E' più di un anno che seguo My Social Web, blog gestito da Riccardo Esposito dedicato al webwriting ed al marketing online, ossia in pratica: come scrivere un buon blog e come farlo arrivare al successo. Grazie ai suoi post giornalieri ho imparato parecchio su come poter dare più visibilità ai miei contenuti online, ed in parte ne ho anche potuto beneficiare, specialmente per quanto riguarda Heavy Metal Heaven, che infatti è un po' cresciuto proprio grazie agli accorgimenti che ho messo in atto. D'altra parte, però, né con questo sito né con altri miei progetti sono mai riuscito, almeno fin'ora, a decollare troppo: i meno di trecento like della mia già citata webzine metal, risultato migliore della mia attività online, la dicono abbastanza lunga in proposito, per non parlare poi di condivisioni sui social e commenti, da quelle parti c'è solo l'iconico cespuglio rotolante del deserto. Com'è possibile quindi che pur applicando tutti quei consigli non sono arrivato praticamente da nessuna parte? Sono così scadenti i suggerimenti di My Social Web?
Secondo me così non è, se non altro perché in qualche sparuto caso essi hanno funzionato, come già detto. Io credo che dal punto di vista tecnico i consigli di Esposito siano anzi ineccepibili; credo tuttavia che seguire tutte le regole del gioco da solo non sia sufficiente, ci vuole qualcos'altro per riuscire ad avere veramente successo, che né lui né tanto meno gli altri blogger che parlano di strategie online, competenti o meno, hanno mai individuato. Si, ma cosa? Dando un'occhiata a tante realtà online, sono giunto a pensare che la cosa fondamentale, forse la più importante di tutti, per un blogger, sia la capacita sociale, ovvero l'abilità nei rapporti con i propri fan e soprattutto la facilità con cui si fanno amicizie. Se i vari consigli sul marketing online non ci ho messo poi molto ad impararli ed a metterli in pratica, come ho già scritto più volte sulle pagine di Hand of Doom non sono mai stato bravo a farmi amici. In parte sarà sicuramente colpa della mia timidezza estrema, in parte è invece causato da qualcosa che mi sfugge. Quali che siano i motivi, però, fatto sta che le persone che ritengo davvero amiche siano giusto un paio; per il resto pur provando a fare amicizia con gli altri, in special modo con blogger che stimo, fin'ora i risultati sono stati piuttosto scarsi, per non dire nulli. E', io credo, proprio questo uno dei motivi principali per cui, nonostante nell'ultimo periodo mi sia applicato moltissimo, non ho avuto un grande ritorno di pubblico, sicuramente meno anche di quei blogger che a mio avviso hanno contenuti molto più scadenti dei miei.
Certo, ci possono essere altri motivi per il mio insuccesso, come per esempio il fatto che, nonostante i miei sforzi, i miei post possono non risultare interessanti per i fan; vista tuttavia la cura che ci metto credo che almeno qualche mio lavoro dovrebbe, se non altro, stuzzicare la fantasia delle persone (cosa peraltro di cui ogni tanto ho avuto alcune conferme indirette). Questo mio difetto si sta rivelando insomma deleterio, ed ho paura che possa pregiudicare seriamente i miei sogni, compreso quello di diventare uno scrittore affermato. Non per questo mi arrenderò, ed anzi spero che una volta pubblicato il mio primo romanzo (che è attualmente in fase relativamente avanzata - ma non voglio dire di più finché non sarà molto più avanti), qualcosa cambierà nella stima degli altri, anche perché ho in mente di affidarmi ad agenzie di marketing che spero riescano a colmare la mia gigantesca lacuna. La speranza rimane sempre, ma io credo che finché non riuscirò a capire dov'è che sbaglio, e finché non riuscirò anch'io a farmi amici nel mondo del blogging, non andrò molto lontano. Oppure no, che ne dite?
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