La tendenza assoluta delle ultime settimane, in ambito "blogghistico", è quella di riportare la propria opinione su Interstellar, film di Christopher Nolan che sembra essere il caso del momento. Di solito non mi piace seguire le mode, ma in questo particolare frangente mi sento chiamato in causa: il film di cui tutti parlano è infatti proprio di fantascienza, e non potevo esimermi anche io dallo scriverne almeno una delle mie solite piccole recensioni.
La trama in breve (spoiler alert da qui): Interstellar è, dopotutto, un film di fantascienza catastrofica. La vita sulla Terra è minacciata dalla "polvere", che ormai forma spesso tempeste di sabbia, e da un morbo che colpisce tutte le piante e rende sempre più difficile le coltivazioni. Nonostante i fondi governativi siano ormai tutti concentrati sulla produzione di cibo, la NASA esiste ancora, seppur in clandestinità: il protagonista Cooper (Matthew McCounaghey) lo scoprirà, ed essendo un ex-astronauta, deciderà di partire per una missione segreta con altri scienziati (tra cui il dottor Brand, interpretato da Anne Hathaway) allo scopo di salvare l'umanità trasferendola su un nuovo pianeta abitabile o in alternativa popolare quest'ultimo con dei nuovi umani nati da una scorta di embrioni, attraversando uno wormhole scoperto nei pressi di Saturno. Dall'altra parte dello wormhole c'è un buco nero attorno a cui ruotano diversi pianeti: il team guidato da Cooper a causa di effetti relativistici causati dalla gravità nel sistema vivrà avventure che nel mondo esterno appariranno durare interi decenni. Presto, inoltre, Cooper scoprirà come in realtà il suo compito sia solo diffondere gli embrioni, e che non è possibile trasportare l'umanità altrove, compresa la sua famiglia, da lui abbandonata con riluttanza: vista questa impossibilità, e durante una crisi che porterà lui e il dottor Brand a rischiare di cadere nel buco nero, egli si sacrificherà per salvare la sua compagna. Nel buco nero, tuttavia, egli non morirà: scoprirà anzi un luogo in cui il tempo è una dimensione temporale, e riuscirà infine a chiudere la trama: era stato proprio lui far scoprire al se stesso di anni prima il luogo dove la NASA si nascondeva. Infine Cooper capirà che a manovrarlo sono stati gli umani del futuro, che hanno scoperto come manipolare le dimensioni ed il tempo; una volta assolti i suoi compiti, essi lo faranno tornare nel Sistema Solare, dove dopo un centinaio di anni dalla sua partenza scoprirà che l'umanità è ripartita, anche grazie al suo contributo. (fine della parte degli spoiler)
Una delle cose che ho notato sin da subito, durante la visione del film, è il chiaro tributo di Nolan a 2001: Odissea nello Spazio (sia il libro di Arthur C. Clarke che il suo adattamento ad opera di Stanley Kubrik): sono molti infatti i riferimenti e le analogie che lungo tutta la pellicola fanno man mano capolino, da tante scene che riprendono quelle del film del 1968 fino ad arrivare ad alcune citazioni persino a livello di colonna sonora, con un tema simile al tema di apertura di "Così Parlò Zaratusthra" di Richard Strauss. Interstellar non è però solo una mera copia di 2001, ma ha anche altre caratteristiche lodevoli, in primis l'accuratezza scientifica piuttosto alta almeno all'interno delle scene visive: è un piacere vedere astronavi che esplodono ma senza sentire boati! La cosa migliore è però la realizzazione scenica : le ricostruzioni grafiche dei vari panorami è mozzafiato lungo tutte le oltre due ore e mezza di film, e risulta il suo punto di forza assoluto. Ottimo, in ogni caso, anche la caratterizzazione dei personaggi, resa in maniera profonda e mai scontata, con in particolare nessuna sottotrama forzatamente romantica che ha luogo tra il protagonista maschile e quella femminile (era ora!).
Dall'altra parte, il film non è però esente anche da qualche difetto. Il principale sono sicuramente i dialoghi: ogni tanto sono un po' confusi, e vi trovano posto anche alcuni strafalcioni scientifici piuttosto brutti ed evidenti, rompendo anche il rigore che invece viene mostrato negli altri frangenti. Questo è un problema anche non trascurabile, che rende il film meno valido, anche se non è poi così decisivo ai fini della trama. Qualche buco e qualche forzatura è presente anche nella trama, ma anche in questo caso il ragionamento è analogo: seppur si abbassi di valore, il film non ne viene squalificato totalmente.
Interstellar insomma non è un capolavoro ma comunque un ottimo film, appassionante e per nulla scontato, adatto per una (lunga) serata di intrattenimento. Ovvio, poi, se cercate un film a tutti i costi realistico nei minimi particolari non riuscirete ad averlo, come non sarete soddisfatti se volete un film semplice con cui spegnere il cervello per qualche ora; per tutti gli altri, però, questo è un film assolutamente da non perdere!
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