martedì 4 febbraio 2020

Pubblicità invasiva

Tra i vari regali che mi hanno fatto (o che mi sono fatto da solo) a Natale, il più apprezzato e utile è stato un nuovo tablet. Era un po' che ne avevo bisogno: quello vecchio era ormai mezzo rotto, oltre che così datato da non consentire il funzionamento di buona parte di ciò che mi sarebbe interessato installare al suo interno. Da qui, il cambiamento.

E così, sono diverse settimane che sto esplorando il mio nuovo tablet, un prodotto di sottomarca economica ma che va alla grande. Mi consente non solo di usare molte app che sul vecchio era impensabile far girare (giusto per dirne una semplice, quella di Instagram), ma anche di portare avanti la mia attività di scrittura quando sono in giro, grazie alla tastiera esterna che ci si può collegare. Ma insieme ai lati positivi, ne ho scoperti anche alcuni negativi: uno su tutti, la fastidiosa sovrabbondanza di pubblicità presente in decine di app.

Puoi farci tante cose. E ancora di più ne potresti fare se il
suo schermo non fosse occupato la metà del tempo da
pubblicità inutili e fastidiose!
Sono presenti in special modo nei giochi, ma non solo: anche il programma di scrittura che uso, per quanto ottimo per i miei scopi, ha il difetto di visualizzare molto spesso video pubblicitari a tutto schermo. Video che per fortuna il tablet ha il pregio di bloccare all'istante, forzando in qualche modo l'uscita, ma che comunque mi lasciano perplesso.

Non è solo per il senso di irritazione, peraltro piuttosto ovvio: se sei impegnato in un'attività, anche se è soltanto giocare, non è piacevole venire interrotti, neppure per una manciata di secondi. C'è anche un altro importante fattore che mi dà parecchio da pensare: ma questo genere di pubblicità serve davvero a qualcosa, o è del tutto inutile?

Per quanto mi riguarda, ho molti dubbi in proposito. Guardando con più attenzione a quelle che si presentano, posso dividere queste pubblicità in due tipi: ci sono giochi random, e poi ci sono quelle di cose che tutti conoscono. In quest'ultimo caso, parlo di app come quelle di Amazon o addirittura quella di Facebook, che ovviamente io già ho: c'è davvero qualcuno che non le ha installate non per disinteresse, ma per dimenticanza? Non ne ho la certezza, ma mi sembra improbabile.

Certo, c'è da dire che non avrei scaricato quell'app,se non fosse fondamentale per il mio lavoro. E sai perché? Perché, come ho detto, mi dà fastidio se mi interrompono mentre sto giocando, quindi non sono molto portato verso chi lo fa. Perciò, a Facebook va bene, ma ai giochi no: li potrei scoprire, ma non ne ho un bisogno stringente, quindi la loro intromissione mi allontana, invece di portarmi a scoprirli. Insomma, la pubblicità ha l'effetto opposto a quello che in teoria dovrebbe avere.

Peraltro, credo di non essere l'unico a non essere attratto da questo continuo bombardamento. Come non sono attratto da metodi analoghi a questi: per esempio, non faccio molto caso nemmeno alle pubblicità in cambio di cui, in certi giochi, ricevi bonus e vite gratis. Il mio unico obiettivo è proprio ottenere quei bonus, quindi spesso non faccio nemmeno caso a ciò che visualizza lo schermo, ma solo al contatore che mi dice quando sono passati tutti i secondi necessari e posso chiudere.

In generale, trovo che uno stile di marketing così invasivo sia controproducente. Almeno, lo è nel mio caso: io tra l'altro sono quello che, se un sito mi impedisce di entrare perché devo disattivare l'adblock, preferisco uscire che farlo, visto poi che quasi mai la pagina in questione è fondamentale alla mia vita. Forse il problema siamo solo io e il mio carattere; tuttavia, la mia impressione generale è diversa.

Penso in realtà che nel mondo del marketing si stia andando troppo oltre: non parlo solo di tablet e computer, perché per esempio anche in TV ci sono fenomeni simili. Non è altro che un continuo martellare, e il fatto che secondo me sia per lunga parte inutile lo rende persino più fastidioso. Poi certo: saranno pure uno dei grandi motori dell'economia, specie di quella digitale. Tuttavia, se le pubblicità fossero meno invasive, per me sarebbe di gran lunga preferibile!

La domanda: anche a te danno fastidio le pubblicità che interrompono le tue attività?

4 commenti:

  1. In realtà era già stato fatto uno studio in proposito ed era risultato infatti che quel genere di pubblicità (o anche i video che partono da soli nelle pagine web) erano proprio controproducenti. Non ho capito perché continuino così insistentemente comunque ora i pubblicitari fanno molto più affidamento su figure tipo influencer o simili.

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    1. Non conoscevo questo studio, ma le sue conclusioni non mi stupiscono per nulla :) . E nemmeno io, a questo punto, capisco perché si continui a insistere.

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  2. Certo che sì, mi danno fastidio. Se gioco, poi, scatta l'imprecazione. Sono d'accordo anche sulla dubbia utilità di certe forme di pubblicità. Persino nel caso degli spot migliori, come possono essere alcune pubblicità di auto, ricordo la bellezza delle immagini ma non la marca che pubblicizzano. A che pro, quindi?

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    1. Anche io sono così: delle pubblicità belle spesso mi ricordo poco ciò che sponsorizzano. Ma c'è anche da dire che quelle che mi piacciono davvero sono una frazione minuscola del totale: molte di più sono quelle che trovo stupide, fastidiose, poco riuscite :) .

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