martedì 18 dicembre 2018

8 motivi per cui odio il Natale

In passato, è capitato solo di rado che io accennassi alla questione qui su Hand of Doom: immagino però che se conosci almeno un po' me e il mio carattere, non ti stupirà sapere che non sopporto il Natale. Tra tutte le festività dell'anno, è forse questa che mi piace di meno. E dico così giusto per usare un eufemismo: in questo periodo, in pratica mi trasformo in una specie di Grinch.

Magari, tu non sei della stessa idea: magari a te il Natale piace. Di conseguenza in questo momento, ti starai chiedendo: ma qual è la ragione di questo odio? Ti dirò che una risposta non esiste, o almeno non una unitaria: ci sono diversi motivi dietro a questo mio atavico odio. Su cui, peraltro, non ho potuto fare a meno di costruire una delle mie solite liste ironiche.

Ecco una rara foto di me a Natale!
Riflettendoci su, sono arrivato a individuare almeno otto ragioni per cui a me questa festività non piace. Non sono proprio tutte: ce ne sono anche altre, ma ho deciso di scremarle, perché altrimenti il post diventava un papiro lungo quanto i Promessi Sposi. Ecco qui di seguito giusto quelle principali, nella speranza che come al solito ti ci farai una risata: a maggior ragione, se ti piace il Natale non dovresti offenderti, suvvia!
  • I parenti: durante queste festività ci sono un paio di settimane in cui tutti staccano da internet. Per quanto mi riguarda, questo è stupendo: nessuno legge i miei blog, quindi non devo scrivere articoli, e posso impiegare tutto il tempo a scrivere romanzi e altre cose per cui di solito non ho molto tempo, come faccio di solito ad agosto. E invece no: all'insegna del "Natale con i tuoi", quel tempo lo devi per forza spendere con i parenti. Già di norma non mi piace dover socializzare sotto costrizione: figurarsi coi parenti, una forma di vita che trovo particolarmente insopportabile. O almeno, non sopporto i miei: per fortuna da qualche anno a Natale andiamo da quelli di Monica, che sono tutti (o quasi) più piacevoli - i miei sono TERRIBILI, e questa non sarà l'ultima volta che mi lamenterò di loro all'interno del post. E così, almeno in questo sono fortunato: al momento, è il motivo della lista che mi causa meno problemi. 
  • L'ipocrisia sentimentale: "a Natale sono tutti più buoni" recita un famoso adagio... che è anche una delle peggiori bugie mai concepite nell'intera storia dell'umanità. Se non altro, io nei trent'anni della mia vita non ho mai conosciuto qualcuno che si comportasse meglio a Natale; il contrario invece mi è capitato spessissimo. La verità è che in generale la maggior parte delle persone sono pessime tutto l'anno, ma a Natale riescono persino a peggiorare. Tra chi diventa isterico perché tutto deve per forza essere perfetto, chi è così teso che ogni scusa è buona per litigare, chi ti fa regali che non ti piacciono per pura cattiveria, durante queste feste ho visto cose mai lette nemmeno nei racconti più allucinati di Philip K. Dick. No: il vero motto di questa festività dovrebbe essere "a Natale sono tutti più stronzi"!
  • Regali con cattiveria: è il corollario più ovvio del punto precedente. Visto che la gente  è pessima a Natale, succede spesso che gli altri ricevano bei regali, mentre a me spesso non arriva nulla, nemmeno se a queste persone faccio regali a mia volta - cosa che, proprio per questo, capita sempre più di rado. Oppure, se arriva, sono regali così offensivi da farmi addirittura preferire di non ricevere nulla. A questo punto, tu dirai: eh, ma c'è il Rasoio di Hanlon, quindi la gente lo fa per noncuranza, mica per cattiveria. Mica vero, però: le fregature che ricevo, specie dai parenti, sono fatte col cuore, con la pura volontà di darle. Come dimenticare quando, anni fa, mia nonna diede trenta euro a me e 2500 a mia sorella solo per farmi sentire inferiore? O come non ricordare quando la marmellata fatta con le more che avevo colto tutto da solo quell'estate - con gran fatica, e riducendo le mie mani a un colabrodo - sia stata ricambiata dai parenti con... un cazzo di niente? Per non parlare di quest'anno, quando i miei genitori mi hanno regalato quattro gomme per la macchina di Monica: proprio un regalo che posso godermi a pieno, come no, visto che io non ho un'auto e nemmeno guido la sua, vista la mia malattia. E poi venitemi a dire che non lo fanno con la volontà di offendere!
