entrano impegni, problemi o cose varie: lo ammetto, stavolta è stata semplicemente una banale dimenticanza. Avevo un articolo già pronto per martedì 18, ma ho scordato di postarlo quel giorno; lo stesso è accaduto una settimana più tardi. E a oggi, quel post è ancora inedito - lo vedrai qui, tra qualche settimana.
Un po', è vero, è stata colpa dei vari problemi, rispetto al quale Hand of Doom ha assunto una posizione di secondo piano. Ma la causa principale è che, nelle ultime settimane, ho avuto la testa da un'altra parte: se per molti questo agosto è stato un mese di vacanza, per me invece è stato un intensissimo mese di lavoro. Di concetto, sì, per alcuni progetti di scrittura che comunque non sono proseguiti troppo veloci: la maggior parte del lavoro è però stato manuale.
Un po', è vero, è stata colpa dei vari problemi, rispetto al quale Hand of Doom ha assunto una posizione di secondo piano. Ma la causa principale è che, nelle ultime settimane, ho avuto la testa da un'altra parte: se per molti questo agosto è stato un mese di vacanza, per me invece è stato un intensissimo mese di lavoro. Di concetto, sì, per alcuni progetti di scrittura che comunque non sono proseguiti troppo veloci: la maggior parte del lavoro è però stato manuale.
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