Se non sai di cosa sto parlando, per farla breve (puoi leggere qui un articolo con molti più dettagli), è stato testato un razzo molto potente, le cui evoluzioni in futuro potrebbero addirittura portare l'uomo su Marte. Ma di sicuro il particolare che ha stuzzicato di più la mia fantasia è un altro: al posto della zavorra inerte che si usa di solito in questi test (tipo blocco di cemento), nel razzo c'era un'automobile sportiva (una Tesla Roadster, per la precisione). Può sembrare una pacchianata, ma a me la cosa ha fatto riflettere molto. E in maniera seria.
... e non c'è solo la scritta "don't panic". A quanto pare, nel cruscotto ci sono anche un asciugamano e una copia della "guida galattica per autostoppisti"! |
Ad avermi colpito di più però è stata un'altra cosa: quella piccola targhetta al centro del cruscotto con scritto "Don't Panic" - chiara citazione di Guida galattica per Autostoppisti di Douglas Adams. Può sembrare un dettaglio di poco conto, ma non lo è affatto: anzi, senza probabilmente l'automobile non si sarebbe nemmeno trovata lassù.
Sapevo già che Elon Musk è un grandissimo amante della letteratura di fantascienza: non ha mai fatto mistero che è proprio questo che lo ha spinto a fondare SpaceX, l'azienda del Falcon Heavy (e non solo). Ed è per questo che l'imprenditore sudafricano ha in cantiere diversi progetti con la sua azienda, dal ritorno nell'orbita lunare alla già citata impresa di conquistare Marte. Un capriccio di un miliardario eccentrico? Io non direi proprio, anzi.
La ricerca spaziale in generale viene percepita dall'uomo comune come inutile e priva di senso, ma non lo è affatto. In un mondo così sovrappopolato e che si sta impoverendo di risorse, la possibilità di esplorare nuovi mondi, trovare nuovi spazi e cercare nuove approvvigionamenti per i bisogni umani non è importante: è fondamentale. No, non si va nello spazio per fare foto alla Terra da lassù: lo si fa per trovare una soluzione a problemi gravi come la povertà e le inuguaglianze crescenti.
Perciò, la Tesla Roadster che fluttua nello spazio non è il vezzo bizzarro di un riccone stravagante - o almeno, non solo. Per come la vedo io, è invece un primo piccolo passo verso un futuro più luminoso, magari lontano un miliardo di altri passi, ma che prima o poi arriverà. Ed è merito non solo della ricerca scientifica - tanto bistrattata, qui in Italia - ma anche della fantascienza: come detto, forse senza di essa SpaceX nemmeno esisterebbe.
Ecco perché, oggi più che mai è importante leggere opere di questo genere letterario: le sue idee e le sue intuizioni possono essere utilizzate per migliorare il mondo e la vita delle persone. E no, non è solo per dire: quell'automobile rossa che nelle prossimo migliaia di anni orbiterà intorno al Sole, mentre gli umani conquisteranno il suo sistema dimostra che è la verità. Alla faccia di chi dice che è solo letteratura di serie B!
La domanda: e a te che senso fa vedere quella Tesla Roadster fluttuare nello spazio?
L'aspetto visionario (in senso positivo) della fantascienza è sicuramente importante. Di solito però mi trovo più nei panni di chi pensa che quei soldi potrebbero essere dedicati ad altro. Il nostro problema non è che non c'è spazio, ma che le concentrazioni di ricchezza ignorano completamente la grande percentuale di popolazione in difficoltà. Se andremo su Marte, credo che porteremo lì anche i nostri problemi: diseguaglianze, avidità, sete di potere, indifferenza verso gli altri. Forse potremo migliorare la situazione del sovraffollamento, ma il lavoro da fare è prima di tutto qui, sulla Terra, nel nostro cuore e nella nostra testa. Senza quello, nessun Universo ci basterà.
