martedì 21 luglio 2020

Il sereno sta tornando

Anche se qualcuno potrebbe averlo pensato, in questa lunga pausa, te lo posso dire: no, non sono morto. E neppure ho perso la voglia di gestire Hand of Doom, anche se questo è un pensiero comprensibile: dopotutto, il mio ultimo post, almeno qui, risale addirittura a tre settimane fa. Sui social e in altri luoghi del web invece ho mantenuto la mia attività, anche lì però ridotta ai minimi termini: questo perché non ho avuto né il tempo né la serenità di dedicarmi a nulla, in questo periodo.

Ora però che conto di averne di più, vorrei ricominciare con la solita routine - o almeno con un post a settimana, in virtù della "modalità estiva" tipica di questi mesi. E quale miglior inizio se non raccontarti cosa mi ha trattenuto? Di norma non lo farei: come sai se mi segui da un po', non amo raccontare fatti miei privati. Ma questa volta mi sento di farlo: ti racconterò per esempio che sto scrivendo questo post a Fabriano. Città in cui mi sono appena trasferito

In particolare, è successo lo scorso giovedì, il primo giorno nella nuova casa dopo un periodo passato a impacchettare le mie cose. Non è stato un gran trasloco: prima abitavo a meno di mezz'ora di strada da qui, e non ho neppure cambiato provincia. Ma al tempo stesso è stato un grande passo: qualcosa che dovevo - anzi, dovevamo - fare.

Non è solo perché Monica lavora qui, e ora, invece di dover spendere carburante per fare mezz'ora di strada avanti e indietro ogni giorno può andare a lavorare piedi. Il motivo vero e proprio è invece che nella vecchia casa, in cui abitavamo insieme ai miei genitori, era ormai impossibile vivere. O almeno, farlo in maniera serena.

Non scenderò in dettagli troppo intimi, perché non credo che sia il caso di sbandierare troppo fatti privati in pubblico. Posso però raccontarti che, con questo trasloco, già mi sento molto meno oppresso da tante piccoli e grandi soprusi che dall'altra parte invece erano quotidiani. E soprattutto, mi ritrovo in una casa in cui io e le mie idee veniamo valutati più del valore in cui erano tenute in conto una volta - che era rasente allo zero.

Quest'ultima è una delle ragioni cardine che mi ha spinto a traslocare. Vivere in un luogo in cui ogni tua opinione viene mortificata, non considerata, da persone che per giunta  non si dimostrano affatto più intelligenti e furbe di te, non è bello. Per anni, questo è stato all'origine della mia scarsa autostima, e anche dopo che ho rivoluzionato la mia vita nel 2017 è rimasto una grossa ombra sulla mia vita.

Il motivo principale è però un altro: quanto accaduto durante il lockdown. Un lockdown che all'inizio ho vissuto con serenità, come già scritto in alcuni vecchi post, ma che nel finale è stato rovinato da mia sorella. Che pur essendo la persona più giovane della famiglia, ha sempre spadroneggiato e cercato di tiranneggiare tutti, coi miei genitori che l'hanno sempre lasciata fare, quasi lei fosse speciale. Il che, se a me non stava bene, si trasformava in offese e prevaricazioni.

Non scenderò nel dettaglio: posso però raccontarti che ci sono state innumerevoli gocce che hanno fatto traboccare il vaso. Di fatto, questo trasloco non è stata una mia decisione spontanea. Al contrario, è stata una scelta forzata da persone che mi hanno dimostrato più volte che per loro non ero più un parente, ma solo una seccatura. Una situazione orribile, che non auguro a nessuno di provare: spero anzi che chiunque abbia dei genitori affettuosi . Oppure che, in alternativa, chiunque abbia la forza di tirarsene fuori e tagliare i ponti invece di continuare a subire, come ho fatto io.

Risultato: negli ultimi giorni, il mio stato d'animo è in costante miglioramento rispetto a com'era solo pochi giorni fa. Non sono ancora tornato a sorridere come una volta, questa no. La frenesia delle mille cose da fare, la burocrazia, i lavori per rendere la nuova casa a misura nostra e soprattutto alcuni problemi di adattamento (nonostante tutto i cambiamenti, specie se radicali come questi, sono difficili da digerire per me), sono state giornate dure, a tratti difficili dal punto di vista emotivo. Ma che ho vissuto comunque con meno pesantezza.

Non è solo questo peraltro: anche a livello di salute sto migliorando. Per esempio, la cervicale mi dà già meno problemi, per esempio di lucidità: credo proprio che sia per colpa della scomparsa di tante tensioni nella mia vita, che non si potranno più riflettere su quelle del mio corpo. Non che sia tutto passato, ovvio: per stare bene davvero a livello fisico e mentale ci vorrà del tempo. Ma sono ottimista, e sicuro che non sarà poi tanto.

Insomma, negli scorsi mesi, nonostante l'ottimismo e la positività con cui ho cercato di affrontare la situazione, la mia vita è stata una tempesta. Ma ora sembra che il sereno stia tornando: non è ancora splendente, perché ci sono dei problemi - per esempio il restringersi delle nostre finanze. Ma sicuramente l'apice dell'oscurità, causato dalla mia famiglia, è alle spalle: sono fiducioso che da oggi la situazione non potrà che migliorare!

La domanda: cosa ne pensi della mia storia? Ma soprattutto, ti è mancato almeno un po' Hand of Doom?

6 commenti:

  1. Se ho ben inquadrato la situazione, hai fatto benissimo a traslocare. Certe circostanze andrebbero evitate il più possibile per la propria serenità, anche se non sempre è possibile purtroppo. L'importante è che ora tu, anzi voi, abbiate riguadagnato lo spazio personale. Bentornato!

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    1. Per fortuna, per me è stato possibile: ho dovuto rinunciare a diverse cose, ma ne valeva la pena. Grazie mille per il bentornato, comunque ^_^.

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  2. Per esperienza personale...mai vivere vicino a parenti! Ottima scelta quella del distanziamento sociale! :-D

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  3. La tua nuova serenità non mancherà di riflettersi nel tuo benessere fisico. E' importante sapere dare un taglio alle cose, quando si capisce che è il momento di farlo. Quanto agli aspetti materiali e burocratici di ogni trasloco, serve tanta pazienza, anche per spostarsi di poco.

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    1. Già, mi sono accorto che serva tanta pazienza. A tratti negli ultimi giorni ho fatto davvero fatica, anche solo a trovare le cose per cucinare in questa nuova casa. In generale, è più difficile di quanto pensassi: di sicuro, lo è molto di più di tutti gli altri traslochi che ho vissuto. Sarà che stavolta la cosa è stata più rapida e traumatica, ma in certi momenti in questi giorni non è stato facile. Anche se ovviamente mantengo l'ottimismo e cerco di tirare avanti nel modo più sereno possibile :) .

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