giovedì 29 novembre 2018

L'odore della carta

Se mi leggi da un po', sai bene che io sono da sempre favorevole ai libri in formato digitale. Ma, al tempo stesso, non sono un fanatico, né amo solo gli ebook: sono convinto anzi che entrambi i formati abbiano i loro punti deboli e i loro punti di forza. Non per nulla, subisco ancora il fascino di un libro cartaceo, con tutti i suoi crismi: non ultimo, il famoso odore della carta, che tanti detrattori del digitale sbandierano come ragione principale per la loro avversione.

Ma non è solo quello dei libri. Ti confesserò un mio piccolo segreto, forse anche un po' perverso: ogni volta che arriva un CD per arricchire la mia collezione (che conta più di seicento titoli, al momento), tra le prime cose non riesco a fare a meno di odorarne il libretto. È un rituale davvero piacevole: tuttavia, non è fondamentale per l'ascolto della musica in sé. E posso farne a meno senza tanti problemi.

In fondo, la musica non è nel libretto ma qui dentro. E questo
io non l'ho mai sentito profumare (ok, a parte il caso di un
CD in versione ultra-deluxe all'odore di mela verde, ma è
stata soltanto una rarissima eccezione!)
Questo perché, negli anni, ho sviluppato una semplice consapevolezza: la musica è sempre musica, da qualsiasi fonte provenga. Quindi, se un determinato album posso ascoltarlo solo in digitale, mi accontento senza problemi: basta che gli mp3 non siano di bassa qualità (questo sì, può darmi fastidio), poi va tutto bene.

Una volta non ero così: tanti anni fa ero molto più intransigente, e la musica volevo ascoltarla solo da CD o da vinile. Ma poi, grazie alle mie webzine musicali, ho capito che non sempre era possibile avere il supporto fisico. E non è solo perché ci sono tanti che pubblicano dischi solo in digitale; né l'ho capito pensando alle piccole band di cui mi occupo, per cui mandarmi un CD per una recensione è un costo non è indifferente. .

No, se sono diventato più lascivo l'ho fatto soprattutto per me. Ho capito, se non altro, che non accettando album digitali mi sarei perso tante occasioni. Non solo per la mia webzine, che occupandosi di band importanti poteva crescere in fatto di pubblico: parlo piuttosto di me stesso nell'intimo. Che rimanendo arroccato sul mio snobismo contro la musica digitale, mi sarei perso tanti bei dischi che invece ho potuto scoprire.

Ma lo stesso è successo anche coi libri. Forse in misura minore che con la musica, ma anche in questo mondo mi è capitato di scoprire romanzi splendidi leggendoli in ebook. E non solo da autori che pubblicano solo in questo formato: anche qui, è una scelta del tutto legato a miei bisogni personali. Perché in questi ultimi anni di ristrettezze economiche, spendere dieci euro o più per un libro è proibitivo; spenderne uno o due per un ebook invece lo è meno.

Ecco perché, secondo me, uno non dovrebbe fissarsi, né con gli ebook, né con i libri cartacei - né con uno dei due formati di musica, o di qualsiasi altra forma d'arte: così facendo, non fa altro che perdersi una parte di divertimento possibile. E poi, se non altro, un disco è un disco, basta che suoni; e un libro è un libro ovunque tu possa leggerlo. Poi è vero che anche io amo molto l'odore della carta: ma in fondo che importanza ha nella fruizione di un'opera?

La domanda: e a te piace l'odore della carta? Ma soprattutto: ti frena quando si tratta di ebook?

4 commenti:

  1. Diciamo che l'odore della carta è magnifico... suadente.
    Ma anche quella dei fumetti, o degli album.
    Ha qualcosa di magico.
    Ma non è solo quello: anche una questione di tatto.

    Moz-

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    1. Sono d'accordo. Ma come ho detto, per quanto mi riguarda non è necessaria per la fruizione di un'opera ^_^ .

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  2. La carta migliore da annusare era (e forse lo è ancora) quella dei fumetti Bonelli. Da bambino passavo ore con il naso incollato tra le pagine. Anche l'odore delle copertine di certi dischi in vinile erano magnifici (non tutti però).
    In generale va bene l'odore della carta ma, per esperienza, visto che mi capita di comprare spesso sulle bancarelle, ad un certo punto quell'odore scompare e tutto quel che rimane è puzzo di muffa e urina....

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    1. Per quanto riguarda me, preferisco le copertine dei CD: l'odore di carta semi-plastificata è fantastico, secondo me. Anche io, comunque, ho constatato che l'odore della carta non è eterno: un altro motivo per cui è una cosa bella ma non un argomento così forte contro gli ebook ^_^ .

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