martedì 1 dicembre 2015

La suscettibilità di internet

Politica, attualità, religione: sono tutti argomenti che ho trattato in passato su queste pagine, ma che da qualche anno ho preferito accantonare. Da un lato è stata una scelta abbastanza naturale: col tempo ho infatti spostato le mie preferenze su tematiche diverse, che mi interessassero maggiormente o semplicemente che rientrassero di più nella forma di ciò che Hand of Doom dovesse essere nelle mie idee. Non è stato però un processo inconsapevole: man mano che ho preso coscienza di me stesso come blogger, lasciare da parte questi argomenti è stato anzi una scelta voluta.

Uno dei motivi di questa evoluzione è stato un problema di competenza. Parlando per esempio di politica, in materia ho le mie idee, e potrei usarle per commentare i fatti che accadono in Italia e nel mondo. Tuttavia, di sicuro non sono un esperto analista, come può essere chi frequenta l'ambiente con più dedizione. Perciò, una volta diventato consapevole di questo fatto, ho deciso lasciar perdere: ci sono sicuramente tante persone più capaci di me, e che sanno fornire analisi molto più approfondite e veritiere. Lo stesso però non si può dire della religione: avendo studiato l'argomento, mi vanto di avere una discreta conoscenza a proposito, quindi potrei in teoria scrivere articoli approfonditi sull'argomento, e sui suoi risvolti d'attualità (come del resto ho fatto in passato). Eppure, anche in questo caso ho deciso di abbandonare completamente il tema.

In realtà, il motivo principale per cui ho smesso di parlare di certi argomenti è un altro, ben più pragmatico del primo. Uno dei miei obiettivi primari, in ogni mia attività online, è infatti quello di evitare la polemica, a tutti i costi. Se trattando per esempio il mondo della scrittura è più difficile litigare (ma non sempre, come sottolinea Maria Teresa Steri sul suo blog Anima di Carta), politica e religione sono temi in cui invece il flame esce fuori molto facilmente. Non che non sia possibile dialogare serenamente su questi temi: con il pubblico giusto, è possibile parlare virtualmente di qualsiasi tema, senza doversi per forza azzuffare. Purtroppo, gran parte del "popolo di internet" giusto proprio non lo è: per esperienza, è invece estremamente suscettibile, volubile, e si offende con una facilità impressionante, anche per un nonnulla. Non parliamo poi di quelli che sono i temi sensibili: da qualunque punto di vista lo si faccia, è quasi una garanzia che si generi almeno qualche accenno di litigio.

Non fraintendetemi: sono sicuro che molti di voi mi seguono anche se a volte dico qualcosa che non vi piace. Almeno, io faccio così: non sempre sono d'accordo con i post che leggo sui blog altrui, ma non per questo smetto di seguirli. Lo faccio perché, come dice un recente spot televisivo (melenso ma dal giusto messaggio), la diversità può anche rivelarsi una risorsa. Soprattutto, però, è una questione pratica: se dovessi tenere a distanza chiunque non aderisce perfettamente al mio pensiero sarei solo; ciò si tradurrebbe, a livello internettiano, nel seguire soltanto i miei stessi blog, il che è forse ancora più assurdo. Purtroppo però, non tutti la pensano come me: così, preferisco lasciar perdere i temi più scottanti e concentrarmi su qualcos'altro, se questo significa risultare più amichevole e "user-friendly".

