Piuttosto, oggi mi andava di parlare di quelle occasioni come l'altroieri, in cui in teoria avrebbe dovuto uscire un post ma, per un motivo o un altro, questo non è stato possibile. Nell'ultimo periodo, peraltro, mi è accaduto abbastanza spesso di saltare un appuntamento fisso programmato. E sai che? Anche se mi piacerebbe essere più costante, in fondo non ci trovo nulla di male.
In questo periodo sono sveglio quanto e ho la stessa verve di questo bel micione. |
In primis, non vivo Hand of Doom come un dovere. Al contrario, gestire questo sito per me è un piacere. Mi piace farlo anche in maniera schematica, postando con costanza negli stessi giorni, e ci metto tutta la serietà nel farlo, come fosse un lavoro vero e proprio: anche così, però, rimane in fondo un divertimento.
Quindi, se per qualche motivo ho poco tempo preferisco impiegarlo per altro: per esempio sulla scrittura, che come ho già detto al momento è la mia priorità assoluta. Per non parlare di quando le energie latitano, come mi è successo tante - troppe volte - nell'ultimo periodo: quando, insomma, ho un post nel calendario editoriale ma non ho la forza materiale per svilupparlo in maniera soddisfacente.
Soprattutto, però, a volte succede che io non riesca a trovare un argomento interessante da affrontare nel post - che sia in scaletta o meno. Forse è anche normale: dopo quasi dieci anni di blogging, capita a volte di non aver nulla da dire. E così, invece di scrivere qualcosa di poco ispirato o una ripetizione di concetti già espressi, preferisco tener chiuso per quel giorno: meglio così, per quanto mi riguarda.
Ecco perché non trovo nulla di sbagliato nel fatto che il mio blog ogni tanto salti un appuntamento. Ed ecco perché continuerò a farlo anche in futuro, probabilmente anche passata l'estate - in cui ovviamente abbasserò i miei ritmi come fanno tutti. In fondo, come già detto, per me gestire Hand of Doom è un piacere: se dovessi mettermi a farlo per dovere, se dovessi sentirmi costretto a scrivere, poi che piacere sarebbe?
La domanda: ti dà fastidio quando mi si forma un buco nella scaletta? O per te va bene così?
Giusto, inquinare il piacere con il dovere non è affatto una buona idea! ;)
RispondiEliminaEsatto :D !
EliminaCredo che in generale i buchi in scaletta danno più fastidio al padrone di casa che non ai suoi ospiti... il che mi fa pensare che una piccola dose di "blog per dovere" è ampiamente diffusa
RispondiEliminaIn effetti, una volta anche io facevo blog per dovere, e mi sentivo obbligato a riempire tutti i buchi della programmazione - magari solo con un post di due righe in cui spiegavo che non ce l'avevo fatta a scrivere il post previsto. Da quando ho smesso però di sicuro va meglio: se non altro, non vivo più quest'esperienza con ansia, ma solo con divertimento :D .
EliminaRientra nel medesimo discorso fatto in un altro post: le pause ci sono, avvengono, ci vogliono! Non possiamo stare sempre a scrivere, come macchine, si perderebbe il gusto... sembrerà una cosa forzata, doverosa, non più un divertimento.
RispondiEliminaIl blog, ma come anche la scrittura, è un piacere. Così come tante altre cose... e a volte ci sono piaceri maggiori, tipo chessò... una giornata al mare... e allora non si blogga: che problema c'è? XD
Moz-
Appunto, come dicevo io non c'è nessun problema a fare una pausa qua e là. Anche se io la mia giornata libera la passerei in una città d'arte o al massimo in montagna - il mare lo schifo proprio XD .
EliminaEra come esempio, io nemmeno sono tipo da mare, madatemi una piscina e sono strafelice... sticazzi la scrittura, per una volta XD
EliminaMoz-
Preferisco la piscina anche io, in effetti. Anche se sono più un tipo da città d'arte, appunto :D .
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