E così, per il mio compleanno di quest'anno a casa è arrivata una copia di The Dome. È un bel tomo da oltre mille pagine, ma ci ho messo meno di un mese (per la precisione, ventitré giorni) a leggerlo. Come ho scritto tre settimane fa, in parte è a causa dello stile di King, molto scorrevole. Ma il merito maggiore è della trama, incalzante, senza momenti morti, ma soprattutto inquietante e dannatamente realistica, nonostante gli elementi fantastici.
Per farla breve e senza grandi spoiler, è la storia di Chester's Mill, una cittadina che si trova tagliata fuori dal resto mondo da una misteriosa cupola: uno scenario a metà tra fantascienza e paranormale. Di norma un fatto simile sarebbe al centro della storia, ma non stavolta: per King la cupola è solo un pretesto per parlare d'altro.
In fondo che cosa sia la cupola, chi l'ha creata e come funzioni è una questione marginale - e questi misteri vengono spiegati solo di fretta nel finale, che tra l'altro per come è veloce è l'unico piccolo difetto che ho trovato nel libro. Lo scrittore americano si concentra molto di più sugli abitanti di Chester's Mill. E soprattutto sul loro lato peggiore, fatto di ambizione, egoismo, sete di potere e di soldi.
Se si fa attenzione, è proprio da queste basi che parte ogni disavventura e ogni tragedia della lunga serie che le persone intrappolate subiranno. E in generale, la cupola e chi l'ha messa lì non sembra essere il vero nemico: agisce solo come un catalizzatore per scatenare qualcosa di latente, ma già presente. Perché la vera minaccia alberga già nel cuore degli uomini.
È proprio questo che rende The Dome un romanzo davvero inquietante. In fondo la cupola non fa paura: è e rimane l'espediente, per quanto riuscito e realistico, di una storia di fantasia. Ma gli abitanti di Chester's Mill, come detto, sono reali al cento percento. Nell'egocentrismo, nell'indifferenza, nell'avidità e nella stupidità di molti di loro puoi ritrovare persone che conosci, che puoi incontrare nelle vie e nelle piazze nostri paesini e le nostre città. E la consapevolezza che il mostro non sia un vampiro o un licantropo ma il tuo vicino di casa è spaventosa.
Questo è il punto di forza più grande del libro. E poi c'è lo stile di King, che come ho già detto è scorrevole ma anche con una ricchezza e una dimestichezza incredibili - so che non dovrei, visto che ho forse un millesimo della sua esperienza, ma ammetto di invidiarlo molto. E ci sono moltissimi personaggi diversi tutti ben impostati, a rendere la trama principale e le innumerevoli sottotrame sempre interessanti e mai banali. Cosa chiedere di più?
Insomma, secondo me The Dome è un piccolo capolavoro: forse è vero che per colpa del finale perde un pochino, ma nei miei gusti è giusto un pelo sotto ai suoi libri più amati come Il Miglio Verde o Carrie. Ed è un romanzo da leggere per tutti, anche per chi di norma non ama il paranormale o la fantascienza: come ho già detto di questi elementi ce ne sono pochi. Per il resto non è altro che un ritratto molto realistico del peggio (ma in parte anche del meglio) dell'umanità.
Insomma, secondo me The Dome è un piccolo capolavoro: forse è vero che per colpa del finale perde un pochino, ma nei miei gusti è giusto un pelo sotto ai suoi libri più amati come Il Miglio Verde o Carrie. Ed è un romanzo da leggere per tutti, anche per chi di norma non ama il paranormale o la fantascienza: come ho già detto di questi elementi ce ne sono pochi. Per il resto non è altro che un ritratto molto realistico del peggio (ma in parte anche del meglio) dell'umanità.
La domanda: hai mai letto The Dome?
Il romanzo è bellissimo ( salvo accettare quel finale e ci vuole un bell'atto di fede ), ma fatti il favore di non guardare mai la serie televisiva, è una porcata. :-)
RispondiEliminaNon era mia intenzione farlo :D ! Ho già letto dei giudizi negativi online sulla serie TV, e in particolare mi ha fatto desistere il fatto che ci sono tantissime differenze di trama. Visto che sono il classico tipo puntiglioso su questioni simili, è meglio che lascio perdere :D .
Elimina