Devo però confessare di non amare particolarmente questa situazione. Mi piacerebbe che internet fosse un luogo più aperto, in cui si possa dire la propria senza aver paura di essere attaccati o semplicemente di perdere consensi. Ora come ora è praticamente impossibile: troppi ancora pensano di saperla più lunga degli altri quando non è vero, o non accettano il pensiero altrui, oppure semplicemente prendono ogni opinione, anche se pubblicata su un blog rivolto al pubblico, come un offesa diretta verso di loro. C'è però anche chi è troppo sensibile, e pur non avendo una personalità litigiosa, è infastidito da certi tipi di idee; pur non condividendola, trovo questa posizione ben più accettabile delle precedenti. Visto che, come ho già detto, voglio evitare a tutti i costi polemiche e litigi inutili, ma soprattutto voglio che navigare su Hand of Doom sia un'esperienza piacevole per la maggior parte della gente, allora astenermi dai temi caldi è una scelta fatta a cuor leggero. E poi, in fondo non è nemmeno una forzatura: visto la quantità sterminata di argomenti possibili, la rinuncia è veramente piccola.

La domanda: qual è il vostro approccio ai blog altrui? Cercate più opinioni simili alle vostre oppure seguite anche chi ogni tanto dissente da voi?

14 commenti:

  1. Ciao Mattia, un tempo ho trattato di politica, è capitato.
    Oggi me ne tengo alla larga se non con qualche battutina estemporanea da inserire in post di altro tipo.
    L'attualità, quando ne sento il bisogno, la tratto.
    Con la religione ci sono invece sempre andato giù pesate, però sempre con ironia.
    So che a molti non è andata bene, ma hanno continuato a leggermi.
    Esattamente come io continuo a leggere loro, che trattano argomenti diversi dal mio modo di pensare.

    E questo risponde alla tua domanda: magari tendo a cercare i blog con argomenti simili, non per forza con opinioni simili ;)

    Moz-

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    1. Anche a me non danno fastidio i blog che mi fanno pensare, che non per forza hanno idee simili alla mia. Anche a me capita però che non solo non sono d'accordo, ma proprio trovo l'opinione che leggo sbagliata, perché per esempio si basa su basi che sono scientificamente false. Come ho già detto non amo la polemica, quindi non vado nemmeno a commentare; so però che altri non sono così tranquilli. Visto che una differenza così radicale di visioni può capitare maggiormente coi temi sensibili, li lascio perdere :) .

      Comunque anche io in passato ci sono andato pesante con politica e religione, e continuo a farlo sul mio profilo personale di Facebook, peraltro. Qui però preferisco essere il meno polemico possibile, tutto qui :) .

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  2. Il pensiero unico non mi piace, preferisco vedere le cose da punti di vista diversi dal mio.
    Però, quando trovo post con cui sono apertamente in disaccordo, piuttosto non commento. I flame non mi divertivano da ragazzetto, figurarsi adesso ;)

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    1. Anche io sono così: come ho già detto altrove, preferisco astenermi del tutto dal commento che rischiare una polemica. Purtroppo però non sono stato accorto, il che mi ha portato a flame pesanti e a incazzature veramente deleterie, che hanno fatto più male a me che ad altri. E' per questo che adesso sono all'estremo opposto, evito totalmente di esprimere un dissenso, anche lieve: è anche per questo che da qualche anno ho abbandonato tutti i forum che frequentavo :P .

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  3. Credo che leggere opinioni diverse dalle nostre possa essere stimolante, a patto però che chi parla non assuma un atteggiamento del tipo "le cose stanno così, chi non la pensa uguale non capisce niente". Voglio dire che la rete è un luogo dove ci si può arricchire proprio perché si ha la possibilità di parlare con persone che normalmente non frequenteresti e che hanno un modo di vedere le cose diverso dal tuo. Tutto questo però è teorico, perché spesso, come hai sottolineato, avere un punto di vista diverso significa litigare.
    Di sicuro cerco di tenermi alla larga dalle polemiche fini a se stesse, ma laddove c'è un semplice confronto, ben venga.
    Il tuo post mi ha fatto anche riflettere su un'altra cosa: ogni tanto parlare di argomenti che vanno oltre il solito potrebbe far bene ai nostri blog? Forse sì.
    Ah, grazie per avermi citata :)

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    1. Esattamente: leggere opinioni diverse dalla propria è un arricchimento, ma il problema è che non tutti la pensano così. E su alcuni temi caldi, qualsiasi sia il tono della discussione ci sarà comunque qualcuno che avrà qualcosa da ridire. Aggiungiamoci poi che per me è difficile (anche se non impossibile) trattare certi argomenti con un taglio che non sia ironico o pesante, perché sono molto sensibile (e molto arrabbiato) se si parla della materia: ecco quindi che preferisco di gran lunga astenermi che scatenare una polemica quasi certa :) .

