sabato 7 febbraio 2009

Libertà di scelta, libertà di vita...

Di solito non parlo di politica o di attualità, o almeno non lo faccio in questo blog. Tuttavia, mi sento quasi obbligato a parlarne, in questa occasione particolare. In questi giorni, ovunque sui media tiene banco il caso di Eluana Englaro, la ragazza da 17 anni in stato vegetativo permanente in seguito ad un incidente. E' stato accertato (dalla corte d'appello di Milano, mica pettegolezzi come qualcuno insinua) che la ragazza prima dell'incidente abbia espresso la volontà di cessare le cure in caso di uno stato di incoscienza irreversibile. Forse non l'ho mai detto prima d'ora, ma io sono ateo, e credo fermamente che la volontà di Eluana debba essere posta sopra ogni cosa. Per questo mi sento di scrivere questa nota "politica": quello che sta succedendo in Italia è proprio scandaloso.

Intanto parto con un'analisi dei pro e dei contro allo "staccare la spina" (che poi di spina non si tratta) sulla base di mie considerazioni personali. Quali vantaggi si avrebbero se Eluana morisse? Innanzitutto sarebbe un traguardo importante, sarebbe riconosciuta la libertà di scelta e di autodeterminazione di ognuno, che in uno stato laico e moderno dovrebbe essere uno dei diritti fondamentali. In secondo luogo, quella di Eluana, a mio modesto parere, non è affatto vita. La ragazza è morta 17 anni fa, senza dubbio. Molto probabilmente non è cosciente, e non ha neanche alcuna percezione, a livello di sensazioni quasi certamente prova quello che prova un albero. Se si prova orrore nel lasciarla morire, la stessa cosa dovrebbe essere anche nell'abbattere un albero, cosa che non mi risulta. Inoltre, per una persona, essere ridotta a questo livello appunto non è vita, è solo sopravvivenza. Senza poter correre, muoversi, parlare, poter provare emozioni, sognare, creare, pensare, senza poter fare altro che stare sdraiato su un letto, secondo me chiunque con un minimo di razionalità farebbe la stessa scelta che ha fatto Eluana prima dell'incidente. E se invece fosse cosciente? Secondo me soffrirebbe moltissimo, di non poter fare tutto ciò di cui sopra. Sempre secondo me (è un discorso abbastanza personale, il mio) , preferirebbe la morte ad una "non vita" mentre vede le persone accanto a lei soffrire. Se non altro almeno la sofferenza di Beppino, suo padre, cesserebbe con la morte della figlia, che egli non sopporta più di vedere in quelle condizioni ma soprattutto strumentalizzata come è e usata dagli integralisti e dai politici.

Quali sono i motivi, invece, per tenerla in vita? Io sinceramente non ne vedo. Perché la vita è sacra? Sicuramente, la vita è sacra, ma quella di Eluana non è più vita ormai, non lo è più da 17 anni. Non si commette un omicidio "staccando la spina", si compie solamente un atto di pietà, e di rispetto verso la dignità di una persona. Perché dunque le gerarchie ecclesiastiche sostenute da alcuni talebani cattolici (non mi è possibile chiamarli altrimenti) combattono su questo? Mi spiace, non ci arrivo. Forse è perché "solo Dio può togliere la vita, non l'uomo"? A parte che, come ho spiegato prima, quella non è più vita; ma questo discorso denota ipocrisia e volontà di imporre la propria visione del mondo a chi non è cattolico. Se il loro dio (ammesso che esista) agisce, come dicono, attraverso la natura, per la sua volontà Eluana sarebbe morta 17 anni fa, se è ancora biologicamente viva è solo "colpa" dell'intervento dell'uomo. Inoltre, nessuno le ha imposto di lasciarsi morire, se avesse voluto rimanere in vita, sarebbe stata liberissima di farlo; l'imposizione quindi della scelta contraria a quella della diretta interessata per me non è altro che autoritarismo e antidemocrazia. So che comunque a loro non importa nulla della ragazza, mi ricordo in proposito che lo stesso Giovanni Paolo II chiese e ottenne di essere lasciato morire, quindi non è una questione di principio. E' solo un modo, a mio avviso, di ribadire un presunto diritto da parte del cattolicesimo ad essere custode dell'unica verità e dell'unica morale. Un'altra possibile obiezione è che il metodo scelto per la morte è disumano, farla morire di fame. Su questo sono assolutamente d'accordo, anche se non sente nulla, ma è l'unico metodo possibile per porre fine , sempre perché questi fanatici cattolici hanno reso difficile la promulgazione di una legge che renda il procedimento più civile.

