Se qualche volta ho letto, in altri blog, che il gestore impiega diverse ore a scrivere i propri testi, io non sono così: a parte qualche contenuto particolarmente complicato, di solito realizzo i post di Hand of Doom in poche decine di minuti, scrivendo di getto. Questo non vuol dire però che sia facile o che il lavoro sia poco: la stesura è infatti solo l'ultimo step di un processo creativo che alla base ha una riflessione, spesso di diverse ore (un argomento interessante, e che forse approfondirò in un post successivo, ma non qui). Questo è stato il procedimento con cui ho scritto anche "il fantasma del blog passato" di martedì scorso. Seppur mi ci siano voluta meno di mezz'ora, la scrittura è stato l'apice di una serie di pensieri su cui giravo già forse addirittura da qualche settimana. Quelle riflessioni erano però più complesse rispetto alla "storia" finita poi nel post: ripensando al passato, mi era evidente che non solo scrivevo post e racconti acerbi, ma anche io ero una persona completamente diversa.
"Diverso" non significa per forza "peggiore", come sottolineo spesso nelle mie recensioni musicali, al contrario; in questo caso però è proprio così. Nella prima metà dei miei vent'anni sono stato una persona molto ingenua, litigiosa e scontrosa, che soffriva la solitudine ma era intollerante con chi provava a essergli amico. Ero insomma un individuo con cui non andrei d'accordo, se lo incontrassi oggi. Mi spiace in particolare di aver creato litigi con tanti che poi hanno finito per abbandonarmi (con piena ragione, peraltro); è vero che il mio malessere era causato anche dal cyber-bullismo che in quel periodo subivo e da cui non sapevo difendermi, ma non voglio che questa sia una giustificazione totale, la colpa maggiore è e resta soltanto mia. Nel corso degli anni successivi poi sono passato attraverso esperienze umane e sentimentali atroci, culminate con un mio breve ricovero in un centro psichiatrico: è stata un esperienza molto dolorosa, ma almeno mi ha aiutato a maturare e ad abbassare la cresta, fino ad arrivare a quello che sono ora. Nonostante ogni tanto mi capiti di parlare di ansia o di depressione, sono comunque contento di essere cresciuto; forse è perché il mio passato non è molto gioioso, ma sono molto rare le volte in cui lo rimpiango (se non un periodo ancora precedente a quello di cui parliamo, quando ero ancora più ingenuo e giovane).
Come quello del mio blog, insomma, anche il mio passato mi porta qualche grattacapo e alcuni rimpianti, ma almeno in questo caso posso guardare la situazione con positività. Ho vissuto brutti momenti, ho ancora profondi strascichi da alcuni periodi particolarmente dolorosi, sono ancora una persona molto difficile nel carattere; almeno però posso dire che c'è anche del buono in tutto ciò, e che forse di una crescita del genere ne avevo proprio bisogno!
A voi capita mai di pensare al vostro in questi termini?
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