Tema molto popolare, quello del caldo. Quest'anno si è fatto attendere molto a lungo, ma poi ha colpito con una grande intensità. Per questo, si è passato in breve, sui social network, da invocarlo al parlarne con fastidio. Del resto, il meteo è un argomento molto "da social", che per loro natura sono piattaforme in cui domina la velocità più che l'approfondimento. È anche per questo che nella blogosfera, in cui invece vale esattamente l'opposto, se ne parla molto poco.
Io però ho deciso di farlo lo stesso, perché ultimamente il caldo sta incidendo sulla mia attività di scrittura. Lo fa direttamente, rendendomi la testa pesante, e quindi poco lucida per essere scrivere. Ma agisce anche in maniera indiretta, non lasciandomi dormire e facendomi stare male in generale, prima ancora che limitarmi come scrittore.
Risultato:nelle ultime due settimane non sono riuscito a combinare granché. Ho fatto fatica per i post dei miei vari blog, anche se alla fine ce l'ho fatta (quasi) sempre. Per quanto riguarda la narrativa, però, non ho battuto chiodo: non sono andato avanti nemmeno di una parola. Il che, francamente, mi è pesato non poco: lo sapete, non mi piace perdere il tempo che potrei passare scrivendo, e se succede, qualsiasi sia il motivo, mi irrito molto.
Forse qualcosa cambierà nei prossimi giorni. Tra mercoledì e oggi, dalle mie parti ha rinfrescato - il che è il motivo, peraltro, per cui sono riuscito a scrivere qualcosa in più in questi giorni. Soprattutto, però, ho comprato proprio oggi un ventilatore, cosa che mancava alla mia camera. Chissà che nelle prossime settimane il problema non si affievolisca. Il mio fastidio nell'aver perso ancora tempo rimane, tuttavia, specie nei confronti di me stesso. Possibile che ogni problema che capita condizioni la mia scrittura? E scusate lo sfogo.
La domanda: anche a te succede che il caldo condiziona la tua attività di scrittura?
venerdì 15 luglio 2016
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Naturalmente! Per non tacere del pc che si pianta se la temperatura supera il limite consentito (che non so quale sia, ma dovrebbe aggirarsi sui 35 gradi e passa)!
RispondiEliminaNe ho approfittato per fare tre giorni in montagna in solitaria, per pensare alla trama del prossimo romanzo e per prendermi un po' d'acqua nel tragitto fra un rifugio e l'altro.
Magnifico.
Magari una piccola pausa ogni tanto ci vuole...anche grazie al caldo!
ciao!
Pausa? E che roba è? Si mangia? :D
EliminaA parte gli scherzi, comunque, non sono il tipo da staccare la spina regolarmente. Se qualcosa mi piace - come scrivere - lo devo fare tutti i giorni. Ogni tanto anche io mi sono concesso qualche vacanza, ma nella norma preferisco impegnarmi tutti i giorni. Passare un intera giornata a non fare niente mi irrita tantissimo: succede infatti solo quando sono malato. Altrimenti, almeno qualche ora da scrivere al computer cerco di trovarla sempre anche nei giorni di lavoro più pesante, se no non sono contento. Rilassarmi non fa per me, insomma :D .
La condiziona sì! Infatti, scrivo sempre al mattino presto, quando mi sveglio e mi alzo. Mi metto fuori in veranda e almeno un paio di ore mi garantisco quella temperatura ideale e quella condizione di silenzio per potere scrivere.
RispondiEliminaBuon per te che riesci a scrivere quando ti alzi. Io per almeno un paio d'ore non riesco a combinare nulla, sono troppo rimbecillito :D .
EliminaAltro che se sono condizionata, il caldo mi massacra parecchio.
RispondiEliminaPerò mi rifiuto di prendere pause, anzi questo è il periodo in cui scrivo di più. Diciamo che il condizionatore aiuta parecchio. Se proprio la Musa si spaventa per il caldo, cerco almeno di usare il tempo per rileggere e correggere le cose già scritte :)
Anche io scrivo di più, visto che nonostante il lavoro sia al massimo, gli altri impegni si diradano - blog compresi. Peccato che io non abbia un condizionatore, ma cerco comunque di sopravvivere e di andare avanti Certo è che in questi giorni, con la ventata di fresco che è arrivata qui, ho lavorato mille volte meglio :D .
Elimina