Detto questo, penso che come si stia comportando la politica su questi temi faccia vomitare. Mi riferisco in particolare al decreto legge che ora è stato convertito in un disegno di legge, e che prevede, in poche parole, che venga sospesa il processo per fare morire Eluana. Non è un atto di civiltà da parte del governo, è  andare contro la volontà di una persona, contro una sentenza di una corte di magistrati, contro il presidente della repubblica e contro la stessa costituzione, solo per avvallare le richieste dell'esecutivo di un paese esteso pressappoco come il campo di proprietà della mia famiglia e dei suoi pochi fiancheggiatori fanatici (non è vero infatti che tutti i cattolici stanno con la chiesa, anzi la maggior parte è per la fine di Eluana, lo dimostrano i vari sondaggi). Soprattutto il presidente del consiglio Berlusconi mi lascia completamente disgustato. Ecco alcune sue dichiarazioni: "Eluana può ancora avere figli". Teniamola in vita e usiamola come incubatrice umana! Ma che orrore! La donna non è una persona, è solo una macchina per sfornare bambini: da questo si vede la profondità morale e intellettuale del personaggio. Per non parlare poi di quale vomitevole metodo si userà per inseminarla, come si farà a scegliere il partner e se si potrà anche vivere una bella condizione familiare. Ancora più agghiacciante la sua reazione al rifiuto di Napolitano: "cambieremo la costituzione". Se dovesse veramente fare ciò che dice, sarebbe il primo passo verso una dittatura di matrice franchista, e sotto l'influenza del vaticano. Disgustosa anche la reazione di quest'ultimo: prima elogia il premier per il suo coraggio (di aver fatto cosa non si sa, forse coraggio di aver soppresso la democrazia per servilismo, ma io non ci vedo nulla di coraggioso), poi si dice delusa da Napolitano. Ma come si permettono? Che, veramente comandano loro, in Italia? Hanno rivelato ancora una volta, se ce ne fosse stato il bisogno, quanto sono intolleranti ed avidi di potere.

Infine tutta la mia solidarietà va a Beppino Englaro, un padre a cui, come dice egli stesso, stanno stuprando da anni una figlia per dei giochi di potere, o per ragioni stupide. Spero che questa situazione si concluda, Eluana muoia e la si finisca di strumentalizzare una tragedia del genere. Lasciatela morire in pace.

3 commenti:

  1. sono d'accordo con tutto quello che hai scritto, soprattutto per il comportamento di certe personalità politiche davvero vomitevole, considerato il fatto che di Eluana Englaro non gli interessa assolutamente niente..semplicemente un prestesto per uno scontro istituzionale che ha ben altri obiettivi! Che schifo

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  2. Più che uno scontro istituzionale io vedo la volontà da parte del cosiddetto psiconano di trasformare la repubblica in uno stato autoritario.

    P.S. comunque anche il tuo articolo che ho linkato era ottimo:)

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  3. Assurdo. E' davvero una cosa assurda questa palese strumentalizzazione di una vicenda così delicata.
    Sono d'accordo con tutto quello che hai detto, Mattia.
    Mi lascia perplesso come ci sia ancora della gente che dia ragione a questi politici ed al Vaticano.
    Spero che all'estero riconoscano che esiste ancora una parte di Italiani che non è dalla loro parte.
    E' vergognoso, sono schifato.

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