  • L'ipocrisia religiosa: per chi, come me, non crede, questo periodo dell'anno è pieno di enormi rotture di coglioni fastidi. Dalla solita tiritera sul presepe al fatto che "chi non ama Gesù dovrebbe lavorare anche a Natale" (eh, certo, perché solo i lavoratori cristiani hanno diritto al riposo, gli altri sono schiavi - e a parte questo, io comunque eviterei volentieri di festeggiarlo), si sentono le peggiori stupidaggini in giro. E poi, ovviamente, chi sostiene queste stronzate posizioni è il primo a non comportarsi da vero cristiano: su questo ci sarebbe da scrivere decine, forse centinaia di pagine. Mi limiterò quindi a rimanere in campo natalizio: ostentano tanto la loro cristianità, il presepe, le nostre tradizioni... e poi a Natale non vanno a messa, anzi sono i primi a festeggiarla come il fenomeno consumistico che è diventato. Che dire: quando Gesù diceva ai suoi discepoli che dovevano possedere due tuniche, un bastone e un paio di sandali, quello che intendeva era "sperperate tutti i soldi guadagnati per regalarvi a vicenda l'ultimo modello di smartphone da mille euro", non c'è dubbio!
  • La totale inutilità: dai, ammettiamolo che è una festività senza il minimo senso. No, non vale dire che è il compleanno di Gesù: la data esatta è sconosciuta, e nessuna fonte canonica, tantomeno i vangeli, dicono quando è stata, quindi magari il messia cristiano può essere nato ad aprile. Se si festeggia il 25 dicembre, è perché in antichità i cristiani hanno assimilato l'antica ricorrenza del sole invitto, in cui i popoli pagani celebravano il Sole che ricominciava a risalire nel cielo. Per loro era di sicuro una festività importante, ma noi che lo festeggiamo a fare? Loro avevano paura che l'inverno durasse per sempre perché erano ignoranti rispetto a noi, che abbiamo l'astronomia e sappiamo che la primavera tornerà comunque, per ragioni di orbita e inclinazione dell'asse di rotazione terrestre. Che senso ha festeggiare? Sarebbe come festeggiare la Luna perché ha fatto un giro completo ed è tornata a essere piena: che ha bisogno, degli applausi? No: che ti importi o meno, lo farà comunque, e lo stesso vale per il Sole, il che rende del tutto inutile il Natale. 
  • L'inferno passato: fin'ora ho esposto motivazioni (più o meno) razionali. Tuttavia, il motivo più forte per cui odio il Natale è più viscerale, più inconscio, e risale a un passato mai troppo lontano. Da quando mi ricordo fino a pochissimi anni fa, infatti, non passavo un Natale relativamente tranquillo e persino piacevole con Monica e i suoi parenti: lo passavo coi miei, che come già detto sono il male in terra in questo periodo dell'anno. In confronto, l'Inferno di Dante sembra una gita a una località termale: erano giorni davvero terribili, in cui non potevo isolarmi come faccio sempre. Ero invece costretto a essere sballottato di qua e di là come un sacco della spazzatura, a dovermi sorbire ore e ore di noia totale, mentre i parenti socializzavano o giocavano a carte fino alle tre di notte. E se non era noia, erano continui litigi, davanti a chiunque: hanno litigato anche l'unica volta che ho portato Monica con me a Natale quando stavamo insieme da poco (uno dei più grandi errori della mia vita), facendomi vergognare come un ladro. Inutile dire che tutto questo ha lasciato un trauma indelebile su di me: è proprio questo il motivo principale per cui sento una repulsione quasi fisica verso il Natale, e per le tante motivazioni di cui ho parlato nei punti precedenti! 
  • I chili in più: visto quando disprezzo questa festività, nei giorni che precedono e seguono sono pieno di frustrazione. E come la sfogo? Nell'unico modo che conosco, ossia mangiando. Anche in questo sta l'essenza malefica del Natale: cosa c'è da mangiare in questo periodo? Cibi leggeri e dietetici, con cui puoi strafogarti senza troppi rimpianti? Nossignore! Solo dolci ipercalorici, che basta un morso per mettere su mezzo chilo. E così, in questo periodo tendo sempre a ingrassare, il che ovviamente non fa bene alla mia salute. Poi io sono una persona razionale e so che non è così, ma se non lo fossi sicuramente penserei che il Natale sia stato inventato da Satana in persona: non si spiegherebbe altrimenti un meccanismo congegnato in maniera così subdola ed efficiente per danneggiarti!
  • La rovina dell'inverno: ti ricordi il post in cui, a luglio, elencavo 10 motivi per cui odio l'estate? Non ti stupirà quindi sapere che l'inverno è invece la mia stagione preferita: niente più caldo e niente più fastidi estivi, ma anche niente più autunno - il che per me significa meno probabilità di beccarmi l'influenza. E poi c'è la pace, la natura che dorme, il poter stare sotto le coperte al calduccio, magari con la persona che ami (che non ti dà più fastidio come d'estate), la neve, i panorami nebbiosi, e tanti altri motivi per amarlo. Quindi, per quale razza di motivo doverlo castrare in partenza con una festa che, come ho già spiegato fin'ora, è tutto fuorché simpatica? Non si potrebbe vietare, così da potersi godere in santa pace questa bellissima stagione? Ovviamente no, non si può: sarebbe troppo bello per me, il che vuol dire che non accadrà mai, purtroppo. Anche se non smetterò mai di sognare che un giorno il Natale sarà abolito, e il mondo potrà essere più libero, felice e pieno d'amore in questo periodo dell'anno!
La domanda: e a te il Natale piace? O condividi il mio odio nei suoi confronti?

