venerdì 11 marzo 2016

Nervi scoperti

I fatti sono questi: negli scorsi giorni praticamente non ho avuto internet in casa. Gestire le webzine musicali in queste condizioni è stato duro, e mi ha portato via gran parte del tempo. E siccome alla fine accedere alle bozze dei miei post per completarli è stato impossibile, non sono riuscito, se non nel tardo pomeriggio di oggi, a scrivere molto per Hand of Doom. Ecco, questo post potrebbe concludersi qui; tuttavia, c'è di più.

In realtà un'idea per un post io l'avrei anche avuta; ho deciso tuttavia, in un tempo molto breve, di cassarla senza appello. Questo perché, come ho già detto tante volte, odio le polemiche, e non voglio farne mai, sia pure sull'onda del momento. In effetti, però, la tentazione di scrivere un post molto rabbioso c'è stata. Ultimamente sto leggendo in rete un sacco di stupidaggini, di bufale, di atrocità; e negli ultimi giorni, il loro impatto è stato devastante. Mi è venuta voglia di urlare contro tutti e tutti, e poi di allontanarmi il più possibile da internet: è questo il mio livello di frustrazione.

Ma ho deciso di non farne una questione più grande di quel che è, per una semplice ragione: sono consapevole che è solo un problema mio, qui e ora. Di contenuti irritanti la rete è piena da sempre, ma di solito non ci faccio molto caso: magari mi arrabbio, ma mi passa già cinque minuti dopo. Di solito inoltre sono più tollerante, e i contenuti che non siano stupidi in maniera estrema non mi toccano granché. Nelle ultime settimane invece questo non mi riesce: la mia soglia di tolleranza è molto più bassa, e tendo ad avere sempre i nervi a fior di pelle. Qualcuno al posto mio comincerebbe a litigare con tutti al minimo accenno: così avrei fatto anche io, qualche anno fa. La mia maturità e la volontà di quieto vivere mi portano invece a evitare, a tenere tutto per me: non farò niente del genere, anche se forse sarebbe liberatorio.

Non so dire da cosa derivi questo mio stato mentale. Come ho già detto c'è tanto che bolle in pentola negli ultimi tempi, il che mi porta anche parecchio stress; i problemi, non ultimi quelli della linea (estremamente castranti per un blogger!), di sicuro non mi aiutano a diminuirlo, anzi. Non è un periodo positivo, insomma, né per l'umore né per la mia attività online. Che dire se non che spero passi al più presto, e possa vedere giorni migliori!

La domanda: sono curioso: tu come gestisci la tua vita online quando vivi un periodo di nervosismo al di sopra della media?

7 commenti:

  1. Non vale la pena cercarsi altro stress in rete quando ce n'è già abbastanza nella vita. Quando mi capita, riduco le attività on line al minimo indispensabile e se posso evito proprio: se sparisco per qualche giorno da Internet non è poi grave. Tornerò poi, quando sarò in grado di liberarmi delle sciocchezze con una scrollata di spalle.

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    1. Sono perfettamente d'accordo, è infatti la tattica che sto attuando anche io, almeno in parte. In questi giorni sto interagendo il meno possibile, al massimo commento qualche blog, ma sui social non sono molto presente. E spero che tra qualche giorno, quando avrò ricominciato a lavorare seriamente, riuscirò di nuovo a navigare con tranquillità, visto che poi avrò ben altri problemi :) .

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  2. Ci sono momenti in cui è necessario prendersi una pausa da tutto. Poiché non vivo il blog come un obbligo o una responsabilità il primo a essere sacrificato è proprio questo. Se mi assento, non penso di mancare a qualcuno o che in rete non si possa fare a meno delle cose che condivido. Vivo i miei momenti no in totale solitudine e difficilmente coinvolgo le persone, meno che mai quelle che mi conoscono poco!
    Buona domenica, Mattia! :)

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    1. In realtà se sparissi per un po' il tuo blog mancherebbe a me, e non solo probabilmente. Può essere che il mio non abbia lo stesso destino, visto che è molto meno seguito, quindi potrei abbandonarlo per un po', ma chi può dirlo?
      In ogni caso, buona domenica anche a te ^_^ .

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  3. Mah, considerando la mia importanza nell'economia virtuale e bloggeriana del pianeta, direi che "si fa quel che si può con quel che si ha quando se ne ha voglia!"
    In fin dei conti il mondo girava ugualmente quando io non esistevo, no?
    ciao!

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    1. Vero, se anche io saltassi un paio di aggiornamenti del mio blog, dubito che sarebbe un problema, anche per i miei pochi lettori. Dopotutto però sono io stesso che ci tengo ad avere una cadenza fissa: si può dire che sono ossessionato, anzi :D . Per questo, anche se forse non sarebbe un male, non mi stacco dal blog: l'ho fatto dai social network, ma continuerò a scrivere qui e anche a commentare, un pochino, i blog altrui :) .

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