Altra settimana, altra recensione (non essendo riuscito a pensare a nulla di meglio, e soprattutto avendo pochissimo tempo). Il Nome della Rosa è senza dubbio il romanzo più famoso di Umberto Eco, e non a caso: è infatti un gran ben libro, in cui l'autore piemontese esprime tutto il proprio amore per il medioevo, il quale di conseguenza riesce ad uscire letteralmente fuori dalle pagine. Il risultato è molto particolare, a cominciare dallo stile, ricercato e pieno di frasi in latino non tradotte, ma che risulta tuttavia non illeggibile ed anzi possibilmente comprensibile anche a chi non conosce tale lingua.
Inutile narrare la trama (che è in pratica quella di un libro giallo, pur essendo ben poco scontata), essa è infatti qualcosa di secondario, per quanto sia anch'essa molto interessante e soprattutto molto avvincente. La parte però che spicca di più però è il contorno, ovvero i pensieri del protagonista Adso da Melk, che fanno ben comprendere la mentalità medioevale (nel fare ciò Eco ha un vero talento); e poi tutte le varie dispute teologiche e l'ambientazione storica, così antica eppure così simile ai nostri tempi nei difetti degli Italiani che già allora erano paragonabili a quelli odierni. Per il resto, il libro è pieno di piccoli particolari, di cui però nessuno senza importanza, i quali disegnano un mondo dettagliatissimo e realisticamente dei suoi tempi, in cui si va a localizzare la vicenda (il fatto è anche spiegato nelle appendici, in cui l'autore afferma che bisogna creare il mondo prima di creare una narrazione, fatto di cui mi sono accorto anche io per la mia scrittura).
Insomma, per me un gran libro, che tutti dovrebbero leggere; certo, alla fine si rivela non facilissimo, ma io credo che questo romanzo sia come una montagna: arduo da risalire, è vero, ma arrivati in cima si ha una soddisfazione gigantesca. Certo, se avete pregiudizi (mi è capitato di sentire una persona estremamente stupida dire che Eco scrive difficilissimo solo per far vedere quanto è intelligente, accusa assolutamente infondata), questo libro non farà che confermarveli, ma altrimenti, se lo accoglierete con mente aperta, sicuramente ve lo godrete molto!
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