martedì 14 agosto 2018

Il mese della scrittura

Domani sarà Ferragosto: una di quelle strane giornate di vacanza in cui le persone "normali" si comportano in una maniera che io giudico strana. Come accade a Pasquetta e a Capodanno, in questa occasione noto spesso tra la gente - specie quella che frequenta i social - una certa angoscia. Angoscia dovuta alla questione: cosa facciamo a Ferragosto? Come occupiamo il nostro tempo in questa occasione?

Non ho mai capito questa ansia di dover per forza uscire, divertirsi, fare festa. Per dire, per tanti anni ho passato spesso le giornate libere a casa, e sono stato benissimo così. A parte questo, poi, per domani ho dei programmi: vuoi sapere cosa voglio fare? Niente di più e niente di meno di ciò che ho fatto ogni giorno (o quasi) dal'inizio di questo mese: scrivere.

Un'immagine di quello che uno potrebbe pensare sentendo
parlare di "scrittura in agosto". Peccato che in questo mese
l'erba è secca e gialla, fuori ci sono quaranta gradi percepiti
e io preferisco di gran lunga stare nel buio della mia camera!
Se per tanti altri questo è stato un mese di riposo, io invece ho aumentato il mio carico di lavoro. Come sempre ho scritto ogni giorno, ma più della media: a parte poche eccezioni, ho scritto sempre più di ottocento e spesso più di mille parole al giorno. Una cosa che da qualche mese non capitava più

Non è stato un risultato facile. O meglio, da un certo punto di vista lo è stato: con tutti i miei blog in modalità estiva, ho molto, moltissimo tempo in più. Ma da un altro, col caldo e i tanti malesseri che ne conseguono, è difficile essere concentrati e lucidi al punto giusto. Ma nonostante questo, ho stretto i denti e continuato ad andare avanti.

Del resto, per me questo è proprio il mese della scrittura per eccellenza. Lo è da molti anni: questo però è il primo agosto in cui posso contare sulla nuova mentalità e professionalità sviluppate alla fine dell'anno scorso. Ed ecco perché sono convinto che in questo mese raggiungerò risultati ancora migliori degli ultimi mesi. E se le trentanovemila parole di aprile sono (quasi) irraggiungibili, le quasi ventinovemila di marzo non sembrano un miraggio, anzi.

In questo mese, insomma, sto mettendo un bel tassello per il nuovo romanzo attualmente in fase di scrittura. Che non penso sarà pronto nel giro di quattro mesi come il precedente - ma c'è una buona ragione: l'altro era lungo novantamila parole, questo è a quasi sessanteseimila ed è a malapena a metà. Ma in fondo non importa: che tu ci metta un mese o dieci, l'importante è essere costante e portare a termine ciò che hai iniziato. E questo di sicuro non mi manca... specie in questo mese!

La domanda: tu ad agosto ti riposi, oppure scrivi di più come me?

2 commenti:

  1. Avrai passato un bel Ferragosto, allora! Io invece oggi non ho scritto, ma ho finalmente capito cosa non mi convinceva della storia che sto preparando e trovato la via da seguire. Considerati i numerosi cambi di rotta, lo considero un passo importante. :)

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    1. Buon per te: è sempre utile programmare, pensare e ripensare una storia anche quando non si scrive ^_^ .

      Comunque sì, ho passato un bel Ferragosto, anche se alla fine i miei piani sono andati un po' a rotoli e ho scritto poco. Ma comunque è stata una bellissima giornata ^_^

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Il tuo commento è molto prezioso per me. Anche se mi vuoi insultare perché non ti piace quello che scrivo, fallo pure: a prendere in giro i maleducati mi diverto tantissimo! Ma a essere sincero preferisco chi si comporta bene: se lo farai anche tu, mi farai ancora più contento!