4 commenti:

  1. Benvenuto nel club dei Grinch!
    Ad esser onesti, fino ai miei 10-11 anni amavo il natale; la famiglia sembrava unita, ricevevo regali discreti e adoravo quell'atmosfera anche perchè vivevo in un paesino di vecchi e il Natale era l'unico periodo in cui riuscivo ad evadere da quel posto.
    Poi però, la vita vera si è fatta avanti e i Natali sono andati via via a peggiorare partendo proprio dai parenti: ho incominciato a notare che, dal lato di mia madre, esistono nipoti di serie A, di serie B e di serie C1. Io faccio parte della serie Z.
    Nessuno si è mai tirato indietro dal criticarmi per la qualsiasi al suono di "sei ormai grande per fare ancora questo" e/o al suono di "sei ancora troppo piccola per fare questo/quello".
    In più, crescendo, è arrivato il desiderio di volere gestire autonomamente le feste (più amici e meno parenti invadenti) con annessi liti con i miei genitori.
    Per farla breve, giungendo al presente, per me il Natale non è più una festa; quei pochi parenti a cui volevo bene sono morti, la famiglia con questa scusa si è sfasciata, devo studiare per gli esami di gennaio e c'ho la suocera cacacazzi.
    Meglio l'estate! :D

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    1. Ti capisco: anche io sono sempre considerato un parente di serie Z. E questo solo perché sono uno che preferisce starsene per conto suo che discutere di cose frivole oppure stare a sentire argomenti seri trasformati in opinioni ridicole. In effetti, il fatto che il mio essere introverso venga sempre scambiato per debolezza e tutti se ne approfittino non è di sicuro legato solo al Natale; di sicuro, sull'argomento potrei scrivere un articolo ancor più lungo di quello qua sopra (forse). Ma magari lo faccio l'anno prossimo :D !

      (Anche se sull'estate, mi spiace ma non sono d'accordo :P )

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    2. Il problema però, per quel che mi riguarda, è che non sono una tipa introversa, anzi! Solo che dai 10 anni in poi, iniziando a sviluppare la mia personalità e le mie opinioni (probabilmente sbagliate, ma sempre e comunque di mia proprietà intellettuale diciamo), è iniziato il calvario perchè spesso andavo contro i dettami della famiglia. Una famiglia che raffigurava il classico clichè dei siciliani, ovvero padre (nonno nel mio caso) padrone, moglie servizievole e figli stra-devoti. Con un pizzico di regole fasciste, dato che nonno era un fedelissimo di Mussolini.
      :D Quindi immagina che clima di "serenità" ci fosse ad ogni ricorrenza in famiglia :D

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    3. Sì, lo so: quando parlavo del problema dell'introversione, mi riferivo soltanto a me stesso. Ma capisco anche quanto può isolarti avere opinioni fuori dal mero conformismo: anche di questo ho esperienza diretta :) .

      E comunque, capisco che per te sia stato un incubo, vivere con parenti del genere :D .

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Il tuo commento è molto prezioso per me. Anche se mi vuoi insultare perché non ti piace quello che scrivo, fallo pure: a prendere in giro i maleducati mi diverto tantissimo! Ma a essere sincero preferisco chi si comporta bene: se lo farai anche tu, mi farai ancora più contento!