Ultimamente, se ne sentono di tutti i colori, nel dialogo politico/popolare: chiunque, clericale o no, da destra come da sinistra, critica la laicità anche aspramente o travisa il significato di questo termine (o più spesso tutte e due). Ultimo caso, cronologicamente parlando, è quello di Dino Boffo, ormai ex-direttore dell'Avvenire, il quotidiano dei vescovi italiani. Non nego che fino a stamattina, finché non ho letto le sue dichiarazioni, egli mi stava, in qualche modo, simpatico: era un vittima del Giornale e di Berlusconi suo proprietario, che lo attaccava pesantemente solo perché Avvenire aveva a suo tempo criticato la condotta morale del premier (a ragione a mio avviso, non tanto per ciò che Berlusconi ha fatto, per le sue orge che non mi fanno ne freddo ne caldo, quanto perché uno che fa certe cose e poi si erge a difensore della morale cristiana più becera lo giudico un poco di buono oltre che un grande ipocrita), e anche delle gerarchie cattoliche, che non volevano inimicarsi Berlusconi. Per questo, Boffo aveva la mia solidarietà: ma oggi, egli ha inviato al suo ex-giornale una lettera, in cui da la colpa delle pressioni ad un ipotetico ed inesistente "blocco di potere laicista": come se il Giornale fosse un giornale laico! Come se la chiesa e il premier che hanno la responsabilità di quanto successo fossero laici! Come se fossero i laici quelli che odiano gli omosessuali! Come se fossero i laici, ovvero quelli che si presume pensino con la propria testa, a condannare una sentenza minima per un reato minore e a lodare uno che ha pendenti condanne e processi per centinaia di capi di imputazione gravissimi e che si salva solo per prescrizione e leggi ad personam! Assurdo, veramente...
Tutto questo mi porta ad una riflessione: in Italia ormai al potere c'è un'organizzazione criminosa semi-dittatoriale, che annebbia le menti della gente tramite la TV. Il fatto che si possa dire il tutto e il contrario di tutto, e la maggior parte della gente non se ne accorga nemmeno, mi ricorda tantissimo una sorta di bispensiero Orwelliano inconsapevole, un sonno delle menti. La laicità viene citata per indicare il contrario di ciò che è, o altrimenti viene insultato, la chiesa chiude un occhio sull'ipocrisia del governo e del premier, ed il papa non perde occasione di attaccare gli atei ed il laicismo, cose certamente meno gravi, la democrazia viene smantellata lentamente ma inesorabilmente e c'è perfino chi acclama coloro che stanno facendo tutto questo. E poi si chiedono pure perché c'è tutta questa "fuga dei cervelli" (a cui ho intenzione di prendere parte dopo il dottorato): chi ha un cervello certe cose non le può sopportare, e se non ha il carattere o la possibilità di combatterle, è costretto ad andarsene.
"Il sonno della ragione genera mostri" diceva Goya. Se tutto questo non è una prova quasi scientifica di questa affermazione, poco ci manca.
P.S. scusate se il post è un po' "caotico", ma l'ho scritto sotto l'onda della rabbia e della fretta
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