Mi capita a volte, su Heavy Metal Heaven, di recensire qualche album nei pressi dell'anniversario della sua uscita, come per celebrarlo. Con Sad Wings of Destiny, vista la sua eccezionale importanza, non ho potuto certo fare eccezione: la sua recensione è uscita questo lunedì. In seguito, mi è successa una cosa curiosa: una persona mi ha lasciato un commento entusiasta presso il link della recensione sulla pagina Facebook della webzine. Era molto contenta, perché la canzone intitolata Angel è stata la colonna sonora di un evento importante per lei, e la mia recensione gliela aveva ricordata.
La "famigerata" copertina di Sad Wings of Destiny |
A qualcuno un comportamento del genere farebbe storcere il naso. A me no, in realtà: come ho detto preferisco qualsiasi commento che nessuno. E poi, non mi piace offendere gli altri: spero che questo articolo infatti non lo faccia (ma dubito seriamente che il commentatore lo legga mai). Il suo intervento mi ha però fatto riflettere. Se il suo autore avesse aperto la recensione, avrebbe saputo immediatamente che Angel non è nel disco, visto che la lista delle canzoni è sotto a ogni recensione. Eppure, non l'ha fatto: si è semplicemente fermato alla prima impressione.
Più in generale, da quel che vedo, mi sembra che molti, troppi utenti nelle loro attività in rete tendano a fermarsi all'apparenza, senza andare oltre. Da chi prende seriamente i link di Lercio a chi insulta gli autori di articoli avendo letto solo il titolo, passando per chi dà interpretazioni sbagliate delle immagini, è un comportamento assodato non approfondire, fermarsi alla superficie, Il che, però, porta spesso a errori grossolani, dannosi sia per chi li fa, che di sicuro non ci fa bella figura, sia per l'autore dei post fraintesi. Eh si, perché la domanda che mi sono fatto dopo quel commento è stata: possibile che dopo i tanti giorni spesi a scrivere e revisionare la recensione, l'unica cosa che coglie l'occhio è la copertina dell'album? La consapevolezza di non essere letti, nemmeno da chi in teoria lo dovrebbe fare (se uno è fan della pagina di una webzine, non è lecito ipotizzare che legga anche i contenuti del sito in questione?) non è piacevole, per niente.
Come ho già detto, poi, non me la prendo con l'autore di quell'intervento; ho già scritto in precedenza, però, che preferirei avere commenti più "sul pezzo". Ma forse è chiedere troppo: in un mondo così frenetico come di quello di internet, ormai per contenuti lenti come recensioni e articoli di blog c'è poco spazio. Non che io chiuda i miei siti, andrò avanti come sempre; semplicemente, a volte mi chiedo se ne valga ancora la pena, vista la situazione attuale.
La domanda: vi è mai capitato che qualcuno fraintendesse il titolo o le immagini dei vostri articoli? Se volete, potete raccontare gli aneddoti più curiosi che vi sono capitati!
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