Osama Bin Laden era un pluriomicida, un criminale odioso responsabile delle peggiori colpe possano esistere al mondo. Per questo meritava di finire davanti alla giustizia, e poi in carcere per tutta la vita; questo, e non di morire, che è una punizione ben peggiore. A mio modo di vedere, e secondo la mia sensibilità, la violenza, a parte casi eccezionali, non è mai giustificata: e quei casi eccezionali sono le ribellioni contro governi dittatoriali autoritari e militaristi. L'occasione in cui lo "sceicco del terrore", come era chiamato, è stato ucciso, per me esula da quel contesto, ed è quindi sbagliato, è stato un vero e proprio omicidio.
Sapendo dove era Bin Laden, era possibile catturare il più pericoloso criminale dei nostri tempi, e fare giustizia; uccidendolo, si è fatta solo vendetta. Una vendetta che non resterà impunita, tra l'altro, visto che poi ci sarà una vendetta da parte dei terroristi, e così via, innescando un giro di odio senza fine. Quindi, dal mio punto di vista, e pur non essendo emotivamente coinvolto in questa storia (non sono triste, visto il personaggio ucciso, ma per i motivi suddetti nemmeno contento), questa volta è stato commesso un grave errore. Chiudo dicendo infine che mentre prima di oggi stimavo molto il presidente americano Barack Obama, oggi mi sono ricreduto su di lui.
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