giovedì 17 settembre 2020

Sognando Venere

Per oggi avevo in mente un post molto diverso da questo. Ma poi, è arrivata una notizia folgorante: sul pianeta Venere, gli scienziati hanno scoperto una sostanza fisica nota come fosfina. Per farla breve, non si conoscono processi naturali che hanno come prodotto questo composto, che ha perciò bisogno di un'origine organica. Il che indica che su Venere ci potrebbero essere forme di vita, per quanto rudimentali (batteri, per intenderci).

Certo, è un po’ presto per affermare che il pianeta più vicino alla Terra in ogni senso sia effettivamente popolato da esseri viventi. La cautela è uno dei principi fondamentali della scienza, che ha bisogno di tante conferme per ogni teoria, prima che essa sia accettata come un fatto. Tuttavia, se questa realtà lo fosse, sarebbe qualcosa di epocale.

Il pianeta dell'amore in tutto il suo infernale splendore.
Bello, ma non ci vivrei!
Se non altro, è la prima volta nella storia che ci troviamo davanti a vere, convincenti prove che il nostro pianeta non è l’unico luogo dell’universo in cui esiste la vita. E che, per giunta, essa potrebbe proliferare molto più di quanto chiunque si sia mai immaginato, anche in condizioni estreme come l'atmosfera tossica di Venere.

Per chi, come me, trova nella scienza una disciplina con cui sognare, questa scoperta è di una portata assurda. Apre un cosmo intero di possibilità, e ti porta a immaginare come una vita potrebbe essere, dove potrebbe essere. E se, magari, in un pianeta più abitabile – come i tanti che gli scienziati hanno scoperto intorno ad altre stelle nel corso degli anni – potrebbe evolversi in una forma intelligente, con cui poter comunicare.

Ci sono alcuni che dicono che la scienza non serva a nulla, che sarebbe meglio investire in qualcosa di più pragmatico. A parte che è una solenne stronzata stupidaggine, visto che oggi tutto il nostro benessere si basa sulla tecnologia, ossia l’espressione pratica della scienza. Ma anche se l'argomento è la ricerca teorica, come quella di cui ho parlato fin’ora, di certo non è inutile.

Anche se la scienza non fosse altro che la fabbrica di immaginazione che è, se non avesse la minima utilità, varrebbe comunque la pena di finanziarla. Anche se non migliorasse la tua vita materiale, sarebbe comunque un arricchimento per quella emotiva e spirituale. O almeno, lo è se sei un individuo che ancora conserva sogni e speranze.

C’è chi, di sicuro, non sarà rimasto impressionato neppure dalla probabile presenza di vita su Venere, chi avrà trovato la notizia poco interessante. Ebbene, individui del genere quasi mi fanno pena: se neppure cose così grandi ti smuovono dentro, non so cosa può farlo. In fondo, che senso ha la vita, senza sogni? Non so per te, ma per me ben poca.

La domanda: a te ha colpito la notizia della (possibile) vita su Venere?

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