giovedì 22 febbraio 2018

I blog e la bolla

Dì la verità: anche se Hand of Doom ti piace, ogni tanto pensi che io sia un po' un bastian contrario, non è vero? Non preoccuparti: se fosse, non ci sarebbe niente di male, anzi. Mi rendo conto molto bene da solo che il mio atteggiamento spesso è molto critico, quindi non posso darti torto. Ma non vorrei che pensassi  che lo faccio solo per il gusto di provocare.

No, non è questo che voglio fare con Hand of Doom, anzi: il mio obiettivo ultimo è un altro. E non ha certo l'accezione negativa di chi punta solo alla polemica: in realtà il mio obiettivo è spingerti a riflettere, a farti domande, a mettere in discussione le tue certezze - ossia, alla fine, a crescere e imparare. E forse non te ne rendi conto, ma questo è il modo migliore per farlo - forse l'unico davvero efficace.

Forse ti ricordi che nel post "Amazon e le recensioni dei classici" criticavo quei blogger che attaccano chi stronca un classico per il suo gusto personale. Lo fanno solo perché tra il loro pubblico, fatto di altri "letterati", è un'idea condivisa, quindi esprimendola è probabile che raccolgano solo consensi. E di sicuro è solo uno dei tantissimi casi in cui questo succede.

In generale, mi sembra che tanti, tantissimi online trattano il loro pubblico soltanto con accondiscendenza. Peraltro, in molti casi non c'è niente di male: se hai un'attività e devi vendere è anzi necessario (e anche giusto) farlo, specie se usi strumenti popolati da una massa di pecoroni di persone poco sveglie come i social network.

Il caso dei blog però è diverso: in teoria, il nostro mondo si rivolge a persone più attive e intelligenti, che hanno voglia di leggere e approfondire. Sì, è vero che anche in questo caso scrivere contenuti che vanno incontro ai loro pensieri, che confermano le loro idee può avere successo, per fidelizzare i vecchi fan e provare a persuaderne di nuovi a unirsi. Ma siamo sicuri che sia la cosa più positiva per l'intera comunità?

Per quanto mi riguarda, non è così. Rimanere chiusi e isolati dentro la propria bolla di filtraggio (ossia, in parole povere, il mondo di quelli che la pensano come noi), senza venire mai in contatto con altre posizioni non è positivo. Solo dal confronto con idee diverse, dalla riflessione, dal dialogo si può crescere, evolvere, imparare. E visto che siamo esseri umani e abbiamo bisogno di farlo per non irrigidirci e diventare vecchi e conservatori - con tutte le conseguenze nefaste del caso - uscire dalla bolla è quasi un obbligo.

Ecco perché io sono - e penso sarò sempre - una voce fuori dal coro. Non lo faccio per il gusto della polemica, che anzi non mi appartiene per nulla. Semplicemente, lo faccio per spingerti a pensare, per proporti un punto di vista diverso. Anche se poi tu non lo sposerai, non importa: magari rifletterai sull'argomento e troverai un'idea nuova, o ti capiterà una presa di coscienza a cui non avevi pensato. Dopotutto, non lo faccio nemmeno per convincerti: solo, per aiutarti a migliorare te stesso. Scusa se ti sembra poco!

La domanda: ti piacciono le voci fuori dal coro? O preferisci leggere idee con cui sei d'accordo?

8 commenti:

  1. Il proprio pubblico (in questo caso lettori) non bisogna trattarlo con accondiscendenza.
    Bisogna trattarlo con rispetto. Questa è la sola regola.
    Perché è brutto coccolare sempre, forse porta successo, ma non è mio costume (tanto che spesso i miei stessi lettori mi bacchettano). Ma, anche al contrario, non è bello nemmeno essere coccolati, almeno non a prescindere.
    Quanti cercano una claque osannante? No, anche quella è per me mancanza di rispetto... :)

    Moz-

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    1. Sono d'accordo al 100%. Con questo post volevo dire proprio questo: essere accondiscendenti può piacere, ma non rispetta molto l'intelligenza del tuo pubblico. Una cosa è l'utenza da social - che non ha intelligenza da offendere :D - ma quella del blog di norma è tutt'altra cosa :) .

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    2. Vero, c'è una distinzione tra blog e social ma almeno noi possiamo portare qualità da entrambe le parti, no?^^

      Moz-

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    3. Possiamo, ma non so quanto conviene. Se sui social porti qualcosa di intelligente non ti si fila nessuno, o quasi: meglio sui blog a questo punto :D .

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    4. Dai, dipende anche chi hai come amico :)

      Moz-

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    5. Mi sa che io la vedo così perché come amici non ho proprio delle cime. A parte i pochi che ho aggiunto perché conosciuti nel mondo del blog e qualche altro sparuto amico, gli altri lasciano un po' a desiderare. Ma forse sono io che li giudico male perché sono misantropo :D .

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  2. Dentro o fuori dal coro, non importa. M'interessa solo che siano voci intelligenti e che offrano degli spunti.

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    1. Bene, spero allora che nei tuoi gusti la mia lo sia ^_^ !

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