martedì 21 agosto 2018

Vacanze su Facebook

Ho un amico su Facebook che mi lascia perplesso. Mi lascia perplesso in particolare il comportamento che ha messo in atto nelle ultime settimane, grazie al quale ho potuto seguire senza volerlo tutte le sue vacanze, attraverso le tonnellate di fotografie e di aggiornamenti da lui riversati sul social network di Zuckerberg.

Ma sai una cosa? Non ho paura che scopra questa mia perplessità, anche se pubblicherò il link di questa riflessione proprio su Facebook. E sai perché? Perché in realtà la persona di cui sto parlando non è una sola in realtà. Sono invece diversi amici, tutti accomunati dal proporre sui social questo report ossessivo e continuato delle proprie vacanze.

Ecco come mi sembra chi si fa i self... no, dai, stavolta ho
esagerato: vorrei perciò chiedere scusa alla razza dei gorilla,
nobili creature intelligenti che ho offeso con questo paragone!
(Scherzo, eh - forse!)
Magari mi sbaglio, ma mi sembra che questo sia un comportamento diffusissimo tra tantissime persone, non solo tra i miei contatti. Ed è questo che mi lascia più perplesso: per quanto ci provi, io proprio non riesco a capirlo.

Non lo capisco perché se avessi i soldi per una vacanza (e spero che a breve mi capiterà davvero di averli) farei di tutto per godermi ogni secondo a fondo. Non sprecherei tempo a far vedere a tutti quanto sto bene, aggiornando Facebook ogni dieci secondi; anzi, i social network sarebbero l'ultimo dei miei pensieri.

In fondo, per quale motivo dovrei farlo? Per fare invidia a chi non può permettersi una vacanza, o  a chi in agosto deve lavorare? Spero non ti offenda se ti dico che questo mi sembra stupido al quadrato. Perché da un lato, essendo uno stronzo un po' cattivello, posso capire il gusto di fare uno sgarbo a qualcuno che disprezzo. Ma vedo difficile fare una cosa del genere postando su un qualsiasi social - men che mai cretinate simili, poi.

Peraltro, su Facebook non ho nessuno che odio - e parlo di odio vero, non di una semplice antipatia più o meno lieve: quindi non potrei far loro invidia in questa maniera. In compenso, molti dei contatti che ho sul social sono di persone che stimo: di sicuro se loro non potessero permettersi una vacanza e io sì mi dispiacerebbe per loro. Altro che rompergli i coglioni farglielo pesare ancora di più!

Ma la ragione principale per evitare questo comportamento è molto più egoistica. Ho già detto che se faccio una vacanza voglio pensare a me stesso, al mio esclusivo piacere: come faccio se spreco gran parte del mio tempo a scattare foto? Che sia per fare invidia agli altri o solo per mostrare cosa stia facendo in maniera innocente, non cambia la sostanza: fare un report delle mie vacanze significherebbe sacrificare agli altri il tempo e gli spazi di cui io (e le persone che amo) merito di godere.

Sì, mi rendo pure conto che il mondo va dalla parte opposta rispetto alle mie idee: siamo la cultura dell'apparenza, in cui non conta quello che vuoi o quello che sei, ma solo come ti mostri. Ma sai che? Io sto benissimo così. Ho passato agosto a casa mia a scrivere, ma probabilmente sto molto meglio di chi ha passato le sue vacanze nei posti più emozionanti del mondo a farsi selfie. Se non altro faccio ciò che mi rende felice e vivo il momento, non penso a come mi vedono gli altri ma solo al mio benessere: quanti possono vantare di fare lo stesso, al giorno d'oggi?

La domanda: e tu passi le vacanze sul luogo effettivo della tua vacanza, oppure su Facebook?

8 commenti:

  1. Figurati, io faccio fatica a spendere tempo in foto anche per uso familiare. Mi sembra sempre che fotografare distolga attenzione dal vivere il momento. Poi le faccio, le foto, tanto per agevolare i ricordi in futuro, ma i social in quel campo non li contemplo proprio. :)

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    1. Ma infatti io non sono contro le fotografie, eh! Se avessi lo smartphone (ebbene sì, non ce l'ho), qualcuna la farei anche io, in viaggio. Ma non più di una o due: a che serve fare miliardi di foto se poi non vivi il momento? Il miglior ricordo non è quello della mente, della bellezza che hai intorno, invece che una foto come quelle che scattano in tanti? Almeno, io la penso così :) .

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    2. Sì sì, avevo capito cosa intendevi. :)

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  2. Non faccio vacanze, ma non credo che le pubblicherei su Facebook, al massimo farei qualche foto di paesaggi e panorami e li pubblicherei su Instagram, come faccio per quelli della mia città.
    So di certo che foto con la mia faccia difficilmente ne metterei.
    Non ho niente contro chi lo fa, ognuno è giusto che sul proprio profilo inserisca ciò che più gli aggrada.
    Anzi io al momento preferirei vedere più foto e meno lamentele di ogni tipo su Facebook.

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    1. Puntualizzerei però che a me non danno fastidio le foto, né chi le posta: mi lascia perplesso più che altro il comportamento in sé, che è molto lontano dal mio sentire. Ma anche se spesso sono poco interessanti, non provo fastidio nel vedere le foto altrui su Facebook. Ben vengano, anzi, se l'alternativa sono polemiche e insulti :D .

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  3. La foto con cui illustri l'articolo vale più di ogni parola!
    Del resto è risaputo che io da anni mi sono cancellato definitivamente da feisbuc, per cui...
    Resta il fatto che foto ne faccio parecchie...ma senza perdermi il momento, in particolare perché, vista la vecchiaia in arrivo, vorrei ricordarmi qualcosa negli anni a venire.
    In particolare dovrò ricordare come si usa il computer per vedere le foto che dovrebbero ricordarmi le cose... :-)

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    1. Come ho già detto, non sono contro le foto in sé, ma mi lasciano perplesso l'ostentazione e il "report ossessivo". Se fai foto come integrazione alla tua esperienza di vacanza, è un comportamento che capisco benissimo; non capisco chi le fa per farci l'album su Facebook, tutto qui :) .

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Il tuo commento è molto prezioso per me. Anche se mi vuoi insultare perché non ti piace quello che scrivo, fallo pure: a prendere in giro i maleducati mi diverto tantissimo! Ma a essere sincero preferisco chi si comporta bene: se lo farai anche tu, mi farai ancora più contento!