Oggi invece ho letto dell'attentato alla scuola di Brindisi. Mentre i ragazzi entravano a scuola di prima mattina, un ordigno rudimentale che era posizionato dinnanzi all'edificio scolastico è esploso, facendo sei feriti e uccidendo una ragazza di nome Melissa, di pochi anni più giovane di me. Perché è morta? Quale motivo ci può mai essere per mettere una bomba davanti ad una scuola, rischiando di fare decine di morti? Questa azione, oltre ad essere altrettanto disumana quanto quella della mafia, se non di più, è proprio insensata e incomprensibile, e questo mi indigna e mi fa arrabbiare (e mi coinvolge molto emotivamente anche perché in fondo i feriti e la vittima sono giovani poco più di me). Chi l'ha fatto, non merita la prigione, non meriterebbe nemmeno di vivere; ma essendo contro la pena di morte, non la userei su di lui, lo stato non può abbassarsi al livello di questi vili assassini, ma deve solo far giustizia. Se fossi io a decidere, lo rinchiuderei in una stanza per sempre, una stanza senza finestre e senza porta, al buio totale, nella quale ogni tanto vengono introdotti solo e soltanto cibo e acqua, nient'altro. Niente carcere, niente carcere duro, solo solitudine eterna in isolamento totale potendo riflettere solo su quello che ha fatto, senza più alcun contatto umano. Potrebbe risultare una tortura, ma bestie (perché non si possono definire umani e nemmeno animali, sono solo belve feroci) di questo tipo non si meritano nulla di meglio. La mia solidarietà va alle famiglie delle vittime e in particolare a quella della ragazza rimasta uccisa; mentre chiunque sia stato, un uomo che ce l'aveva con un'alunna della scuola, un folle totale, i black block o altri terroristi di qualsivoglia schieramento, oppure la criminalità organizzata (ma non ha alcuna importanza), io spero solo che la paghi a caro prezzo, perché certe atrocità non si possono tollerare senza dire nulla. Concludendo, mi auspico solo che il responsabile possa essere trovato presto e messo in carcere a vita: solo così potrà farsi almeno un minimo di giustizia.
sabato 19 maggio 2012
Semplicemente insensato
Da persona civile quale sono, come tantissimi altri, sono assolutamente contro l'omicidio, di qualsiasi tipo. Se in alcuni casi esso, per quanto sbagliato, è giustificabile (casi di legittima difesa in cui o uccidi o muori tu), nella maggior parte dei casi però non è così. Uccidere una persona odiata volontariamente è un atto crudele, da condannare assolutamente; ma almeno ha il motivo dell'odio dietro, per cui l'assassino si può in qualche modo capire (nel senso non di solidarizzare con lui, lungi da me, ma di comprendere i motivi per cui è successo), per quanto bisogni, come già detto, condannarla col massimo della pena. Altro caso: i black block che non uccidono certo nessuno, ma comunque vandalizzano i posti in cui passano e lasciano dietro di se la distruzione. Anch'essi secondo me si possono in qualche modo capire (sempre nel senso di prima), io stesso a volte mi sento rabbioso per la situazione pietosa in cui versa l'Italia (ma io a differenza loro, e con me tantissimi altri, non usiamo la forza per esprimere la rabbia), ma anche loro vanno condannati, magari non con l'ergastolo visto che non uccidono nessuno, ma comunque devono essere puniti. Ultima situazione: gli attentati della mafia ai giudici Falcone e Borsellino sono stati efferatissimi, quelli che li hanno compiuti devono rimanere in carcere duro a vita; ma anche quest'atto un senso ce l'ha, Cosa Nostra ha ucciso quelli che le stavano mettendo i bastoni tra le ruote.
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