P.S. E' un post comunque tirato su nel pochissimo tempo che ho avuto, mi scuso se non coerente come le mie solite riflessioni
mercoledì 9 febbraio 2011
Un'odiosa ricorrenza
"Riposa in pace, Eluana" scrivevo su questo stesso blog ormai due anni orsono, che non son molti anche se da allora sembra passata un'era. Oggi, a due anni di distanza da quell'evento, il mio augurio si è rivelato purtroppo sbagliato: come stabilito dal nostro "amato" governo, si celebra la prima giornata degli stati vegetativi, un vero e proprio insulto a tutto ciò che il caso Englaro ha rappresentato. Secondo me è una mancanza di rispetto verso il povero Beppino Englaro, che dopo aver dovuto vedere la scomparsa della propria figlia, e aver visto il suo corpo stuprato da persone che pensavano di aver la verità assoluta, o che peggio lo usavano per convenienza politica, e non solo: ancor peggio, è una vittoria per chi assolutizza i propri pensieri su chi, come me, crede nella libertà di coscienza. Certo, ormai, Eluana è morta da due anni; ma questo caso, anche se vecchio di due anni, mi è comunque rimasto dentro, come un simbolo della libertà di scelta, che troppe volte viene ancora violata, in questa che dovrebbe essere una democrazia e invece è una specie di dittatura in cui comanda non tanto la maggioranza (perché ricordo che due anni fa la maggioranza era a favore della libertà di scelta), ma di una minoranza piccola ma rumorosa, che viene supportata da una classe politica fin troppo zelante verso la chiesa cattolica. Per questo, sono assolutamente schierato contro questa giornata, e mi auspico che in un futuro la libertà di scelta possa progredire, e questa diventi la giornata della libertà di scelta, invece che quello della della sudditanza dei principi di parte sulla totalità delle persone.
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