      Sono d'accordo anche che sia positivo parlare di argomenti diversi. Per esempio io qui su HOD ogni tanto parlo di scienza: di solito sono articoli che non importano a nessuno, ma visto che l'argomento è stimolante per me, lo faccio lo stesso :) .

      Per la citazione, non c'è di che ^_^ .

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  4. Ma se il mondo è bello perché è vario ci sarà un perché!
    La polemica, di solito, non nasce spontanea, è cercata, è voluta. Certe volte si polemizza sulle sciocchezze solo per il gusto di essere pesanti con il prossimo, dico io. Un'opinione diversa è ben accetta, per carità, guai se non ci fosse nemmeno la possibilità di dibattere su qualcosa, ma i limiti del buon senso e del buon gusto non devono mai essere varcati.
    Dico la mia quando voglio essere partecipe di una discussione che mi sta a cuore, se no semplicemente assisto.

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    1. Sono d'accordo, ci sono molti che cercano la polemica fine a se stessa, anche se non c'è magari niente di polemico nel post in sé. Mi sono capitati infatti tantissimi elementi del genere in passato, anche se ho un metodo che funziona per allontanarli, quindi in fondo la cosa non è stata troppo spiacevole. Devo dire comunque che i commentatori abituali di questo blog, come te, sono nella media molto tranquilli: questo blog da questo punto di vista è una vera oasi felice, il che non può ovviamente che farmi piacere ^_^ .

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    2. E qual è il metodo che funziona, se posso chiedertelo?

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    3. In realtà è molto semplice: un troll viene nel tuo blog/profilo/ecc. con il preciso scopo di infastidirti e farti arrabbiare. Basta non infastidirsi, non arrabbiarsi e soprattutto rispondere con sarcasmo e ironia. A me ha sempre funzionato bene: chi era venuto per irritarmi è l'unico che si è irritato, e non l'ho più rivisto. Tanto tempo fa non ero così sottile, tendevo a arrabbiarmi, e per un periodo sono stato perseguitato da dei cyber-bulli: adesso però dubito che potrebbe succedermi ancora, usando questo metodo :) .

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  5. Frequento i blog di persone con cui mi sento in sintonia, almeno in una certa misura. Talvolta il motivo è chiaro, altre volte c'è qualcosa che mi attira nella diversità e non capisco cosa sia, perciò ronzo in zona fino a capirlo, e poi mi comporto di conseguenza. Mi fa piacere che in giro ci sia tanta gente diversa da me, ma mi fa ancora più piacere dedicare il mio tempo alle persone con cui ho qualcosa in comune. Tra l'altro detesto perdere tempo a discutere in ambiente virtuale; se i toni si fanno aspri, soffro troppo il dispiacere di non vedere in faccia la persona con cui discuto. Peace! :)

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    1. Anche per me è più o meno così, per quanto riguarda il rapporto con gli altri blogger. Sull'evitare i litigi, invece, la mia motivazione è leggermente diversa: ho partecipato a tanti flame in passato, anche per piccolezze, ma alla lunga mi sono accorto che facevo figuracce e soprattutto che soprattutto io ci stavo male, con tutta la rabbia che avevo. Se anche gli altri ne beneficiano, in fondo l'ho fatto per la mia salute: infatti adesso devo dire di stare decisamente meglio, relativamente più libero dalla rabbia come sono :) .

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    2. Questo è straordinariamente importante! :)

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