martedì 5 maggio 2015

"La Signora delle Tempeste" di Marion Zimmer Bradley

Essendo ultimamente, per ragioni personali, a caccia di libri fantasy e di fantascienza sempre nuovi da leggere, mi sono imbattuto lo scorso mese in un vero e proprio classico del genere: "La Signora delle Tempeste" di Marion Zimmer Bradley, autrice di cui avevo letto solo libri del ciclo di Avalon e non del più celebre ciclo di Darkover, di cui esso fa parte. Come sempre, a fine lettura ho pensato di spendere su di esso qualche parola: ecco il mio modesto giudizio.

Come sempre, la trama molto in breve (spoiler da qui): il romanzo segue le vicende nel magico mondo di Darkover di diversi personaggi principali, tra cui spiccano Allart Hastur, erede dell'importantissima casa Hastur ma riluttante al trono, sua moglie Cassandra Aillard, Donal Delleray, figlioccio di Mikhail, lord del feudo di Aldaran, e Renata Leynier, nobile minore e amante di Donal; la vera protagonista  è però Dorilys Aldaran, sorellastra di Donal e "signora delle tempeste" che possiede il potere immensamente sviluppato di controllare il tempo atmosferico e in particolare il tuono. Per vie traverse, tutti e quattro i comprimari arriveranno infine al servizio di Mikhail, signore di Aldaran, allo scopo di evitare che Dorilys sopravviva al mal di soglia, la terribile malattia che tutti coloro che hanno il "Potere" della magia attraversano nell'adolescenza. Purtroppo però la missione fallirà: dopo un matrimonio di facciata tra Dorilys e Donal, che causerà indirettamente l'assedio del castello di Aldaran, la "signora delle tempeste"sarà usata come arma per sconfiggere gli assalitori, ma ciò ne causerà il fortissimo mal di soglia che la porterà a uccidere inconsapevolmente Donal, per poi venire sigillata magicamente, sotto sua richiesta in un attimo di lucidità, per evitare che il suo potere possa danneggiare qualcun'altro. Il finale è quindi agrodolce, con questi tristi accadimenti che fanno da contraltare al destino di Allart, che dopo la morte del re suo fratello, causata tra l'altro involontariamente da lui stesso, salirà infine al trono. (fine della parte spoiler).

La cosa che più si segnala all'interno del romanzo è l'ambientazione: Darkover infatti non è un semplice contenitore ma un mondo davvero vivo, che seppur sia poco descritto dall'autrice riesce ugualmente ad avvolgere molto bene il lettore. Allo stesso modo, la Zimmer Bradley riesce a rendere plausibili tutti i personaggi principali: essi sono infatti persone sfaccettate e profonde, ognuno con una loro personalità. Certo, a qualcuno potrebbe far storcere il naso il fatto che, per esempio, i personaggi di sesso femminile siano sempre mansuete e sottomesse ai propri uomini; io però trovo che questo particolare dia un tocco di colore in più a Darkover, mentre personaggi dalla mentalità moderna in questo mondo semi-medioevale avrebbero decisamente stonato. Il particolare più riuscito è però la presenza di temi piuttosto profondi trattati in maniera assolutamente non banale, come appunto la sottomissione della donna verso l'uomo o il dovere verso la famiglia, presenza questa che non appesantisce il libro ma lo arricchisce. Dall'altra parte, il romanzo non è esente da qualche pecca: essendo uno dei primissimi lavori dell'autrice, si nota che lo stile non è proprio dei più scorrevoli, certo non come nei suoi libri futuri; in particolare, ci sono strani cambi di ritmo, che rendono la prima parte piuttosto lenta per poi accelerare molto nella seconda metà, che è molto più densa di fatti importanti. E' questo un particolare non trascurabile, ma che comunque sia riesce a non dar troppo fastidio, mentre la lettura avanza. 

La Signora delle Tempeste è un gran bel libro, magari non un capolavoro assoluto della letteratura ma comunque da leggere. Se siete amanti del fantasy medioevale serio e cercate un prodotto libero dai soliti cliché del genere, la Zimmer Bradley e i libri più fantastici del ciclo di Darkover vi sono altamente consigliati.

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