Scoprire nuove ricette è piacevole. Tuttavia, a volte la mia navigazione sui siti di cucina ha dei risvolti che mi lasciano un po' perplesso. Spesso mi capita di trovare i piatti che stavo cercando in portali il cui nome contiene termini come "donna" o "lei". Non che mi dia particolarmente fastidio: dopotutto sono più interessato alla ricetta che al nome del sito che me la propone. Tuttavia, a volte questo dettaglio mi dà da riflettere. Perché questo hobby, che io adoro, è spesso considerato come principalmente femminile?
Basta scavare pochissimo per accorgersi che la realtà smentisce questa tesi. È un dato di fatto, per esempio, che molti chef siano uomini: solo nei ristoranti della mia zona ne conosco diversi. Non parliamo poi dei cuochi famosi, per esempio quelli televisivi: qui c'è una predominanza assoluta di uomini, rispetto alle donne. Non è detto che per tutti loro sia solo un lavoro come un altro: magari hanno iniziato a partire dalla passione, la stessa che ho io. Non vedo quindi perché considerare solo le donne possibile cuoche, visto che nella pratica questo è un mestiere unisex.
Un'immagine che tutti noi abbiamo, nel nostro immaginario. Ma anche qualcosa che ormai non corrisponde più ai tempi moderni (crediti: vitadamamma.com) |
Nel mio mondo ideale, insomma, i siti di cucina si rivolgerebbero a tutti, non solo alle donne. Non dovrebbero farlo per me, anche perché non mi da fastidio: ho incontrato comportamenti ben più offensivi che non mi hanno turbato, nella mia vita. Tuttavia, se le donne che scrivono per questi siti comprendessero che non si rivolgono solo alle "amiche", ma anche a degli "amici" uomini, il risultato sarebbe benefico per tutto. Non è solo una questione di forma:si tratta di uscire dalla mentalità che ci siano dei ruoli prestabiliti per maschi e femmine. È vero, ci sono battaglie ben più importanti da mettere in atto, in questo senso. Ma anche un passettino minuscolo come questo non può far che bene, per andare avanti in questa direzione.
La domanda: secondo te, la cucina è un mestiere femminile o anche un uomo può farla senza che ci sia qualcosa di sbagliato?
Potrebbe essere anche un problema culturale ma anche linguistico: la lingua italiana non ha una forma verbale che comprende - o escluda - qualcosa di diverso da maschio o femmina.
RispondiEliminaPerfino il neutro "esso" ha desinenza maschile.
Penso sia un limite per cui ognuno scrive secondo le proprie inclinazioni pur non essendo partigiano dell'una o dell'altra parte.
Per esempio: a me non piacciono parole come "ministra" o "sindaca", come se il fatto di non usarle fosse discriminante.
Del resto "autista" va bene per entrambi i generi e nessuno ha mai avuto niente da ridire.
Quelle parole indicano il ruolo della persona o il suo compito e a mio parere sono slegate dal genere maschile o femminile.
Penso che a volte si tratti di una questione di lana caprina: la nostra lingua - come tutte - è quel che è, a causa di molteplici fattori, e "violentarla" in nome di un malinteso senso di parità mi pare inutile.
Non penso che la parità si giochi su questioni come queste.
Per rispondere alla tua domanda, io sono abbastanza bravino a cucinare, e non penso che ci sia qualcosa di fuori posto.
Ciao!
Vero, anche la lingua italiana per certi versi può apparire discriminatoria, ma anche io spesso tendo a farci poco caso. Ad ogni modo, ottimo che anche a te piaccia cucinare :) !
EliminaE' normalissimo che gli uomini cucinino, e non solo ad alti livelli (perché poi sarebbe brutto: agli uomini l'arte, alle donne la quotidianità). Avevo l'impressione che non fossero tantissimi gli uomini che cucinano abitualmente, ma mi fa piacere che tu dica il contrario. Anche a me piace cucinare, o piuttosto "piacerebbe". Il problema è che arriva l'ora del pasto e io avevo sempre qualcosa di più interessante da fare... ;)
RispondiEliminaNon so dire se siano tanti gli uomini che cucinano tutti i giorni, so solo che a me piace molto. Comunque sia, ti capisco: a volte anche io mi perdo dietro a internet o ai miei progetti di scrittura, e poi devo correre per preparare tutto in orario. Tuttavia, per me cucinare è comunque interessante, anzi un vero piacere. Adoro cucinare per le persone a cui voglio bene, è una delle dimostrazioni d'affetto più grandi che io possa concepire :) .
EliminaIn casa sono io quello che la sera si mette ai fornelli, anche se più che "cucinare" si dovrebbe dire "cuocere"... visto che non c'è mai tempo per mettersi a fare qualcosa di un attimino più complesso. Ad ogni modo non ci vedo nulla di male mettersi lì con e provare a creare qualcosa con quello che si ha nel frigo. A me piace.
RispondiEliminaÈ esattamente così anche per me. Della cucina, adoro proprio questo lato "creativo", oltre che quello di soddisfare le persone che poi mangiano quello che preparo. Entrambe queste caratteristiche, ma specialmente la prima, le ritrovo in molte delle cose che faccio, dai racconti alla musica. Forse è per questo che mi piace così tanto cucinare :) !
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RispondiEliminaBella riflessione, la condivido per gran parte - soprattutto sul fatto che il patriarcato sia un fattore dannoso. Grazie per averla condivisa qui sul blog ^_^ .
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