RispondiEliminaMi spiace, ma in questo non posso essere d'accordo: la percezione che molti hanno che i soldi delle missioni spaziali possono essere usati per "scopi migliori" è falsata. Non lo dico io: lo dicono i numeri :) . Per esempio, ricordo che tempo fa calcolai che dando tutto quello che si è speso per la Stazione Spaziale Internazionale ai poveri italiani, avremmo potuto dare qualcosa come 4 caffè al mese. E prendendo poi solo il budget intero speso dall'Unione Europea: contando solo quello italiano, il conto sarebbe stato anche più basso. In compenso, è stato calcolato che rinunciando a un mese di guerra in Iraq, gli Stati Uniti potrebbero finanziare centinaia di missioni spaziali :) .
EliminaTi do ragione invece sul fatto che l'esplorazione dello spazio non è la panacea a tutti i mali. Ma intanto potrebbe risolverne alcuni, come la sovrappopolazione e la mancanza di risorse. Immagina per esempio che succederebbe a trasferire parte della popolazione che nel Corno D'Africa muore di sete su un pianeta disabitato, pieno d'acqua, che possono coltivare e dove possono costruire una società autonoma, senza che nessuno li infastidisca (come accade con quelli che migrano da noi). Di sicuro avrebbero altri problemi, ma almeno quello della sopravvivenza - che hanno ora - no. Ed è un bel problema.
Scusa la lieve polemica, comunque. So bene che le mie idee sono drammaticamente impopolari, e di sicuro non è mia intenzioni far cambiare le tue, né avere ragione a tutti i costi ;) . Semplicemente, io la penso così ^_^ .
Ci mancherebbe! Io esprimo un'opinione, ma in materia sono ignorante come una zucca. Non credevo che le missioni spaziali costassero così "poco".
EliminaAppunto dico che la percezione comune è falsata: sì, è vero, le missioni spaziali costano molto più di quanto un impiegato meglio può guadagnare nella sua vita. Ma molto meno rispetto a cose inutili o addirittura dannose, come per esempio la guerra.
EliminaE peraltro, la ricerca spaziale non è inutile: giusto per fare un esempio, la miniaturizzazione che oggi ci consente di usare personal computer piccoli e smartphone è partita negli anni '60, col programma Apollo. Senza, il mondo sarebbe molto diverso, probabilmente :) .
Sì, la percezione di queste cose è molto parziale e molto falsata. Il costo pro capite delle missioni spaziali, telescopi spaziali eccetera è davvero modestissimo in confronto al pacchetto di sigarette giornaliero (grosso modo 1700 euro l'anno che gente di mia conoscenza spende per farsi incatramare i polmoni) per una utilità pratica pari a zero: se proprio vuoi farti passare il nervoso fatti 30 km di corsa e vedrai che ti passa, eccome!
RispondiEliminaLe ricadute positive della ricerca sull’intera popolazione sono incalcolabili.
E ringrazia che il GPS usa l’inutile Teoria della Relatività, altrimenti saresti fuori rotta di 18 km ogni volta che chiedi al cellulare dove sei. (Ma perché allora non usi la cartina e la bussola?). Questo non lo dico io, lo dice Edward Muller professore di fisica a Berkeley. (rif. “Adesso” dello stesso autore)
Vaffanculo la teoria quantistica? E allora butta via proprio il tuo cellulare, visto che la usa.
A che accidenti serve lo studio del magnetismo, se non a farti fare quella risonanza in ospedale che ti dice che – per tua fortuna - non stai morendo di un fottuto tumore al cervello?
Oddio! Meno male che quel mal di testa non era qualcosa di peggio!
Vi lascio con un paio di considerazioni da parte di un ottimo blogger: http://smarcell1961.blogspot.it/2017/07/ma-in-pratica-cosa-serve.html
Ma la chicca - e che tra l’altro chiarisce come stanno le cose – è questa: http://smarcell1961.blogspot.it/2014/05/lhc-sara-pure-interessante-ma-ha-un.html
Non so perché, ma il tuo commento era finito da solo nella cartella "spam", vai a capire un po' perché - mentre quelli di vero spam non ci finiscono XD .
EliminaComunque sono d'accordo al cento percento con tutto quello che hai detto ^_^ . Anche sul blog di Stefano Marcellini, che infatti leggo sempre :D .